«Bene le regole, ma in auto ci vuole intelligenza»

«Bene le regole, ma in auto ci vuole intelligenza» LE NUOVE NORME A GIUDIZIO DEL CAMPIONE DI FORMULA ITALIA E F3 ;- - «Bene le regole, ma in auto ci vuole intelligenza» L'ex pilota Stohr: per evitare incidenti conta anche il comportamento di chi guida intervista MISAN0 ADRIATICO SIGFRIED Stohr, 49 anni, emiliano di origine tedesca, è stato campione itahano di Formula Italia, F3 e ha partecipato anche a 14 Gran Premi di FI. Dal 1982 gestisce e dirige una scuola di guida della Bmw a Misano Adriatico. Scrittore, autore di articoli documentatissimi, è di sicuro uno dei maggiori esperti sui problemi riguardanti il traffico e la circolazione automobilistica. Il suo parere sulle nuove regole approvate ieri è un contributo importante per capirne il significato e l'utilità. «I fari accesi sulle vetture anche di giomo - dice Stohr sono già obbligatori o almeno consigliati in molti Paesi, soprattutto nel Nord d'Europa. Esistono alcuni modelli di auto sui quali le luci si accendono automaticamente mettendole in moto. A mio avviso, sono più utili sulle mòto che non sulle auto. Ma vista la moda delle vetture di colore grigio diventano tutto sommato un aiuto per migliorarne la visibilità. Bisogna, tuttavia, considerare anche il fatto che questa nuova norma aumenta i costi d'esercizio. E' stato infatti calcolato che il consumo d'energia richiesto è di 0,1 litri di carburante per 100 chilometri, con un incremento della spesa calcolabile intorno all'I per cento e anche di più per le granturi- smo più "ingorde" di benzina». Sulla riduzione in percentuale del tasso alcolemico, Sigfried è perfettamente d'accordo: «In Italia ci si adegua a una normativa che ormai è obbligatoria in quasi tutto il mondo. E' necessario rispettarla e abituarsi a non bere o a organizzarsi con amici e parenti per far guidare chi non ha assunto alcol. L'ebbrezza, anche leggera, può portare a incidenti gravissimi, a un comportamento incivile e ad altri problemi. Purtroppo non si può andare oltre essendo impossibile controllare se un guidatore ha mangiato troppo e può essere soggetto a colpi di sonno o anche se è eccessivamente stanco quando si mette al volante». Per quanto riguarda l'uso dei telefoni mobili, l'ex pilota di Formula 1 bacchetta il ministro Lunardi: «Si è dato, consentendo anche l'utilizzo dell'auricolare, un colpo al cerchio e uno alla botte. In effetti se il guidatore può mantenere viva l'attenzione anche ascoltando o parlando con il ceUulare, questo non succede se deve fare un nifinero o se la discussione è particolarmente animata. Personalmente consiglierei sempre agli Utenti di fermarsi se devono effettuare una chiamata, facendo attenzione anche a non prodursi in manovre improvvise o pericolose per sostare al lato della strada». Più complesso il giudizio di Stohr sulla questione dell'Autovelox: «Lunardi - spiega - per motivi che lui conosce bene ha proposto l'aumento della velocità in autostrada a 150 chilometri orari. Su questo non mi trova d'accordo, anche se io - lo ammetto senza vergogna - sovente supero i limiti. Ma cerco di farlo con intelligenza e nei tratti di strada sui quali sono sicuro che non ci siano pericoli, soprattutto per gli altri utenti. In ogni caso se vengo fermato per avere infranto le regole non mi lamento, da buon tedesco. Battute a parte: l'uso dell'Autovelox dovrebbe essere non soltanto un mezzo repressivo. Vediamo spesso gli agenti appostati al termine di un lungo rettifilo, quasi mai nelle vicinanze di una scuola. Ci sono tratti di strada in cui il rischio è particolarmente elevato e nessuno li controlla. La velocità eccessiva è solo una delle cause degli incidenti. Mi è capitato di trovare in curva uno di quei dossi artificiali realizzati per diminuire la velocità stessa. E senza una segnalazione adeguata. Pericolosissimo. Così come non si è fatto molto per spiegare agli italiani come si affronta una rotonda. Per concludere, ogni mezzo atto a ridurre gli incidenti è benvenuto, perchè in Italia, purtroppo, il numero dei morti e dei feriti sulle strade sta aumentando. Ma ci voghono esperienza, capacità e intelligenza». Ir. cri.] «I fari accesi sono più utili sulle moto che sulle auto Eaumentano i costi d'esercizio» Il pilota Sigfried Stohr, emiliano di origine tedesca, è stato campione italiano di Formula Italia, F3 e ha partecipato anche a 14 Gran Premi di Formula 1

Persone citate: Lunardi, Sigfried Stohr, Stohr

Luoghi citati: Europa, F3, Formula Italia, Italia, Misano Adriatico