La fine di un partito segnato dal terrore

La fine di un partito segnato dal terrore UNA STORIA LEGATA AL SANGUE: DALL'UCCISIONE DEL PRIMO MINISTRO CARREROBLANCO ALLE «CAMPAGNE D'ESTATE» La fine di un partito segnato dal terrore Negli ultimi anni era stato spiazzato dalla violenza degli uomini d'armi ma soprattutto dalla nuova democrazia spagnola e da crollo delle frontiere europee. La sua identità tradita dagli attentati COMINCIÒ più o meno con un ammiragho che volava in cielo dentro un'auto blindata, e si chiude ora con il decreto di un giudice che applica una norma di cancellazione a difesa della democrazia. Dietro la storia di Herri Batasuna - il partito dell'Età, il braccio pohtico di chi oggi in Guipùzcoa o a Bilbao ammazzava allo stesso modo civili e militari passa integralmente la storia stessa del nazionalismo basco, con la complessità e l'ambiguità che da sempre accompagnano il rivendicazionismo armato di quel movimento. Le bombe e gli assassini che punteggiavano ormai regolarmente le «campagne di lotta» (soprattutto le «campagne» estive) non esprimono affatto l'identità del nazionalismo basco, che è molto più articolata e dialettica della ferocia insensata d'un colpo di pistola o d'un ordigno di trito o; ma di quella identità interpretano comunque credibilmente una parte, che pur se minoritaria è però anche reale, autentica, di gente vera e di vere tensioni ideali; Questa contraddizione va al di là dei confini, reah o virtuali, di una guerra tra la Spagna di Madrid e quella di Guemica, ma fa parte del codice genetico di tutti i movimenti armati, e sempre trova un punto di equilibrio nella capacità dell'ala «pohtica»'di un movimento di bilanciare sapientemente sul piano del programma ideologico e delle alleanze sociah le tentazioni totahtarie (il Tuttofr Subito) dell'ala «militare»; ma quando quest'equilibrio si rompe, il movimento di lotta passa nel campo inquinato del terrorismo, irrimediabilmente sganciato da quella realtà - quale che sia: il nazionalismo, il credo religioso, l'etnia, l'indipendenza - che ancora pretende di rappresentare con la ragione delle armi. Ed è quanto stava accadendo da tempo nel Paese Basco, con le formazioni armate clandestine dell'Età, e con la spirale soffocante dentro la quale veniva ormai trascinato senza più resistenze il partito di Herri Batasuna (due parole che, nell'antica lingua basca, significano Unità Popolare). Di unità, però, ce n'era ormai ben poca, dentro quell'elettorato basco che ancora si riconosceva in Batasuna, perchè la rottura storica segnata dall'approvazione referendaria della Costituzione democratica in Spagna (1978), e subito dopo dal voto popolare di appoggio allo Statuto d'autonomia del Paese Basco, aveva aperto un baratro nella continuità dell' azione rivedicativa del nazionahsmo, segnando una distinzione concreta, incontrastabile, tra il tempo passato della dittatura franchista e il tempo nuovo della monarchia costituzionale. Fin che il Caudillo era stato in vita, la , lotta armata dell'Età aveva trovato una sua giustificazione - e una sua credibile rappresentatività dei sentunenti popolari - nel dovere di esercitare contro gli uomini del regime (i suoi strumenti della repressione, i militari o i funzionari di servizio pohtico) il diritto dell'opposizione e della resistenza anche fino all'orizzonte estremo dell'omicidio. E dopo il primo attentato mortale compiuto nel giugno del '68, quando la vittima era stata scelta simbolicamente tra i tricomi della guardia civil, il vero riconoscimento pohtico, anche in campo intemazionale, era arrivato nel dicembre del 73, in un freddo inverno madrileno, quando l'ammiraglio Carrero Bianco e la sua auto accorciarono d'una quindicina di metri la distanza che separa dal cielo l'asfalto di calle Coello. Carrero Bianco era il capo del governo e il delfino di Franco, ucciderlo era una dichiarazione di guerra totale; e l'Operación Ogro richiese una sofisticatezza di preparazione clande¬ stina tale che si ritenne più volte che, alle sua spalle, ci fosse comunque l'assistenza della Cia. Gh Usa, stanchi della disomogeneità che la Spagna creava nel processo di omologazione europeo, avrebbero deciso di chiudere la partita, taghando i ponti al Caudillo. Vero o falso che fosse questo cicaleccio della pohtica spionistica, l'Età imponeva comunque in quel giorno di dicembre sulla ribalta intemazionale il suo progetto indipendentista, e segnava una credibile equazione tra dittatura e repressione antibasca. Lottare con le armi contro Franco significava anche lottare per la liberazione della Spagna da un regime totalitario, centralista, repressivo d'ogni opposizione pohtica. Ma una volta che Juan Carlos sceghe la strada della democrar zia, e che questa democrazia si dà ;li strumenti istituzionah per reaizzare un nuovo sistema di convivenza sociale e pohtica, la'credibilità di quell'equazione sulla quale l'Età poggiava la forza della propria esistenza - e del proprio diritto al perseguimento degli obiettivi della lotta nazionalista andava perdendo progressivamente di capacità di presa sulla società basca. Quella «presa» restava, e resta tuttora; ma si è ormai ridotta a forme marginali di adesione. Che non sono soltanto nella sempre minor presenza che il partito interprete della intransigenza nazionalista - Batasuna, appunto - si guadagnava nel Parlamento dell' autonomia basca (nel 2001 ha eletto 7 deputati su 75, contro gh 11 che aveva conquistato nel '96); ma sono soprattutto nel nuovo imprinting genetico, culturale, del nazionalismo, che oggi appare sempre più aperto ad accettare le trasformazioni che la democrazia e l'integrazione europea vanno imponendo al richiamo delle «piccole patrie». L'identità basca permane sempre come elemento vitale, forte, profondo, dei modi d'essere della gente che vive nelle terre bellissime della ragione cantabrica (montagne e mare d'una indimenticabile dolcezza), ma la faziosità oltranzista che si alimentava della repressione franchista non trova più sufficienti riscontri nei difetti, negli errori, o nelle colpe - che pur ci sono - del governo di Aznar. E, di conseguenza, il territorio dentro il quale scorrazzava liberamente Batasuna è andato restringendosi nel tempo, fino a consumarsi tra le mani d'un gruppo strenuo di duri e puri, dove il nazionalismo finiva sempre più per confondersi con le storie individuali dei sui mentori o con la crisi sociale d'una regione che aveva scontato duramente i processi della modernizzazione e della riconversione tecnologica. Herri Batasuna (poi, da un anno, soltanto Batasuna) era nato nelVS da una coalizione di partitini - Hasi, Laia, Anv, Esb - che predicavano le ragioni della «lotta annata di liberazione nazionale». Muore oggi che le ragioni di questa «lotta» si confondono dietro la sparizione delle frontiere e il tempo nuovo che la globalizzazione impone alle società nazionah. Le bombe assassine non esprimevano l'ideologia del movimento tuttavia ne interpretavano una parte: minoritaria eppure autentica e reale Sostenitori di Batasuna manifestano contro la decisione di Garzón

Persone citate: Aznar, Carrero, Carrero Bianco, Coello, Hasi, Juan Carlos, Laia

Luoghi citati: Bilbao, Madrid, Spagna