«Dovete fuggire, sta arrivando la piena»

«Dovete fuggire, sta arrivando la piena» .'■.■-■■■'.—.—: : . : — ■■".■'.■.'■.'■.■":.'. :—: rrr.———: r— ' : : — : . «ERANO LE QUATTRO DEL MATTINO, HA CHIAMATO IL CENTRALINO DELL'ALBERGO PER AVVERTIRCI» «Dovete fuggire, sta arrivando la piena» I racconto dei turisti italiani sorpresi nella capitale ceca testimoni SIAMO bloccati e non sappiamo (piando riusciremo a tornare a casa. Ci siamo spostati subito dall'albergo lungo il fiume dove avevamo prenotato, ma adesso il vero problema è quando e come ripartire». Adele D'Angelo, e il marito Michele Stabile si sono sposati pochi giorni fa a Caserta, il tour a Praga doveva essere il loro viaggio di nozze. «Un viaggio che non dimenticheremo facilemente» dice ancora la neo sposa. Le linee telefoniche intasate e le immagini dei telegiornali con la piena della Moldava, hanno angosciato non solo i turisti, ma anche e soprattutto i parenti rimasti a casa. E' il caso appunto dei due sposini di Caserta dati per dispersi sino a ieri pomeriggio. «Quello che preoccupa adesso è cosa fare, proseguire il viaggio o tornare a casa - racconta ancora Adele d'Angelo -. Già ieri ci eravamo resi conto di cosa stava accadendo, anche perché siamo arrivati dall'Austria, e le strade ovunque erano un disastro, ha piovuto initerrottamente per giorni. Noi comunque non abbiamo aspettato l'oridine di evacuazione della polizia, abbiamo cercato un'altra sistemazione prima. Adesso aspet¬ tiamo la piena, guardiamo tutti i telegiornali, cerchiamo di capire cosa succede almeno dalle immagini, che certo non sono rassicuranti». Paura? «Più che paura angoscia - dice ancora la neo sposa c'è un'atmosfera irreale con il rumore degli elicotteri, le sirene delle ambulanze, tutti i negozi chiusi, abbiamo provato a fare un giro in centro città, ma è stato dichiarato lo stato di calamità ed è deserta». Ora il problema per chi è bloccato a Praga è decidere cosa fare nei prossimi giorni: «Vorremmo andare via di qui ma non ci muoviamo, le strade intorno alla città sono tutte interrotte - aggiunge ancora la dorma -. Non sarà facile muoversi. Certo un viaggio di nozze cosi non lo dimenticheremo facilmente». Le operazioni di evacuazione sono iniziate alle 4 di ieri mattina, perché la piena era prevista per il pomeriggio. «Siamo stati chiama- ti dal centralino dell'albergo verso le sei di ieri mattina - racconta il padre di una famiglia bolognese -. Sapevamo che il fiume stava salendo ma non ci eravamo resi conto che la situazione fosse così grave. Certo ci siano spaventati, a quell'ora, ma abbiamo trovato un'altra sistemazione come molti italiani. Le autorità avevano messo a disposizione anche scuole e altri posti, ma credo che tutti siano riusciti a trovare camere negli alberghi. Adesso il problema è come andare via di qui al più presto». Gli spostamenti saranno difficili se non impossibili per qualche pomo, sono state bloccate tutte e frontiere, per evitare che altri autobus e altre auto intasino ulteriormente il traffico. Ma tra »li italiani ci sono gli «irriducibii» che hanno deciso di godersi quel che resta di un viaggio andato male. «I nostri clienti non hanno avuto problemi - racconta il titolare di Pragavacanze - e hanno deciso di non tornare indietro. Le zone più colpite sono quelle di Mala Strana e Ceske Budeovice, dove il fiume ha gli argini deboh. Le difficoltà maggiori le avrà chi è rimasto fermo alle frontiere. Chi era a Praga, con noi ci sono 150 italiani, ha trovato comunque una sistemazione» Alcuni grandi alberghi, delle catene intemazionali, sono stati coinvolti nell'evacuazione. «Abbiamo trovato posto in un residence in collina - raccontava ieri sera Olmer Bonini - e finora sembra che le cose non siano così tragiche, c'è molta preoccupazione per quello che accadrà nelle prossime ore ma sono più i cechi ad essere angosciati di noi». Se qualche italiano si è fatto prendere dal panico, altri invece hanno pensato di fotografare la piena dai ponti. Così la polizia è dovuta intervenire per sgomberare le strutture dichiarate inagihili: «C'è stato qualche caso "difficile" - spiega un accompagnatore anche perché i poliziotti non parlano inglese». Gli italiani a Praga non sono solo turisti. «Per ora aspettiamo chiusi in casa - racconta Irene Zanusso -, qualcuno dice che in realtà la piena è già passata, altri invece dicono che il peggio deve ancora venire. Intanto per tre giomi dovremmo mangiare con quel che abbiamo in casa, i negozi sono chiusi dappertutto». «Slamo scappati dall'albergo, adesso non sappiamo cosa fare e dove andare» «L'atmosfera è irreale rumore di elicotteri e sirene di ambulanze Come torneremo a casa?»

Persone citate: Adele D'angelo, Bonini, Irene Zanusso, Michele Stabile

Luoghi citati: Austria, Caserta, Praga