«Creare un Patto di solidarietà per l'alluvione» di Francesca Sforza
«Creare un Patto di solidarietà per l'alluvione» MISURE STRAORDINARIE PER FAR FRONTE ALLA RICOSTRUZIONE «Creare un Patto di solidarietà per l'alluvione» ncontro a Berlino con Prodi, Schroeder e i leader di tutti i paesi colpiti Francesca Sforza corrispondente da BERLINO A quanto ammonterà il contributo dell'Unione Europea a sostegno delle popolazioni alluvionate di Germania, Austria, Slovacchia e Repubbhca Ceca? «Non è possibile parlare di cifre precise prima di domani (oggi, ndr), quando incon-. trerò in una riunione di gabinetto il ministro delle Finanze e gh esperti di Bruxelles». Con queste parole il cancelliere Gerhard Schroeder, in un incontro con la stampa successivo alla riunione avuta nel pomeriggio con il presidente della Commissione Romano Prodi e i rappresentanti di governo degli altri paesi colpiti, ha messo fine alle illazioni sull'entità dei contributi europei. Si tratta in ogni caso, ha precisato, di «contributi notevoli», che arriveranno in tempi (di più possibile brevi». C'è infatti stato accordo, tra i governanti e la Commissione europea, sul fatto che gh aiuti potranno essere destinati anche senza attendere ulteriori direttive dell'Unione, che rallenterebbero le possibilità di intervento. La determinazione mostrata dal cancelliere - e la fermezza con cui ha respinto qualsiasi speculazione estema al dibattito sugli aiuti - lascia pepsare che sia sua precisa intenzione non lasciarsì-sfuggire Toeoaskme di gestire al meglio lo stat^icrisi, e risalire tiosì nei sondagwelettorali. - qa| .:--!-i- 'tf.'' -- ^ E' diirata circa mezz'ora la riunione che ha visto intomo al tavolo i govemanti di Stati membri e di paesi candidati, raccolti non solo sotto il segno della catastrofe che ha colpito le diverse popolazioni, ma anche sotto la bandiera dell'Europa. «Quest'in. contro '~ ha detto Schroeder nel saluSSiP^reffi- mostra che l'Euro^; pa non è un concetto astratto, ma una realtà concreta, che contribuirà ad alleviare la tragedia di tanti uomini e donne». Una stima ufficiale dei danni è al momento impossibUe; gh unici ad averne formulata una sono gh economisti del gruppo assicurativo tedesco Alliance, che parlano di danni per 110, ISrhiliardi'dieuro. m La possibile revisione del patto di stabilità, é vista dell'impatto economico che l'alluvione avrà sul deficit della Germania, non è stata in nessun modo oggetto dell'incontro; lo ha affermato il cancelliere e lo hanno confermato fonti ,(3i Bruxelles. «Le misure discusse nel corso della riunione ha detto Schreteder - saranno reahzzate entro i limiti previsti dal patto di stabilità». Proprio a partire dai principi che hanno ispirato quest'ultimo - ha precisato h cancelliere austriaco Wolfgang Schiissel - si è deciso di dar vita ad un ((patto della solidarietà» che abbia l'obiettivo di garantire mutuo soccorso tra gh Stati membrim occasione di eventi eccezionatli. Prodi, che prima di giungere a Berlino aveva visitato i luoghi dell'alluvione, ha confermato la volontà, da parte della commissione, di fare il possibile per portare aiuto alle vittime del disastro e si è espresso a favore di un fondo europeo per le catastrofi, che dovrebbe essere attivato il prossimo anno con uno stanziamento iniziale di 500 milioni di euro. Il progetto deve però essere approvato dagli altri Stati membri in sede di ConsigMo. Ma da dove verranno attinti i soldi per far fronte all'emergenza immediata? L'unica cosa chiara, al momento, è che si pescherà dai fondi strutturah non ancora impiegati o destinati a progetti che non sono stati àncora portati a termine. Nel caso della Germania, i fondi strutturah potrebbero consistere in 5 miliardi da utilizzare specificamente per i danni deh'alluvione : il 40Zo del totale sarà impiegato per i primi interventi. Misure particolari saranno messe in atto per gli agricoltori colpiti dalle inondazioni; tra queste un anticipo dei pagamenti dei contributi Uè, consistenti riduzioni del prezzo di prodotti di base e un notevole programma di crediti. Particolarmente soddisfatti della disponibilità della Commissione sono stati i premier della Cekia e della Slovacchia, Vladimir Spidla e Mikulas Dzurinda: «E' molto importante per i nostri popoh - ha detto Spidla - sentire che l'Europa, di cui ancora non siamo membri ma di cui ci sentiamo parte, è così vicina e presente in frangenti di difficoltà». Chiara la disponibilità da parte del rappresentante della Commissione: «Quello che ho visto oggi ha dichiarato alla tv tedesca Prodi durante la sua visita ai luoghi dell'alluvione - supera ogni immaginazione: per l'Europa è l'occasione di mostrare quanto concreto può essere l'aiuto che è in grado di portare». Da sinistra: il cancelliere austriaco Schuessel, il presidente Prodi, il cancelliere tedesco Schroeder, il premier slovacco Dzurinda e il primo ministro ceco Spidla
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