«Porteremo via i rifiuti della woodstock rave»

«Porteremo via i rifiuti della woodstock rave» OGGI SI CHIUDE A DUEMILA METRI L'HAPPENING CON 20 MILA GIOVANI «Porteremo via i rifiuti della woodstock rave» Gli organizzatori della festa techno sui monti cuneesi: «Li scaricheremo in Francia per protestare contro il divieto della manifestazione oltralpe» La Lega: «Parigi ha spinto i giovani oltreconfine. Intervenga la Farnesina» Carlo Giordano Beppe Sajeva ARGENTERÀ (Cuneo) Neppure il temporale, ieri pomeriggio, ha raffreddato gli animi dei 20 mila «ravers» che, da Ferragosto, hanno trasformato i prati intorno al valico intemazionale della Maddalena - tra Italia e Francia - in un gigantesco palcoscenico europeo della musica techno. Con il trascorrere delle ore la tendopoli colorata, intomo al lago alpino e la statale che collega Cuneo alla valle de l'Ubaye, è cresciuta a dismisura. E con essa il mucchio di rifiuti che, quando si scioglierà il raduno, i giovani si sono impegnati a portar via. Riportandoseli oltre confine, per protesta contro lo stato francese. Ieri, in mattinata, alcuni gruppi di giovani del «techno accampamento», fra gli sguardi curiosi dei turisti, sono scesi ad Argenterà (il paese più vicino) per far .la spesa e rifomirsi.disigarBtte-ebirra. «Sono gentili - hanno spiegato i commercianti -, la maggior parte parla in francese ed è accompagnata da cani di grossa tagha; pitt bull, rottweiller e pastori alsaziani. Polizia, carabinieri e guardia di finanza - 500 uomini coordinati direttamente dalla prefettura di Cuneo - hanno continuato a osservare con discrezione ogni movimento, pronti a intervenire. Le due parti si sono studiate e «tollerate» a vicenda. I carabinieri non sono dovuti intervenire per nessun motivo di ordine pubblico. Nonostante il mega «rave party», la statale della vallata non è mai stata chiusa ufficialmente al traffico, ma la polizia stradale ne ha sconsigliato la percorrenza a monte di Bersezio: per salire da Cuneo a 2000 metri si sono impiegate anche tre ore. Due persone hanno accusato un malore, ma non è stato possibile dal versante francese far salire le ambulanze, per il «tappo» creato da auto e furgoni su peri tornanti. «Sta andando meglio del previsto e speriamo duri fino a domani notte (stanotte, ndr) - ha detto il viceprefetto Mario Lubatti -, se pensiamo che fino a ieri, alle 20, i giovani sul Colle delle Maddalena secondo gli organizzatori, si potevano calcolare in 17 mila». Arrivi non solo dal versante di Barcellonette, ma anche dagli altri valichi (Lombarda e Tenda). I curiosi che, memori dei raduni oceanici americani visti al cinema o alla tv, sono saliti speranzosi di trovarsi in un ambiente trasgressivo, sono rimasti delusi perché non si sono viste scene di effusioni spinte, non un topless, solo qualche bacio fra innamorati. Un pastore del posto ieri ha commentato, divertito per l'insolito spettacolo, che «se i ragazzi ripuleranno i prati come promesso da plastica, cartacce, lattine e vetro, ciò che rimane di organico non fa che concimare o pascoli, poi i temporali penseranno a fare penetrare tutto nel terreno». L'organizzatore francese del raduno, Alessandro De Perlenghi, 39 anni, ha spiegato il perché dello sconJEinamento in Italia: «Il governo ha voluto colpire la gioventù francese e noi col sistema del passa parola e dei messaggi sui telefonini, abbiamo spostato tutto in Italia». Secondo le previsioni i primi gruppi dovrebbero lasciare la zona nelle prime ore di oggi pomeriggio, anche se bisognerà attendere martedì perché la tendopoli venga completamente smantellata. Solo allora si potrà verificare se gli impegni di ripulire tutto saranno stati mantenuti e di quale portata sarà stato l'impatto per la tranquilla montagna cuneese e il suo ambiente. Nonostante tutto c'è chi, come il sindaco di Argenterà, Arnaldo Giavelli, incrociando le dita sta già pensando al dopo «party»: «E' necessario programmare da sùbito un piano di bonifica dei prati che hanno ospitato la festa. L'area va ripulita e riconsegnata ai turisti tradizionali. Non dimentichiamo che si tratta di una zona fra le più suggestive della Valle Stura. Non capisco perché gli ambientalisti, pronti a fare le barricate per impedire le corse delle motoslitte, ora, di fronte a una simile emergenza, non hanno il coraggio di farsi sentire». L'onorevole leghista Guido Rossi, ha promesso di portare la questione in Parlamento. «I francesi ci hanno giocato un brutto scherzo, spingendo i giovani da questa parte della frontiera - ha spiegato l'onorevole, salendo ieri mattina ad Allenterà -. Il nostro ministero degli Esteri dovrebbe inviare una nota ufficiale di protesta al governo di Parigi. E' necessario prendere tutte le precauzioni affinché l'Italia non diventi una terra franca per questi tipi di raduni, vietati nelle altre nazioni d'Europa». In tarda serata i ravers hanno raggiunto un accordo con la questura. Oggi, per favorire il rientro in Francia dei giovani, sarà istituito il senso unico tra il colleeLarche. La «route national» era bloccata da auto e furgoni Due giovani colti da malore ma l'ambulanza non è riuscita a raggiungere il lago della Maddalena Un raver sulle alture intorno al lago della Maddalena a duemila metri sul livello del mare al confine fra Italia e Francia

Persone citate: Alessandro De Perlenghi, Arnaldo Giavelli, Beppe Sajeva, Bersezio, Carlo Giordano, Cuneo, Guido Rossi, Mario Lubatti