Morsa di Israele sulla Cìsgìordaniaf bombe su Gaza

Morsa di Israele sulla Cìsgìordaniaf bombe su Gaza MOLTI SOSPETTI SULLE COMPLICITÀ DEGLI ARABI ISRAELIANI NEGLI ATTENTATI Morsa di Israele sulla Cìsgìordaniaf bombe su Gaza Kamikaze esplode sull'auto di un poliziotto TEL AVIV Sei missili su Gaza, lanciati alle dieci di sera da due elicotteri israeliani da combattimento. Obiettivo: una fonderia nel quartiere di Zaitun che, secondo i militari israeliani serviva per la fabbricazione di armi. Almeno cinque i feriti, tra cui un ragazzino di 14 anni. Sono passanti investiti dalle macerie e subito trasportati in ospedale. La giornata di ieri era cominciata con l'uccisione di una coppia di coloni ebrei e con la morte di un altro kamikaze, saltato in aria a Nord di Tel Aviv, senza però portare a termine la sua missione suicida. E di fronte all'ultima impennata di violenza, e alle crescenti critiche per l'operato del suo governo anche in materia di sicurezza, il premier Ariel Sharon ha ordinato la messa a punto di un «piano modello» per la deportazione nella Striscia di Gaza del presidente palestinese Yasser Arafat. A riferirlo è stato il quotidiano «Maariv», secondo il quale - nei discreti contatti avviati da Israele - gli Stati Uniti non avrebbero manifestato «esplicita opposizione» all'eventuale deportazione dell'anziano rais. E da Ramallah, il capoluogo della Cisgiordania dove Arafat è sempre assediato, il suo portavoce Nabli Abu Rudeina ha affermato che, nelle ultime ore, i cairi armati israeliani avrebbero stretto ancor più la morsa attorno al quartier generale del presidente palestinese. Come a Ramallah, in altre quattro città autonome rioccupate nel Nord della Cisgiordania - Jenin, Nablus, Tulkarem, Kalkilya l'esercito israeliano ha vietato totalmente la circolazione ai palestinesi (a eccezione dei «casi sanitari e umanitari»), per impedire gli spostamenti dei potenziali attentatori. E una misura analoga è stata applicata nel Sud della Striscia di Gaza, dove i carri armati hanno isolato la cittadina di Rafah, al confine con l'Egitto. Secondo il ministro della difesa israeliano Benyamin Ben Eliezer, la «totale chiusura» delle città cisgiordane da dove sarebbero partiti gli ultimi kamikaze - dovrebbe servire a disinnescare la minaccia di una nuova e ancor più devastante ondata di attentati suicidi. Ancora una volta, un kamikaze palestinese è però riuscito a superare i controlli dei servizi di sicurezza israeliani, che erano in allarme nella zona a Nord di Tel Aviv, dove si temeva un'imminente «infiltrazione». Per tutta la giornata, controlli e posti di blocco hanno Drovocato giganteschi ingorghi ungo la superstrada che da Tel Aviv porta al centro portuale di Haifa, ma intomo alle diciotto quando l'allarme sembrava ormai rientrato - una potente esplosione ha improvvisamente disintegrato una Chevrolet nera allo svincolo all'altezza di Um El Fahm, una delle cittadine del «triangolo arabo» nel centro d'Israele. La polizia ha pensato dapprima a un'autobomba, esplosa in anticipo per un «incidente sul lavoro», ma dalle indagini sarebbe emerso che il kamikaze avrebbe ottenuto un passaggio dal conducente dell' auto, un poliziotto arabo israeliano di Nazareth, rimasto gravemente ferito. Una volta a bordo dell'auto, avrebbe però inavvertitamente azionato il corpetto esplosivo che gli cingeva la vita. Una dinamica che solleva comunque molti interrogativi, anche per i sospetti sulle complicità degh arabi israeliani, che avrebbero reso possibile l'attentato di domenica al bus in Galilea. Il presunto mandante dell' attentato, Mazan Fukha, capo degli integralisti di Hamas a Jenin, è stato catturato all'alba dai soldati israeliani, mentre due miliziani palestinesi che si sono opposti all'arresto sono stati uccisi nel villaggio di Burka, vicino Nablus. Sempre vicino Nablus, due coloni ebrei - Avi Volanski, 29 anni, e la moglie Avital, 27, incinta - sono stati uccisi alle prime luci del giomo in un agguato nei pressi dell'insediamento di Eli. Ferito il figlio di due anni, illeso quello di otto mesi. E ancora a Nablus, un ragazzino palestinese di 11 anni è stato ucciso in serata dal fuoco dei soldati israeliani. Le notizie degli ultimi attentati in Israele sono state apprese con costernazione dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha invitato, in una nota, le due parti a riprendere i negoziati, agendo in concreto lungo le direttrici tracciate dalla comunità intemazionale e, da ultimo, rilanciate dal «quartetto» dei mediatori intemazionali il 16 luglio scorso a New York. [e. st.] Secondo il quotidiano «Maariv», sarebbe pronto un piano per deportare Arafat Il presidente del Consiglio Berlusconi «Bisogna che si torni subito a dialogare» Arresti di civili in Cisgiordania: una donna di Hebron viene portata vìa dai soldati israeliani

Persone citate: Arafat, Ariel Sharon, Avital, Ben Eliezer, Berlusconi, Nabli Abu Rudeina, Nazareth, Silvio Berlusconi, Yasser Arafat