Juve, piccoli progressi nelle prove «brasiliane»

Juve, piccoli progressi nelle prove «brasiliane» TROFEO MORETTI ALLA SQUADRA DI CUPER PER DIFFERENZA RETI Juve, piccoli progressi nelle prove «brasiliane» Sia contro il Chelsea che con l'Inter l'undici di Lippi ha cercato nuove indicazioni dal centrocampo a rombo. Nella sfida con i nerazzurri, gol di Vieri e Recoba, replica di Zalayeta e Salas Fabio Vergnano inviato a BARI Trofeo Moretti all'Inter per differenza reti. Dopo Trieste, un altro piccolo assaggio della voglia di riscatto dei nerazzurri. Paga ancora la Juve che cambia modulo e resta nuovamente al palo. Devastante l'effetto Brasile sul calcio di casa nostra. Il dopo-Mon. diale ha creato una reazione a catena con imprevedibUi ripercussioni sul campionato. Arriva Rivaldo, Ronaldo fa i capricci, minaccia il divorzio dall'Inter poi ci ripensa e a quanto pare non nega più ai milanesi uno stuzzicante derby in chiave carioca. L'onda lunga del calcio bailado dalla squadra di Scolari arriva fino sugli italici lidi. Capita dopo ogni Mondiale che la squadra vincitrice venga presa a modello. Quattro anni fa fu la Francia di Zidane a indicare la strada vincente, adesso il fortunato schema adottato dai brasiliani diventa subito oggetto di studio e un must imperdibile. Marcello lappi ama ragionare con la propria testa, tuttavia sa anche cogliere il meglio di ciò che osserva e se possibile lo adatta alle esigenze di casa sua. Ed ecco servita la nuova Juve modello Brazil, con l'ormai pluricelebrato schieramento a rombo che ieri sera contro il Chelsea prevedeva Camoranesi e Nedved estemi. Del Piero arretrato e Zalayeta unica punta vera. Non è una scelta definitiva ma una delle tante frecce nell'arco di Lippi, che non rinnega nulla del passato, ma che pretende una Juve più malleabile e pronta a ogni evenienza. Giusto che l'allenatore campione d'Italia dia fuoco alle polveri quando il risultato è ancora un optional. Tornei come questo, dove il calcio viene compresso fra esibizioni musicalcircensi cui mancano soltanto i nani e la donna cannone (le ballerine i fuochi artificiali erano purtroppo già compresi nel prezzo del biglietto), sono fatti apposta per gratificare i tifosi affamati di novità, però devono comunque offrire spunti a chi sta seriamente programmando la nuova annata. Al «pronti via» quattro difensori davanti a Chimenti di rosa vestito (Thuram, luliano. Fresi e BirindeUi), Tacchinardi e Davids a presidiare la zona centrale, poi la nuova figura geometrica che pare privare la squadra di consistenza offensiva anche se Del Piero va spesso ad accompagnare l'azione di Zalayeta. In questo modo Alex recita la parte più deheata nel meccanismo, facendo il Rambo nel rombo, ovvero lottando fra centrocampo e attacco. Durerà o chiederà di ritornare agli antichi compiti? Per ora sembra una soluzione forzata, ma è anche la condizione fisica generale a rendere tutto più precario. Piccoli i progressi bianconeri. così in particolare nel primo mini tempo della mini partita del maxi torneo funziona di più la multinazionale del Chelsea che ha undici non inglesi in campo e soprattutto è ormai in zona campionato. Situazioni tattiche da verificare per lippi. Camoranesi viene cercato ma ha ancora cadenze da tanghista allentino, Nedved sta così defilato che si scordano che esista. Zalayeta sgomita e cerca improbabili incursioni cozzando contro la muraglia Desailly. Il gol latita: dopo le mezze esibizioni che Lippi detesta giocate contro Reggina, Inter, Milan e Chelsea scarse presenze nella casella delle reti all'attivo. E' il momento della stagione che è delicato e particolare, perchè ci si cerca, ci si studia, si tenta di incollare i vari reparti. Tuttavia impressiona questa pochezza offensiva mentre, per contro, i pretoriani della difesa vanno sul liscio. Bene Chimenti: poche parate ma d'effetto, qualcosa di più di una semphee altemativa a Buffon anche se per forza di cose la sua stagione sarà di retroguardia. L'intermezzo Inter-Chelsea impreziosito dalla sohta gemma di Vieri, introduce al clou della serata birresca. A una settimana di distanza ancora di fronte i campioni e i loro mortificati avversari dell'altro ieri. L'Inter dimostra contro i londinesi di essere rodata, quadrata, pronta per il debutto europeo. E l'arrivo di Cannavaro diventa un valore aggiunto che può spostare gli equilibri del campionato. Moratti può far rosolare il pentacampeon Ronaldo a fuoco lento, Cuper non pare avere urgenze. La molto simbohea rivincita che l'Inter fa sua con le reti dei suoi conclamati cannonieri decolla con una Juve di stampo tradizionale, ovvero plasmata sul 4-3-1-2 scudettato. Buffon tra i pah, BirindeUi, Ferrara, Monterò e Moretti in difesa. Brighi Tacchinardi e Baiocco a centrocampo, Nedved dietro a Salas e Del Piero. Niente da fare non è mai amichevole una sfida di questo tipo. Il clima si arroventa, il rigore trasformato da Vieri per fallo di Moretti su Guly è sale gettato su una ferita ancora aperta. Il raddoppio firmato di sinistro da Recoba (un incubo per la difesa troppo allegra della Juve) esalta gli interisti ma non abbatte una Juve ancora a cantiere aperto che trova l'uno-due del pareggio con Zalayeta e Salas. Alessandro Del Piero si destreggia nell'area del Chelsea eludendo l'intervento di De Lucas

Luoghi citati: Bari, Brasile, Francia, Italia, Trieste