Una parigina nel monastero tibetano

Una parigina nel monastero tibetano Una parigina nel monastero tibetano Sabato 31 agosto al Forte di Exilles l'avventura della prima straniera che nel 1924 entrò a Lhasa Creato appositamente per la settima edizione del «Festival delle colline torinesi» svoltasi lo scorso luglio, «Viaggio di una parigina a Lhasa» è un concerto spettacolo ideato e progettato da Riccardo Mazza e Massimo Zambon ed interpretato dagli stessi insieme con Carola Ovazza. Ora si ripresenta nuovamente come uno degli appuntamenti che in questa estate sono ospitati al Forte di Exilles nell'ambito della manifestazione intitolata «Assedio», programmato per sabato 31 agosto alle 21,15 (biglietti a 5 euro). «Viaggio di una parigina a Lhasa» è ispirato all'omonimo romanzo di Alexandra David Neel e racconta la vita di questa donna di grande determinazione, con una particolare propensione per le sette buddiste tibetane tanto da varcare per prima, nel 1924, le porte di Lhasa, capitale sino ad allora severamente vietata agli stranieri. Lo spettacolo sceghe come punto di partenza il centesimo compleanno della protagonista, giorno in cui ella rinnova il proprio passaporto, e propone poi un viaggio a ritroso nel tempo muovendosi tra i luoghi e gli ambienti evocati dalla memoria. Così lo spazio scenico diventa di volta in volta monastero, cortile del Potala, cassa di risonanza delle eco che la montagna sa creare e che vengono rese attraverso un sofi- sticato sistema di surround e di interazione video messo a pun- to, anche nello sviluppo musica¬ le, da Riccardo Mazza. Alla realizzazione dello spet¬ tacolo hanno inoltre collabora- to Hairi Vogel, Danilo Tallini e Sergio Rissone. [m. bo.] INTERPRETIRICCARDO MAZZA, MASSIMO ZAMBON E CAROLA OVAZZA «Una parigina a Lhasa» si ispira all'omonimo romanzo

Persone citate: Alexandra David Neel, Carola Ovazza, Danilo Tallini, Massimo Zambon, Riccardo Mazza, Sergio Rissone, Vogel

Luoghi citati: Exilles