Per Wojtyla a Cracovia una folla mai vista in Europa

Per Wojtyla a Cracovia una folla mai vista in Europa LA MESSA PER LA BEATIFICAZIONE DI QUATTRO VESCOVI, SACERDOTI E SUORE «TESTIMONI DELLA DIVINA MISERICORDIA» Per Wojtyla a Cracovia una folla mai vista in Europa Davanti a quasi tre milioni di fedeli denuncia i nuovi mali del Terzo Millennio dall'inviato a CRACOVIA E' stato il più grande incontro di folla di Papa Wojtyla in Europa, e il secondo nel mondo, quello di ieri, al Parco Blonia di Cracovia. In quello che forse è il suo ultimo viaggio a casa ha lanciato un messaggio e un allarme per l'umanità del Terzo Millennio, insidiata dal «Mysterium iniquitatis», il Mistero del Male. Non ha citato espressamente il demonio, Papa Wojtyla, ma l'ombra dell'wavversario» ha percorso come un filo nascosto la trama della sua omelia per la beatificazione di quattro vescovi, sacerdoti e suore polacchi testimoni in maniere diverse della «Divina misericordia». La misericordia di Cristo è lo slogan di questo viaggio, compiuto nell'alone di una mistica, Faustina Kowalska, le cui profezie non mancano di accenti apocalittici, e di cui il Papa ha ricordato la testimonianza. «Dio ha scelto questo per i nostri tempi. Forse perchè il ventesimo secolo, nonostante indiscutibili successi i in molti campi, è stato segnato in modo particolare dal "mistero dell'ini-quità". Con questa eredità di bene, ma anche di male, siamo entrati nel nuovo millennio. Davanti all'umanità si aprono nuove prospettive di sviluppo, e, nel contempo, pericoli finora inediti». Sembra il Wojtyla di qualche anno fa, quando gridava il «decalogo» dei peccati del suo popolo, quello di ieri; rinvigorito dall'aria di casa, dal poter parlare finalmente - nella sua lingua natale. E' un atto di accusa verso la cultura del mondo di oggi. «Sovente l'uomo vive come se Dio non esistesse, e perfino mette se stesso al posto di Dio. Si arroga il diritto del Creatore di interferire nel mistero della vita umana. Vuole decidere, mediante manipolazioni genetiche, la vita dell'uomo e determinare il limite della morte. Respingendo le leggi divine e i principi morali, attenta apertamente alla famiglia». E' un «cahiers des doleances» che tocca tutti i confini delicati fra scienza e morale, il campo di battaglia fra religione e ricerca. Ultima, l'accusa più grave: «In vari modi tenta di far tacere la voce di Dio nel cuore degli uomini; vuol fare di Dio il "grande assente" nella cultura e nella coscienza dei popoli. Il "mistero dell'iniquità" continua a segnare la realtà del mondo». Le conseguenze esistenziali sono palesi, e gravi: «Sperimentando questo mistero, l'uomo vive la paura del futuro, del vuoto, della sofferenza, dell'annientamento». La soluzione, afferma Papa Wojtyla, è una sola: «E' giunta l'ora di far giungere il messaggio di Cristo a tutti: specialmente a coloro la cui umanità e dignità sembrano perdersi nel mysterium iniquitatis». I quattro elevati ieri all' onore degli altari (sono così 1288 in tutto i beatificati da Papa Wojtyla) sono stati scelti perchè esempi di applicazione umana della misericordia. Il vescovo Sigismondo Felice Felinski (1822-1895), simbolo non solo del cattolicesimo polacco ma anche del patriottismo nazionale, passò alla storia come l'arcivescovo di Varsavia deportato dagli Zar in Siberia per essersi opposto alla politica imperialista di Mosca. Probabilmente la sua beatificazione indispettirà il Patriarcato, perchè Felinski fu molto attivo nel portare il cattolicesimo in terra ortodossa. Gli altri beati sono una suora impegnata a prestare soccorso ai soldati alleati catturati dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, il cui culto si è diffuso soprattutto tra gli studenti che si rivolgevano a lei prima di un esame all'università; un gesuita missionario tra i lebbrosi del Madagascar ed un sacerdote che gli esperti della Congregazione per le Cause dei Santi definiscono un modello per il modo in cui incoraggiava la confessione. All'intensa giornata di Wojtyla non è mancato un piccolo allarme. Una cassetta di quelle che servono per raccogliere le monetine, trovata nella piazza centrale di Cracovia, il «Rynek», dove doveva passare il corteo papale, è stata prelevata dagli artificieri per precauzione. Conteneva una batteria scarica. Nei giorni scorsi si erano diffuse voci di possibili attentati. Il portavoce della polizia, Pawel Biedziak ha liquidato il caso definendolo «uno scherzo cretino». [m. tos.] Allarme per l'umanità insidiata dal «Mysterium iniquitatis»: «Sovente l'uomo vive come se Dio non esistesse, e persino mette se stesso al posto di Dio. Vuole decidere con le manipolazioni genetiche i limiti di vita e morte» I Papa sul palco del Parco Blonia durante la cerimonia per i quattro nuovi beati polacchi. La sua omelia è stata salutata da un lunghissimo applauso del pubblico

Persone citate: Faustina Kowalska, Papa Wojtyla, Pawel Biedziak, Wojtyla

Luoghi citati: Cracovia, Europa, Madagascar, Mosca, Siberia, Varsavia