I consumatori protestano: i prezzi veri galoppano

I consumatori protestano: i prezzi veri galoppano SECONDO LE ASSOCIAZIONI NEL 2002 IL CAROVITA PER UNA FAMIGLIA DI 4 PERSONE PESA SINO A 1120 EURO I consumatori protestano: i prezzi veri galoppano Chiesto il blocco delle tariffe. Il Codacons: il kit della scuola costa il 2907o in più ROMA Nessun patto d'onore, nessuna commissione d'indagine. Niente parole ma fatti. L'aumento agostano dell'inflazione (0,15 rispetto a luglio e 2,35 a livello tendenziale) per le associazioni dei consumatori è «fuori dal mondo». I dati sono «distanti anni luce da quanto percepito ogni giorno dalle famiglie italiane su tutti i generi alimentari e non». Secondo l'Intesa dei Consumatori, la «santa alleanza» tra Adoc, Adusbef, Federconsumatori e Codacons, «la situazione è molto più grave quella rappresentata ancora oggi dall'ufficio di statistica e il costo della vita in Italia sta galoppando». Per la precisione dai 720 e 1.120 euro in più l'anno. A pagare 720 euro in più sono gli ultra 65enni con un reddito da 18.000 euro; per le famiglie medie con un reddito da 26.400 l'aumento è di 950 euro che diventano 1.120 euro per le famiglie numerose con un reddito da 30.000 euro. Non possono bastare allora «la costituzione degli osservatori e delle vigilanze varie della polizia annonanaria spedita nei negozi e nei mercati dai comuni». Occorre, subito, «un incontro urgente con il governo» in» vista «di un indispensabile controllo delle tariffe che riguardano in particolare luce, gas e Rc^ auto in linea con l'inflazione programmata». Ovvero all'1,4^0. Poi, a stretto giro di posta, un tavolo con Istat, consumatori, governo, sindacati, economisti e industriali, per definire un nuo¬ vo paniere e in generale per rivoluzionare il sistema di calcolo dell'inflazione. Perché, secondo le associazioni dei consumatori, «è tutto da rifare». Il distacco con i dati Istat è abissale. Carlo Pileri, presidente Adoc: «Il caso di Firenze è emblematico. Secondo l'Istat, ad agosto si è verificato ad un calo dei prezzi dello 0,20Zo, quando il 200Zo del totale delle segnalazioni di rincari, pervenute alla nostra sede tra luglio ed agosto, ci arrivano proprio da consumatori del capoluogo toscano». L'Acu ha calcolato che l'inflazione reale è «almeno doppia rispetto al 2,30Zo» e punzecchia i politici: «Tutti i parlamentari si ricordino di quanto a luglio è stato aumentato il contributo ai partiti e poi facciano un esame di coscienza». Il Codacons, con puntualità, è andato a spulciare nei reparti scuola dei grandi magazzini e delle cartolerie. «Boom dei prezzi con punte di -1-29 per cento per articoli come il quaderno, passato dalle vecchie 3 mila lire dello scorso anno a 2 euro, gli astucci da 7 a 15 euro, i libri di testo saliti del 3-40Zo, mentre zaini e cartelli si sono impennati tra il 10 e il 140Zo». Secondo l'Istat le spese-pel?»istruzione sono lievitate, in generale del 2,70/*). - . Il senatore dei Verdi Paolo Cento invitatila rivolta: «I consumatori tornino a scioperare come il 5 luglio». Paolo Landi, presidente dell'Adiconsum accusa i commercianti: «Non possono gridare "al lupo" quando loro sono i primi responsabili di que¬ sto rialzo dell'inflazione con aumenti del 50Zo, 100Zo, 200Zo, speculando sull'aspetto psicologico e sulle difficoltà a controllare i prezzi del cambio della moneta». E chiede a negozianti, banche e e professionisti di «ridurre gli aumenti già attuati». Il vice segretario di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, non contesta «l'attendibilità dei dati Istat quanto la loro adeguatezza in relazione alle reali spese che sopportano le famiglie italiane». Secondo Trincia il paniere alternativo «è ima risposta concreta agli assurdi allarmismi di questi giorni sull'aumento di prezzi e tariffe. Allarmismi tanto più ingiustificati - continua - se si pensa che per le tariffe dei principali servizi ci sono autorità di regolamentazione e in alcuni casi gli aumenti erano previsti da tempo». Molto pesanti invece le accuse del presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fata, quasi pronto con il suo contropaniere: «Tutti sanno che l'inflazione c'è, ma per convenzione si è deciso di non vederla. Quindi c'è un'economia reale, che è quella delle famiglie, e un'economia virtuale che è quella dei Governi. Saranno almeno trent'anni che Marzano non va a fare la spesa. Lo credo che difende l'Istat. Io ci vado tutti i sabato mattina, venga con me. Il paniere è calibrato in modo che il dato non possa essere diverso. Finché continueranno a valutare l'assicurazione auto come le pentole e attribuire il 90Zo alle spese per la casa, non se ne esce». [f. mon.] LA «STANGATA» SULLE FAMIGLIE

Persone citate: Carlo Pileri, Gian Maria Fata, Giustino Trincia, Marzano, Paolo Cento, Paolo Landi, Trincia

Luoghi citati: Firenze, Italia, Roma