Immigrati, ì kit vanno riconsegnati dal 10 settembre di Giacomo Galeazzi
Immigrati, ì kit vanno riconsegnati dal 10 settembre MODULI DELLA SANATORIA PER METTERE IN REGOLA BADANTI E LAVORATORI CLANDESTINI Immigrati, ì kit vanno riconsegnati dal 10 settembre Oggi distribuiti in 14 mila uffici postali Giacomo Galeazzi ROMA Si parte. Da oggi sono in distribuzione nei 14 mila uffici postali italiani oltre un milione di kit per la regolarizzazione degli immigrati clandestini. Moduli e bollettini andranno riconsegnati a partire dal 10 settembre. TUTTI ALLE POSTE. Ci sarà tempo fino all' 11 novembre per mettere in regola colf-badanti e fino al 10 ottobre per i lavoratori dell'industria. Cadendo il termine ultimo in un giorno festivo, domenica 10 novembre, la scadenza slitta, infatti, al primo giorno non festivo e dunque a lunedì 11 novembre. Alle Poste è stato potenziato il personale e sono stati allestiti cali center, sportelli, angoli informativi con addetti in grado di dare risposte a datori di lavoro e stranieri. Stamattina inizia la distribuzione dei moduli per mettere in regola colf e badanti, dal 9 settembre saranno disponibili i kit azzurri per chi è occupato nelle imprese. Per un errore mancano 6 stati (Danimarca, Russia, Libano, Romania, Repubblica Dominicana e Liberia): sono esposti cartelli coi codici corrispondenti. LA RETE INFORMATIVA Nei 1500 uffici postali dove si prevede una richiesta più massiccia di moduli le buste verranno consegnate a mano, mentre in quelli periferici (nei quali è attesa una minore affluenza) saranno esposte sul banco. E' stato attivato un servizio telefonico per avere chiarimenti, il cali center 160. Non saranno i dipendenti delle Poste, però, a poter entrare nel merito della modulistica. Per approfondire le regole della sanatoria si dovrà ricorrere alle prefetture. LA PROCEDURA. Il kit è composto da modulo per la dichiarazione di emersione, bollettino di conto corrente postale, busta prestampata indirizzata alla prefettura, foglio con le istruzioni. I moduli, predisposti per lettura ottica, dovranno essere compilati con cura, domande incomplete o poco chiare saranno automaticamente accantonate e visionate per ultime. I COSTI. Compilata la modulistica, chiunque potrà recarsi all'ufficio postale per effettuare il versamento dei contributi previsti (290 euro per colf e badanti, 700 euro per gli stranieri occupati nelle imprese). La ricevuta del versamento dovrà essere inserita nella busta da spedire tramite assicurata alla prefettura della provincia di residenza del datore di lavoro, o dove si svolgerà l'attività lavorativa. Il costo delle spese di presentazione (da pagare in contanti) è di 40 euro per colf e badanti e di 100 euro per i lavoratori dell'industria. Anche le collaboratrici a ore che hanno diversi datori di lavoro potranno essere regolarizzate purché raggiungano, nel complesso, l'importo minimo di retribuzione mensile (440 euro, pari all'importo dell'assegno sociale). La dichiarazione di aver avuto alle dipendenze l'immigrato nel trimestre precedente sarà interpretata in modo non restrittivo. Non è necessario, infatti, che il rapporto di lavoro si sia esteso per tutti i tre mesi, basterà che esso sia esistito per un certo periodo nell'arco di quei tre mesi. In fase di regolarizzazione non si procederà a verifica del reddito del datore di lavoro mentre se ne potrà tener conto in fase di rinnovo. I CONTROLLI. Le prefetture raccoglieranno tutte le domande comunicando alle questure i nominativi degli stranieri che attendono di essere regolarizzati. Se non sussistono impedimenti alla concessione del permesso di soggiorno, il datore di lavoro e l'immigrato saranno invitati, in data e ora stabilite per appuntamento, allo sportello polifunzionale della prefettura. Saranno presenti un funzionario dell'ufficio delle entrate, un incaricato della prefettura, un responsabile dell'Inps, un rappresentante dell'Ufficio provinciale del lavoro e uno della questura. E' qui che sarà attribuito allo straniero il codice fiscale, stipulato il contratto di lavoro e infine rilasciato il permesso di soggiornò. LE IMPRONTE DIGITALI. Non si procederà al rilevamento delle impronte digitali, verranno prese nel momento in cui si chiederà il rinnovo del permesso di soggiorno. Sarà possibile, inoltre, procedere alla sistemazione della posizione contributiva del lavoratore. Per ottenere il rinnovo, occorre che sia in atto un rapporto di lavoro e non necessariamente quello per cui si è ottenuta la sanatoria. Dopo aver ottenuto il contratto di soggiorno il lavoratore è obbligato a iscriversi al servizio sanitario presso gli uffici della Asl in cui risiede. Da oggi sono in distribuzione un milione di kit per la regolarizzazione dei clandestini
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