Zaffiri verdi, gialli e rosa «Ma non sono solo blu?»

Zaffiri verdi, gialli e rosa «Ma non sono solo blu?» SAPER SPENDERE Zaffiri verdi, gialli e rosa «Ma non sono solo blu?» Simonetta SONO rimasta affascinata da quattro bracciali che ho potuto ammirare da vicino e mi è sorto anche un dubbio - scrive Norma D. da Milano - si tratta di quattro bracciali tipo 'tennis' in oro giallo con zaffiri verdi, gialli, rosa e blu; ogni otto zaffiri un brillante taglio 'princess', anzi tutte le gemme b^nno questo stesso taglio. Sono firmati da un nome importante. Ma gli zaffiri non sono soltanto blu? Mi piacerebbe sapere qualcosa a proposito di queste colorazioni, del taglio e se è possibile attraverso una fotocopia a colori che vi invio avere anche un'indicazione di prezzo». Il dottor Sergio Della Valle, perito esperto di gioielli, spiega: «Il corindone è senza dubbio una delle specie mineralogiche più importanti dopo il diamante. Si presenta in natura con una grande e affasciante varietà di colori anche se le colorazioni più note sono due: il corindone rosso (varietà rubino) e il corindone blu (varietà zaffiro). La parola starebbe a indicare 'pietra molto dura'. Dopo il rubino e lo zaffiro, le varietà di corindone più note sia dal punto di vista gemmologico sia per l'utilizzo in gioielleria, sono le varietà con colorazioni che possono andare dal rosa al verde, dall'arancione al giallo, e persino al viola. In passato si usano nomi di fantasia per indicarle e oggi il termine zaffiro dovrebbe essere riservato unicamente alla varietà blu del corindone. Le altre varietà invece, senza un nome specifico, dovrebbero essere classificate mantenendo il nome della specie mineralogica seguito dal colore, quindi sarebb esatte dire corindone giallo, verde, rosa ecc. e non zaffiro giallo, verde, rosa ecc. Ma come sempre accade gli studiosi non sempre si trovano d'accordo. Molti autori di lingua inglese e tedesca usano regolarmente il termine zaffiro anziché corindone e anche i commercianti lo usano ormai abitualmente visto che la prola è nota a tutti, mentre corindone è termine conosciuto soltanto dagli addetti ai lavori. Quindi quelli di cui parla la lettrice li accettiamo come zaffiro verdi, gialli, rosa oltre al blu. «Il taglio princess viene anche definito taglio fantasia ed è una modificazione del taglio a brillante su forma rettangolare; un taglio senz'altro di effetti splendido che offre grande risalto alle pietre. Per quanto riguarda quei braccialetti il taglio princess è di forma quadrata. Certo una fotocopia a colori per quanto bella e nitida risulta comunque riduttiva per l'immagine del gioielli, ma rinetiamo che si tratti in effetti di quattro spelndidi bracciali. Difficile definire il prezzo, ma possiamo azzardare una stima. Abbiamo calcolato, con tutte le riserve del caso, oltre trenta carati di pietre dì coloe e quasi tre carati di brillanti princess. Un peso di oro che potrebbe aggirarsi per ogni bracciale tra i 15 e i 20 grammi. Consideriamo anche la fattura del gioiello che è costo¬ sissima (il costo per il taglio princess è rilevante perla difficoltà e lo scarto della materia) e la firma celebre degli oggetti. Ebbene, il valore raggiunge i 15 mila euro, oltre trenta milioni di vecchie lire, per i quattro braccialetti tennis veramente fuori dal normale». * Per Annamaria: «La sua Madonna col bambino, pittura su rame ereditata dalla nonna spiega il professor Ferdinando Viglieno Cossalino - è un dipinto di discreta qualità e pare essere di un pittore italiano del centro nord. Sia il dipinto sia la comice sono del XVIII secolo. E anche la comice é molto bella, - ma il tutto sembra che abbia bisogno di restami. Il suo valore complessivo, cioè quadro e comice, si aggira sui mille euro»: *Per Carla che possiede un quadretto su lastra d'argento «Dulcinea del Toboso» di Salvator Dalì. «Si tratta soltanto di una ripoduzione a vasta tiratura di un'opera di Salvator Dalì dice il professo Viglieno Cossalino e di conseguenza non ha alcun interesse per il mercato dell'arte, anche se - come dice la lettrice - suscita curiosità; il valore? Al massimo quello del peso dell'argento». simonetta.conti@lastampa.it

Persone citate: Ferdinando Viglieno Cossalino, Salvator Dalì, Sergio Della Valle, Viglieno Cossalino

Luoghi citati: Milano