Unghie laccate in superbike di Fabio Poletti

Unghie laccate in superbike SI E' SVOLTO A PARMA IL SECONDO MEETING EUROPEO DELLE MOTOCICLISTE Unghie laccate in superbike «Andare a 280 all'ora è meglio del fidanzato» Fabio Poletti inviato a VARANO DE' MELEGARI (Parma) Sognano d'accarezzare l'asfalto con le ginocchia. 0 toccare il cielo senza staccare il gas. Sognano una vita veloce {(perché quando vai a 280 l'ora è tutta adrenalina», come dice Sara Fomasari, scricciolo biondo di 29 anni, che prima si sciroppa l'autostrada da Milano con la sua Yamaha R6, poi con il casco bianco e la coda da diavoletto fa il record della pista. «Ti toglie il fiato», dice in mezzo a questo esercito tutte donne e tutte moto, arrivate da mezza Europa per il II meeting europeo organizzato da www.motociliste.net, 2000 iscritte da Trento a Palermo, dalla Guzzi vecchiotta buona per la gita alla giapponese «da sparo», dalla studentessa di 20 anni alla manager di 40. Hanno le treccine, piercing, unghie laccate e un filo di rossetto. Sotto la tuta gli hot pants o il bikini. Banditi i tacchi a spillo, meglio gli stivali con i rinforzi. Qualcuna ha dormito nei paddock dell'autodromo, fianco a fianco la moto. Per un giorno marito e fidanzati sono rimasti a casa, al massimo telefonano premurosi: «Come te la cavi?». Per Simona Vlaic di Torino è la prima volta: «Ero stanca di stare sempre dietro, a guardare la "coccia" del mio fidanzato». Su una Bmw messa a disposizione dagli sponsor prova a fare lo slalom fuori dalla pista: «Sono riuscita anon cadere, per essere l'inizio è già un successo». Samantha Palucci arriva da Roma, 30 anni e fa l'impiegata. Sulla maglietta c'è scritto Nikita. Guida con disinvoltura una GSXR 750 che è tre volte più grande di lei: «Quando ti togli il casco, in Italia ti guardano ancora come una marziana...». Ma qui ci sono anche le tedesche, le francesi, le svizzere e ima che arriva dalla Nuova Zelanda. Sono abituate ad essere guardate. E un pò gli piace: «Certe volte i maschi ti osservano con sufficienza... In pista siamo tutti uguali». Conferma un istruttore della BMW: «Alcune sono velocissime... Quelle che stanno imparando sono meglio degli uomini, non hanno problemi di testosterone». Al massimo di rivalsa. Daniela Peruzzo, padovana, 30 anni da poco, tre mesi fa ha mollato un fidanzato che stava per diventare marito. Con i soldi messi da parte per la cucina country si è comperata un'Honda CBR600 bianca e rossa tutta carenata. E' la sua prima moto: «Almeno non ti tradisce come fanno gli uomini». Ha già avuto un incidente: «L'ultima cosa che ho visto mentre andavo in ospedale sono gli occhi di quello che chiudeva la porta dell'arabulanza. Era un angelo. Adesso è il mio fidanzato». E' la sua prima volta in circuito: «Il primo giro sei prudente, al secondo vorresti già spaccare il mondo». In curva tocca con il ginocchio: «Dicono che dipende da come tieni le gambe. Ma io avevo un cavallo e sono abituata a tenerle strette. Il cavallo l'ho lasciato, insieme al fidanzato». Accarezza il serbatoio: ((Adesso di cavalli ne ho 110. Dai vieni a fare un giro...». Qualcuna per vezzo ha il pupazzetto di Snoopy sulla carenatura. Una con la Harley ha le borse rosa. Sul casco hanno orecchie di peluche. Sotto, spuntano treccine e capelli lunghi e occhiali da sole alla moda. Una sul serbatoio ha un cuore e un nome: «Mauro». Marina Cianferoni, 32 anni del Mugello, sulla BMWR75 ha scritto «Frida»: «E' il nome della mia moto. Mi hanno detto che vuol dire libertà». La sua altra passione è 0 cinema. Ha scritto un libro sul rapporto tra la moto e il grande schermo: «Perchè non ci sono solo "Easy rider" e Marion Brando...». Tutte, ma proprio tutte giurano che la moto non è solo roba da uomini: «Noi siamo meno competitive di loro... Dovranno imparare ad accettarci, oramai siamo tante...». Dietro alla pista, c'è 0 tracciato per il fuoristrada. Otto chilometri di fango e sterrato e meno male che non piove. Maura Patergnani, 29 anni di Genova, salumiera e biker al femminile, t-shirt di ordinanza con la scritta «Le donne hanno una marcia in più», ci dà dentro con una F650 Dakar: «Ci volevano gli istruttori per capire la potenzialità di queste moto. E' fantastico...». Va bene. Ma alla fine, la domanda che si fanno tutti, in questa orgia di libertà a due ruote, è un'altra. In moto, anche le donne «cuccano»? Risposta con sorriso: «Hai voglia... E' facilissimo socializzare... All'inizio quando ti togli il casco ti guardano un pò così, ma poi non fanno altro che chiederti di venire in giro con te». Sono quattro anni che Paola Furlan, 35 anni da Roma, pr e web designer, Homet 600 e tanta passione, ha messo in piedi il sito: «Volevamo contarci, sapere quante eravamo». In quattro anni è venuto fiiori uno spaccato sociologico delle bikeis in rosa: più trentenni che ventenni, più professioniste che impiegate, più al Nord che al Sud. Spiega: «Qualcuna, soprattutto tra le più giovani ha dovuto lottare in famiglia, come facevano i ragazzi ai tempi del primo motorino». Ma poi, con l'emancipazione dai genitori e un fidanzato motociclista la strada si fa in discesa: «Quasi tutte scelgono come prima moto una 500 o una 600. Quelle più piccole ti annoiano subito. Se il compagno ama la pista, quasi sempre viene imitato. Tra ragazze non c'è competizione, al massimo vengono mutuati certi comportamenti...». Tipo questa biondina che al box scalda la Kavasaki verde acido smanettando a diecimila giri. Ma poi ci sono quelle tranquille. Come Sara che in pista va veloce più di tutte: «Per questo ho imparato quanto si debba essere prudenti in autostrada». Q quelle che seguono il workshop su moto e salute. Q sui primi rudimenti di meccanica, tipo come fare il tagliando. Tanto per smentire che siano solo gioie e dolori. Agli scettici blu non resta che guardare il sito delle «motocisliste. net». Fare un salto l'anno prossimo qui a Varano de Melegari. 0 guardare nello specchietto sulla Genova-Milano, la Serra tra Biella e il Canavese o sulla Ponentina alle porte di Roma. Le strade ((tutte curve» più amate dalle bikers. Che alla faccia del ministro Lunardi e della polizia stradale, accarezzano l'asfalto con le ginocchia, come solo una donna sa fare. 1 le donne hanno marcia in più- «Gli uomini ci guardano ancora come marziane» «Dovevo sposarmi ho annullato tutto invece della cucina mi sono comprata un bolide, almeno questo non ti tradisce» Le motocicliste che ieri sono intervenute al raduno In provincia di Parma