Un'America che non osa guardarsi

Un'America che non osa guardarsi LA RENTREE CHE COSA LEGGEREMO QUEST'AUTUNNO: LE NOVITÀ DELLA NARRATIVA STRANIERA Un'America che non osa guardarsi RASSEGNA Mirella Appiotti SI chiama DBC Pierre, ha 27 anni, è inglese, trapiantato al confine tra Messico e Stati Uniti e poi tornato in patria. Il suo romanzo d'esordio Vemon God Little, verrà pubblicato in tutta Europa (esce a metà ottobre da Einaudi Stile Libero) ma non in America. Perché? Perché è «una commedia nera sulTAmerica, sui processi sommari e la caccia alle streghe, gh orrori deha provincia e l'ottusità dei mass-media». Perché l'autore affida alla voce «irriverente e scatenata» di un quindicenne in fuga accusato innocente di una strage neha sua scuola, un ritratto spietato e crudele del Paese che per la sua behezza William Carlos Whliams (del quale Adelphi sta per ripubblicare queh'«autobiografia» indimenticabile, NeUe vene dell'America con la traduzione storica di Aldo Rosselli e Rodolfo Wilcock) aveva definito «di orchidea» e che vedeva «predestinato, dal suo eccesso intatto, allo stupro e al saccheggio». E l'America del dopo 11 settembre non ce la fa, almeno per ora, a specchiarvisi. Un romanzo destinato a diventare un «caso», anche per la sua forza di lungo monologo cinico e candido, tragico e poetico dove Vemon God Little, aha fine, altri non è che una proiezione «degenerata» degh Huck Finn, forse anche degli Holden. Vemon se la dovrà vedere con un altro outsider, molto meno che trentenne anche lui e già star negh Usa, Jonathan Safran Foer, 500 mila dollari d'anticipo al di là deh l'oceano per Ogni cosa è illuminata, romanzo deha memoria scritto a 19 anni, portato alle stehe dai critici Usa e che Guanda lancia in settembre: il viaggio del ragazzo ebreo cui l'autore ha dato il suo stesso nome, dagh Stati Uniti all'Ucraina aha ricerca deha donna che può aver salvato suo nonno dai nazisti, l'invenzione della storia di uno shtetl, l'incontro con Alex, coetaneo rosso, pazzo per i miti americani con il suo inglese parlato in modo demenziale, lo scambio dehe pagine dei libri che rispettivamente stanno scrivendo, due mondi speculari, due tragiche comicità in una sorta di reciproco assalto aha lingua. Titoh di spicco in una stagione che, per la narra¬ tiva straniera in Itaha, si annuncia forse anche troppo sotto il segno yankee o comunque con marchio anglosassone. Gh altri americani. «Racconti dal cuore dell'America» escono da Einaudi con il titolo Ho pensato che mio padre fosse Dio a cura di Paul Auster. Americanissima, .Aimee Bender che'arriva da EinaudiStile Libero con Grida il mio nome, seconda raccolta di racconti di ima scrittrice «scoperta» da minimum fax (che ripubblica Cattedrale, libro cult di Carver, e due. quasi esordienti newyorchesi, Donald Antrim, un «Thomas Pynchon sotto RASSMiApp htio» (ma non fidiamoci di questi accostamenti) con Votate Robinson per un mondo mighore, fantasia sinistra con villette bianche di provincia tra filo spinato e mitraghatrici; e Colin Whitehead, acclamato come fighe di Joyce da Franzen (anche qui, adelante) con John Henry Festival, a Talcott, west Virginia, giornalisti cinici o scrocconi, le origini del blues, le degenerazioni deha cultura pop, l'orgoglio razziale dei neri). Un altro «destabihzzatore» scovato da minimum fax è Jonathan Lethem ora «proprietà» di Marco Tropea che pubblica Concerto per archi e canguro, thriher antropomorfo che fa il verso a Chandler. GNA lla otti Nuova l'americana su cui e/o punta forte: Alice Sebold con Amabili resti: dah'al di là una ragazza uccisa da un serial killer racconta la sua adolescenza fehce. Un esordiente fuori moda, storia Anni 60 di una famiglia nel Minnesota intrisa di religiosità, sarà Leif Enger con La pace come un fiume da Fazi (che riedita II gioco preferito, romanzo autobiografico di Léonard Cohen uscito nel '63 in Canada e in Itaha da Longanesi). Susan Minot, Boston, sceneggiatricè di «Io ballo da sola», arriva da Feltrinelli con Rapimento, pensieri di una coppia durante un fellatio. Definita «mini- malista» dall'editore, il quale propone anche i nuovi racconti di Richard Ford Infiniti peccati: il «poeta del quotidiano» sempre alle prese con la nostra inettitudine nell'amore. Meno fordiano che in passato sarebbe questa volta John Ridley in sforna Come cani randagi (Garzanti), specie di on the road solitario nel deserto del Nevada. Ci saranno poi: la prima volta in Italia del texano, «premio Carver» Dagoberto Gilb del quale la Baldini pubblica L'ultimo domicilio conosciuto di Mickey Acuna, bukowskiana storia di un ragazzo ispano-americano nonché Tasmanian Babes Fiasco, sequel del fortunato e divertente «E morì con un felafel in mano» dell'austra¬ liano John Birmingham; un nuovo Dick, Rapporto eh minoranza e altri racconti, sempre a cura di Pagetti neha collana che Fanucci dedica all'autore di «Biade runner»; la dark comedy di Chuck Palaniuk Soffocare e i saggi-narrativa di Tom Wolfe La bestia