Suspense per i palazzi di Praga: la Moldava ha sciolto le fondamenta

Suspense per i palazzi di Praga: la Moldava ha sciolto le fondamenta PRIMO BILANCIO DELL'ALLUVIONE NEI QUARTIERI MEDIOEVALI Suspense per i palazzi di Praga: la Moldava ha sciolto le fondamenta Nella Città Vecchia molti sono costruiti sulla sabbia che il fiume ora ha portato via: alcuni potrebbero crollare e restano disabitati PRAGA La paura è passata, la Moldava si ritira negli argini, e a Praga si inizia la conta dei danni. Una delle più belle capitali d'Europa è stata in buona parte devastata dell'avanzare delle acque, e ne porterà i segni per parecchio tempo. Solo per quanto riguarda i ponti 23 sono ancora sott'acqua, altri 23 sono crollati e 19 sono semidistrutti. Secondo il premier Spidla i danni sono maggiori di quelli provocati dall'alluvione del '97: allora ammontarono a sei miliardi di euro. La piena che ha invaso il centro di Praga ha seriamente danneggiato i principali teatri: sono otto, compreso il Teatro nazionale, quelli invasi dall'acqua che ha reso inutilizzabili costumi e scene custoditi nei sotterranei. .L'unico teatro a non aver subito alcun danno è stato il Teatro degli Stati, nella parte vecchia di Praga, quello dove Mozart presentò il. «Don Giovanni». Preoccupa invece la situazione del Teatro della musica e del Teatro Na Palmovce, entrambi completamente allagati. Ieri pomeriggio è stata ultimata l'opera di pompaggio dell'acqua che aveva allagato fondamenta e piani bassi del Teatro nazionale, dove preziose opere sono state salvate in extremis. La Moldava ha danneggiato anche le due sinagoghe, una delle quali è il più antico tempio ebraico dell'Europa centrale. Secondo Leo Pavlat, direttore del Museo ebraico di Praga, le sinagoghe danneggiate e altre strut- ture del museo potrebbero restare chiùsi per mesi, se non per anni. Un disastro per la piccola comunità ebraica di Praga, che con le entrate del Museo da sostegno agli ottocento sopravvissuti dell'Olocausto, oltre che alla scuola ebraica. Le autorità impediscono ancora agli abitanti della Città Vecchia di tornare in alcune parti del quartiere per il pericolo che, una volta ritirata l'acqua, le costruzioni e i palazzi possano crollare sotto il loro stesso peso. E sono molte decine le costruzioni interessate da questa catastrofica prospettiva. Secondo Michal Borges, l'inge;gnere sovrintendente della vecchia sinagoga e di altre strutture, il problema maggiore è proprio la stabilità: «Ma per ora non possiamo dire niente, è solo buio e acqua nera». Vladimir Vihan, vicesindaco con delega per i monumenti culturali, spiega che la maggior parte dei palazzi della zona è costruito sulla sabbia: ora viene portata via dall'acqua che si ritira, lasciando «sacche» sottoterra e rendendo così instabile buona parte della zona. Alcune strade della Città Vecchia si sono infatti già affossate. «Temiamo che nei giorni a venire case, palazzi e molte strade si affosseranno», dice amaramente Vihan. Pestano ancora lontani dalle proprie case cinquantamila persone, sfollate dal centro storico di Praga e dagli altri quartieri a ridosso della Moldava. Il sindaco Igor Nemec ha dichiarato che nessuno potrà far rientro fino a quando tutti gli edifici interessati dall'inondazione non saranno stati controllati dalle squadre di ispezione, incaricate di verificare, oltre alla stabilità delle costruzioni, anche la sicurezza delle linee elettriche e delle condutture del gas. Anche fuori Praga la situazione resta grave. I tecnici stanno tentando di salvare centinaia di tesori storici a Cesky Krumlov, la città medioevale - finora perfettamente conservata - nella Boemia del Sud: rientra nella lista dei patrimoni dell'umanità stilata dall'Unesco. La piena dell'Otava ha danneggiato il più antico ponte in pietra del paese, costruito nel tredicesimo secolo a Pisek, cento chilometri a sud di Praga. A Bratislava, capitale della confinante Slovacchia, il livello del' Danubio ha cominciato ad abbassarsi, dopo aver" toccato un livello record di quasi 10 metri, gonfiato dalla piena degli affluenti dell'Europa centrale. Ha provocato danni limitati nella capitale slovacca, dove ci si era attrezzati per un livello di piena ben superiore ai dieci metri. Lo stato di allerta era stato dichiarato mercoledì mattina. La piena ora si sta spostando a sud ma non dovrebbe minacciare altre città slovacche come Komamo, Sturovo, Medvedovo. È il centro della Slovacchia, invece, a essere stato colpito dalle alluvioni: numerose abitazioni, ponti e strade sono state danneggiate dagli affluenti del fiume Hron, che confluisce nel Danubio. [p. poi.] Nella capitale 23 ponti sono ancora sommersi altri 23 sono crollati e 19 sono semidistrutti Danni anche ai teatri, otto quelli invasi dall'acqua Il premier: ci costerà più che nel '97 (sei miliardi) La Moldava ha danneggiato anche la sinagoga di Praga, Il più antico tempio ebraico dell'Europa centrale Gli abitanti spalano il fango dalle strade della capitale ceca

Persone citate: Hron, Igor Nemec, Leo Pavlat, Michal Borges, Mozart, Spidla, Vihan, Vladimir Vihan