il Papa in Guatemala per un nuovo Santo di Marco Tosatti

il Papa in Guatemala per un nuovo Santo HA LASCIATO TORONTO IN BUONA FORMA, SALENDO DA SOLO LA SCALETTA DELL'AEREO . il Papa in Guatemala per un nuovo Santo E' Pedro de San José de Betancurt, missionario del XVII secolo Marco Tosatti inviato a CITTA DEL GUATEMALA Il Papa ha superato la sfida della Giornata Mondiale della Gioventù ed è partito per Città del Guatemala. Salendo a piedi, appoggiato al mancorrente, i 19 gradini della scaletta dell'aereo canadese battezzato in suo onore «Mensajero de Esperanza», Messaggero di Speranza. A sorpresa, Giovanni Paolo II ha voluto salutare, ai piedi dell'aereo, i 50 giovani attori che venerdì sera avevano interpretato i personaggi della Via Crucis tra i grattacieli di Toronto. I ragazzi, molti con le lacrime agli occhi, hanno intonato ((Alleluia, alleluia», mentre il Pontefice passava tra loro sulla pedana mobile. Giovanni Paolo II è arrivato in serata nella capitale del piccolo Stato centramericano, dove in suo onore - e su sua richiesta esplicita - è stata sospesa per due anni la pena di morte. E' la terza volta che tocca questa terra, un tempo regno dei Maya, in tempi più recenti in bilico fra democrazia parlamentare e regimi militari. Oui fu ucciso il vescovo Gerard!, autore di un'inchiesta che documentava le atrocità compiute dall'esercito con- tro i contadini e gh indios nella guerra civile terminata il 29 dicembre del 1996. La sospensione della pena di morte ha un significato particolare. Quando Giovanni Paolo II venne qui la prima volta, nel 1983, l'uomo forte dell'epoca, e adesso Presidente del Congresso, Efrain Rios-Montt, pochi giorni prima del suo arrivo fece fucilare sei oppositori politici, nonostante la richiesta vaticana di soprassedere sulla pena di morte in concomitanza con la visita pastorale del Papa. Adesso la situazione è cambiata e la lettera, inviata al Presidente Alfonso Portillo Cabrerà, ha trovato una diversa accoghenza. Giovanni Paolo n, nel messaggio di saluto all'aeroporto di Città del Guatemala, parla di se stesso come di «pellegrino di amore e di speranza» e accenna alla diffìcile situazione del Paese, augurandosi che il popolo «desideroso di pace, solidarietà e giustizia, possa vivere e godere della dignità che gh spetta». Quindi rivolge un pensiero particolare «ai poveri, agli indigeni, ai contadini, agli ammalati e agh emarginati». Il Papa è in Guatemala per beatificare un missionario di origine spagnola, fratel Pedro de San José de Betancurt, che visse nel XVII secolo e trascorse gran paite della sua vita in questo Paese, compiendo opere di carità. Questa tappa del viaggio pontifìcio appare in un certo senso misteriosa. Giovanni Paolo II viene da alcuni giomi faticosi e sta per andare a Città del Messico a canonizzare l'indio Juan Diego, che ebbe la visione della Madonna di Guadalupe, l'immagine della Vergine più popolare e venerata nel mondo latino-americano e in generale fra gh ispanofoni. Non a caso si sono soUevate obiezioni, a suo tempo, nell'entourage dei più stretti collaboratori di Papa Wojtyla sull'opportunità di questa tappa, che prevede ima messa di canonizzazione ah' aperto. Ma il Pontefice ormai aveva deciso e non ha voluto rinunciare; anche se non pochi sostenevano che la cerimonia avrebbe potuto benissimo aver luogo a San Pietro. San José de Betancurt ha fondato una Congregazione religiosa, i Betlemiti, disciolta dal govemo spagnolo nel 1820, con l'accusa di essere troppo favorevole agh Indios. Adesso l'ordine religioso, rinato nel suo ramo maschile nel 1984, è probabilmente uno dei più piccoli al mondo. Conta solamente dieci membri, di cui quattro vivono a Ciudad de Guatemala e sei a Tenerife, Paese di origine del futuro San José de Betancurt. II Papa lascia Toronto per Città del Guatemala e sale da solo appoggiandosi al mancorrente della scaletta dell'aereo canadese battezzato in suo onore «Mensajero de Esperanza» Messaggero di Speranza

Luoghi citati: Città Del Guatemala, Città Del Messico, Guatemala