Fiat il primo consiglio con Galateri

Fiat il primo consiglio con Galateri POSITIVE LE ATTESE DEGLI ANALISTI CHE PREVEDONO UN CALO DELLE PERDITE Fiat il primo consiglio con Galateri Oggi la semestrale e il debutto del nuovo amministratore delegato TORINO Riflettori puntati sul Lingotto, quartier generale della Fiat, dove oggi si riunisce il eda che segnerà il debutto di Gabriele Galateri, chiamato a sostituire nel ruolo di amministratore delegato Paolo Cantarella dimessosi il 10 giugno scorso. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Paolo Fresco, sarà chiamato ad approvare i risultati del secondo trimestre 2002 che dovrebbero comunque segnare un miglioramento rispetto alla perdita operativa di gruppo di 299 milioni di euro (429 nel solo settore auto) registrata nel primo trimestre dell' anno. Secondo la maggioranza degli analisti, infatti, le perdite nel trimestre aprile-giugno potrebbero aggi¬ rarsi intorno ai 110 mihoni di euro; quelle dell'auto, invece, in una forbice compresa tra i 330 e ì 360 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece l'indebitamento, che a fine marzo di attestava a 6,6 miliardi di euro, le stime fatte ipotizzano una riduzione che a seconda delle stime si assesta tra 5,9 e 6,2 miliardi di euro. Conti a parte, quello che è certo è che il trimestre die si è concluso a giugno è stato di indubbia rilevanza per il gruppo torinese. Non solo, infatti, c'è stato un cambio al vertice che ha portato Galateri da corso Matteotti, sede dell'Ifi/Ifil di cui era ad, a via Nizza, ma anche l'arrivo al lingotto di un direttore generale, Alessandro Barberis, fino al 2001 alla guida della Piaggio. Sul fronte finanziario, poi, sono ci sono almeno tre fatti di grande significato. Innanzitutto l'accordo firmato venerdì notte con un pool di grandi banche (Capitalia, IntesaBci, Sanpaolo Imi, Unicredit, Bnl, Mps, Abn Amro, Bnp Paribas) che assicurerà al Lingotto finanziamenti per 3 miliardi di euro. Si tratta di un prestito triennale e «sarà rimborsato in azioni Fiat ordinarie sottoscritte dalle banche con l'obbligo di offrirle in opzione a tutti gli azioni Fiat». In cambio il gruppo torinese si impegna a ridurre l'indebitamento a 3 miliardi di euro entro l'approvazione del bilancio 2002 e di mantenere la propria posizione finanziària netta a tale livello. Un obiettivo che il management ha più volte detto di voler raggiungere attraverso le dismissioni di asset non più strategici, come Teksid, Comau e Magneti MareUi. Da segnalare, ancora, la cessione per 775 milioni di euro del M1)*) di Ferrari che frutterà al Lingotto una plusvalenza di 685 milioni di euro e infine l'accordo per la cessione del M'ft di Italener^ia Bis, la nuova holding di controllo di Italenergia-Edison, che la Fiat ha ceduto alle tre banche azioniste. Banca di Roma, SanPaolo Imi e IntesaBci, per un importo di 576 mihoni di euro. [r. e. s.l Gabriele Galateri di Genola

Persone citate: Alessandro Barberis, Gabriele Galateri, Galateri, Paolo Cantarella, Paolo Fresco

Luoghi citati: Genola, Torino