«Stop ai manager-criminali» di Maurizio Molinari

«Stop ai manager-criminali» «Stop ai manager-criminali» Bush firma la nuova legge contro le frodi Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK «E' finita la vita facile per i manager criminali che agiscono come se il mondo del business fosse una giungla». Pronunciando queste parole il presidente degli Stati Uniti, George Bush, ha firmato ieri alla Gasa Bianca la nuova legge contro le frodi approvata dal Gongresso durante la scorsa settimana. «D'ora in poi questi criminali avranno la vita molto dura - ha assicurato Bush - verranno inseguiti, presi, denunciati, smarcherati e puniti perché l'era dei profitti falsi e degli inganni è finita, l'economia degli Stati Uniti è fondata sull'onestà e sulla correttezza». L'amministrazione ha usato tutto il suo peso politico nella ultime settimane per affrettare l'approvazione delle legge, considerata dai consiglieri economici della Gasa Bianca uno strumento necessario per risollevare la fiducia degli investitori sui mercati finanziari colpiti da scandali a ripetizione. I provvedimenti che entrano in vigore solo i più severi da quelli adottati nel 1929 all'epoca della Grande Depressione, aumentano le pene a carico dei manager truffatori fino a 25 anni e estendono fino a cinque anni il periodo nel quale c'è la possibilità da parte dei danneggiati di avanzare richieste di risarcimenti, viene inoltre rafforzata la Sec (la Gonsob d'America) e creata una commissione indipendente di controllo sulla contabilità. Sarà un'apposita task force anti-frode a dare una caccia senza quartiere ai «manager privi di etica»: gli arresti dei vertici di «Adelphia», sesto operatore di tv via cavo del Paese, eseguiti la scorsa settimana potrebbero essere presto seguiti da altri. «Non vi sarà più alcuna differenza fra manager ed impiegato, tutti saranno trattati alla stessa maniera se violeranno la legge» ha sottolineato il presidente americano, che ha scelto di indirizzar- si pubblicamente ai dirigenti d'azienda truffatori con termini e toni molto simili a quelli da lui adoperati nei confronti dei terroristi di Al Qaeda. La.nuova leg^e tuttavia secondo gli analisti di Wall Street ha un difetto: non obbliga le corporation a considerare nei bilanci come spese le stock options assegnate come remunerazione ai propri dipendenti. Que¬ sta misura, già messa spontaneamente in atto da alcune aziende come la Goca Gola e la Washington Post Go., è considerata, necessaria da molti anahsti finanziari ma l'amministrazione vi si è finora opposta. Sul fronte delle inchieste la commissione istituita dal Gongresso sta iniziando a spulciare nei documenti delle banche che si sospettano collegate alla bancarotta del colosso energetico texano Enron: JpMorgan, Gitigroup e Merrill Lynch. Il «New York Times» ieri ha rivelato che il Gongresso ha appurato che nel 1998 la Merrill Lynch allontanò un proprio analista, John Olsoh, perché aveva suggerito di abbassare il rating della Enron, portandolo a «neutrale». Sarebbe stata proprio la Enron a chiedere ed ottenere la defenestrazio¬ ne di Olson, tradendo così l'esistenza di un rapporto privilegiato con i vertici della banca. La vicenda smentisce quando finora sostenuto dagli avvocati della Merrill Lynch sul ferreo rispetto delle regole professionali dei rapporti avuti con i clienti ma la banca d'investimento è convinta di poter chiarire ogni dubbio ed ha assicurato alla commissione del Gongresso di Washington «piena collaborazione». Si fa difficile invece per John Sidgmore il tentativo di evitare il crack della WorldCom già sotto amministrazione controllata: il titolo del gigante delle telecomunicazioni, dopo essere scivolato, fino ad una quotazione di appena 25 cents, è stato ieri formalmente depennato dal listino azionario di Wall Street. Merrill Lynch nel mirino del Congresso: nel '98 cacciò un analista molto critico su Enron Altri guai per WorldCom Il titolo crolla a 25 cents e viene depennato dal listino di Wall Street

Persone citate: Bush, George Bush, John Olsoh, John Sidgmore, Merrill Lynch, Olson

Luoghi citati: America, New York, Stati Uniti, Washington