Il giudice Garzòn sospenda Batasuna per tre anni

Il giudice Garzòn sospenda Batasuna per tre anni SEQUESTRATI I BENI DEL BRACCIO POLITICO DELL'ETÀ, TAGLIATE ACQUA E LUCE ALLE SEDI, CHIUSE LE «TAVERNE DEL POPOLO» DOVE SI RACCOLGONO FONDI Il giudice Garzòn sospenda Batasuna per tre anni E il Parlamento vota la messa al bando del partito indipendentista basco MADRID Tre anni di sospensione di tutte le attività della coalizione basca Batasuna, accusata di sostenere l'attività dei separatisti dell'Età, Li ha chiesti il giudice spagnolo Baltasar Garzón, con un'ordinanza di 375 pagine mentre, sempre ieri, il Congresso spagnolo approvava ad ampia maggioranza (295 deputati su 350) una proposta comune di popolari e socialisti per chiedere al governo di presentare al Tribunale Supremo la richiesta di messa al bando di Batasuna. Con il voto di ieri, il parlamento di fatto ha dato mandato al governo di José Maria Aznar di chiedere alla Corte suprema di mettere fuori legge Batasuna. Hanno votato a favore le due principali forze pohtiche spagnole - il Partito Popolare del premier Aznar e il Partito Socialista - e piccoli partiti regionali come la Coalizione Canaria e il Partito Andalusista. 110 voti contrari sono arrivati dal Partito Nazionalista Basco e da Eusko Alkartasuna - alleati del governo nell'esecutivo regionale basco - e da due piccole formazioni della sinistra catalana: Esquerra Republicana e Iniciativa per Catalunya-Verts. La coalizione nazionalista catalana Convergencia i Uniò - al potere a Barcellona -, Izquierda Unida (coalizione che comprende i comunisti), il Blocco Nazionalista Galizio e la Chunta Aragonesista (partiti locali di Galizia e Aragona) si sono astenuti. Chiusi dunque per tre anni tutti gli uffici e le sedi del partito, ai quali Garzón ha fatto tagliare acqua e luce. Chiusi i centri culturali e sportivi che fanno capo al partito, soprattutto le 113 «Herriko tabemas», quelle «taverne del popolo» frequentate dalla gioventù separatista basca dove, secondo il giudice Garzón, si raccoglie denaro per le attività dell'Età e si reclutano i giovani da avviare alla lotta militare. Vietate tutte le manifestazioni pubbliche e i cortei. La polizia spagnola ha fatto irruzione ieri sera nella sede del partito indipendentista basco Batasuna di Pamplona (Navarra, Nord) per evacuarne i locali. Una scelta mirata: è infatti considerata la «sede nazionale» del partito. Vietata, poi, qualsiasi attività della coalizione, anche se dovesse decidere di cambiare nome, come ha già fatto in passato: prima di Batasuna, il movimento si chiamava Euskal Herritarrok e prima ancora Herri Batasuna. Gli unici che non ricadono nell'ordinanza sono i dirigenti del partito che ricoprono incarichi elettivi nelle istituzioni basche, locali o nazionah. L'immunità però si limita all'attività istituzionale. La direzione di Batasuna ha risposto con un ricorso del proprio avvocato e una convocazione immediata dei militanti davanti alle sedi del partito, ad aspettare l'arrivo degli agenti venuti a chiuderle. In un comunicato diffuso a Bilbao, la direzione ha anche chiesto ai «democratici di sinistra e antifascisti di questo popolo» di manifestare «con volontà chiara e ferma» la loro opposizione alle «minacce» dei «fascisti». La decisione del giudice Garzón è arrivata dopo una riunione di buon mattino con gli ispettori della polizia, che hanno stilato i rapporti sulle attività di Batasuna. Era questo l'ultimo passo formale del giudice, prima della sua attesa decisione di sospendere per vie legali le attività del partita separatista basco. La riunione, infatti, è servita per confermare il contenuto dei rapporti presentati dalla polizia alla giustizia lo scorso 12 luglio. In base ai quali già venerdì scorso Garzón aveva già annunciato ai legali del partito basco che avrebbe bloccato le attività di Batasuna. [e. st.l Vietati cortei, sfilate e manifestazioni pubbliche Esclusi dall'ordinanza solo i dirigenti che hanno incarichi elettivi. La polizia ieri sera ha fatto irruzione nella sede di Pamplona e ne ha sgombrato i locali

Persone citate: Aragona, Aznar, Baltasar Garzón, Galizia, Galizio, Izquierda Unida, José Maria Aznar, Navarra

Luoghi citati: Barcellona, Bilbao, Madrid