umana, entrambi da Mondadori; I racconti di San Francisco da Rizzoli, primo volume dei «Tales of the City» di 'Armistead Maupin. Le Opere di Sylvia Plath nel meridiano Mondadori curato da Anna RavanoeAdriana Bottini; Fuoco pallido di quell'americano speciale che è Nabokov riproposto da Adelphi (insieme a Letty Fox, storia trasgressiva e quasi romantica di una giovane donna neha New York dei primi 40 con la scrittura insieme «analitica e allucinata, esatta e visionaria» di Christina Stead, 1902-1983); Vecchi a mezzanotte, l'ultimo romanzo di Chaim Potok, appena scomparso, per Garzanti; I sette in fuga, il libro più importante di Frederic Prokosch suha Cina dei 30 da Fazi, chiudono in behezza l'abbuffata Usa (che comprende naturalmente i maestri dei thriher di vario tipo, dal «megho del megho» di Stephen King in Tutto ha ima fine da Sperling; al nuovo Thomas Harris di Red Dragon, agh Errori irreversibili di Scott Turow, aha Fuga di Natale di John Grisham, tutti e tre Mondadori, al Codice rosso di Tom Clancy da Rizzoli, al noir anomalo'come sempre di James Ellroy, Il dubbio letale, per Bompiani che propone anche il thriller filosofico di Alien Kurzweh L'orologio di Maria Antonietta). Gli anglosassoni. Obbligatorio ripartire da Guanda e dai suoi irlandesi: dal «vecchio» William Trevor che toma con La storia di Lucy Gault, dopo «Il viaggio di Felicia» un altro ritratto femminile nell'Irlanda del '21 e dell'indipendenza, una bambina che scompare e ricompare, e dal raffinatissimo John Banvihe che nell'Eclisse ci fìl partecipi, tra fantasmi e mistero, del bilancio, amaro, di una vita. Rizzoli punta sull'esordiente Willy Russell, ex parrucchiere per signora, ex operaio aha Ford, autore di commedie e musical che racconta con II ragazzo sbagliato la trasformazione di un adolescente buono in Ragazzo Cattivo, vita bizzarra di un piccolo antieroe. Da Fanucci un profetico Burgess, «la guerra come principale fonte del moderno» in II seme inquieto, non più ristampato dal '74, un'Inghilterra dove tutto è autoritario in salsa picaresca, Mondi diversi. Da Adelphi: l'Europa sul punto di essere travolta da Hitler nehe cento pagine di possessione amorosa di Jasmila di Ernst Weiss. Da Einaudi: il mondo di Abraham B.Yehoshua ne La sposa liberata, le domande e le inquietudini di un padre, docente universitario, di fronte al divorzio improvviso del figlio, vicende familiari legate, come sempre in questo grande scrittore-testimone, al dramma che si consuma neha sua terra (e segnaliamo a questo proposito anche i racconti Il dollaro e la pistola di Shlomo Kalo per Robin); il SudAfrica di J.M. Coetzee neh'autobiografico Gioventù, la sua infanzia e adolescenza nei '50, la sua scelta democratica contro l'apartheid; la Germania di Giinter Grass che cammina, permettendosi «un tono tra sgomento e comicità» con II passo del gambero; un'indagine che è un ritratto a tutto tondo del suo paese, durante e dopo il nazismo prendendo spunto dal mistero dell'affondamento nel '45 di una nave tedesca carica di feriti e di profughi. Da Bompiani: il mondo, tra l'Italia e il Marocco, di Younis Tawfik in La città deh'anima, il confronto tra due culture e due fedi, i misteri dell'amore e deha diversità; di nuovo l'incontro di due diversi, una cinese e un giapponese neha Manciuria Anni 30 ne La giocatrice di Go di Shah Sa. Da Frassinelli: il nuovo romanzo africano con La fossa dei serpenti deh'ugandese Moses Isegawa e Segreti del somalo Nuruddin Farah. Mentre Assia Djebar con La donna senza sepoltura ci porta neha resistenza ai francesi nel '50: per il Saggiatore (che lancerà anche lo stralunato, surreale Juan José Mihàs di Non guardare sotto il letto). Il mondo di Saul Steinberg, un autoritratto per via epistolare, nehe Lettere a Aldo Buzzi: un piccolo gioiello da Adelphi, insieme a U cagnolino sul bordo della strada, autobiografia collage di Czeslaw Milosz aha soglia dei 90 anni. Un mondo che è solo di Lydie Salvayre, la scrittrice francese che si ripresenta da Bohati Boringhieri con Anime belle, un viaggio da Ratisbona a Dresda a Tonno, il girotondo grottesco di Olympe, una che «non conta niente» e che si perfeziona nei gesti del sesso. Quasi una favola (dolorosa). E altre favole, per finire: quella che Isabel Allende in La città delle bestie (Feltrinelli) rivolge alle n nove generazioni; quella che la trasgressiva Marie Darrieussecq di «Troismi» dedica, per Guanda, aha propria maternità: come una intellettuale cerca di essere anche Una buona madre. Sarà pubblicato solo in Europa «Vernon God Little» di DBC Pierre, spietata e crudele storia di un Huck Finn accusato di strage. Tutte le opere di Sylvia Plath, la vita di Milosz, i romanzi di Potok, Yehoshua e Grass, la favola dell'Allende e i racconti di Richard Ford, i thriller da Grisham a Clancy C. Milosz: una "vita" da Aldelphi Sylvia Plath (l'opera omnia nei Meridiani) e Isabel Allende (da Feltrinelli) L'America del dopo 11 settembre ha rifiutato «Vernon God Little»