Da Lombroso a Cesare di Monica Bonetto

Da Lombroso a Cesare Da Lombroso a Cesare Dopo gli spettacoli in provincia a rassegna si chiude al Carignano LA settimana del Festival delle Colline Torinesi si inizia con una sostituzione a sorpresa. Per problemi di lavoro della protagonista, salta lo spettacolo di Marisa Fabbri tratto dalle lettere inedite dannunziane; a sostituirlo sarà «Fuochi freddi», un recital dalle opere di Vincenzo Consolo adattato da Ola Cavagna e interpretato da Mauro Avogadro. Stessa data, sabato 20 alle 21,45, stesso palcoscenico, il Castello di Sciolze. Domenica 21 la rassegna propone uno spettacolo la cui drammaturgia è firmata da Sergio Arlotti; si tratta de «Il caso Lombroso», ospitato a Villa Cimena di Castagneto Po. Sarà Massimo Popolizio a dar voce alle teorie di colui che tentò di ravvisare nei tratti somatici di delinquenti e folli i segni del loro comportamento deviante, che cercò ostinatamente, animato da convinzioni positiviste, cause ataviche e non sociali alla base delle azioni di assassini, ladri e prostitute. E' nata invece da un laboratorio teatrale tenuto all'interno del «Cantiere Amleto» di Volterrateatro 2001 la messinscena di lunedì 22 a Villa Brla di Gassino Torinese. Si intitola ((Amleto ovvero cara mammina», è interpretato da Saverio La Ruina e Lucia Bossio di Scena Verticale.Ideato, scritto e diretto dallo stesso La Ruina, lo spettacolo presenta un Amleto infantile e crudele, sprofondato nel caos dopo l'abbandono materno, in perenne dialogo con tanti alter ego che gli danno modo di costruire «una piccola galleria di cattiverie e orrori infantili» che alludono ai guasti della famiglia italiana contemporanea. Martedì 23 il Castello di San Raffaele Cimena farà da cornice al debutto nazionale del testo vncito- re del Premio Nazionale di Drammaturgia Oddone Cappellino 2001, «Il lungo cammino degli elefanti», opera di Gaspae Dori. Narra di due uomini e una donna che «si trovano ad affrontare, con sconcerto e sorpresa, una vita diversa da quella abituale» ed è interpretato da Marco Carlaccini (anche regista). Patrizia D'Orsi e Massimiliano Lotti. Nella stessa sera, avrà luogo la premiazione del vincitore 2002. E' ancora un debutto nazionale, ma questa volta di uno spettacolo francese, quello ospitato mercoledì 24 a Torino, alla Cavallerizza Reale alle 20,45. E' l'originale e interessante edizione che il regista Alexis Forestier ha realizzato del «Woyzeck» di Georg Buchner, versione integrale dei quattro abbozzi del testo ma frammentata e discontinua, volutamente priva di Unearità narrativa, dove l'avvicendarsi delle scene restituisce la visione di un mondo spezzettato e indecifrabile, soggiogato alle nefandezze del potere. Si intitola «Fragments complets, Woyzeck» ed è presentato dalla Compagnie Les Endimanches e Theatre Dijon Bourgogne. Chiude il festival infine, giovedì 25 (e in replica il 26) alle 20,45 al Teatro Carignano, il «Giulio Cesare» della Societas Raffaello Sanzio, testo che Romeo Castellucci ha tratto da Shakespeare e dagli storici antichi e che pone al centro del lavoro drammaturgico la retorica come arma di potere, ambigua e persuasiva. Il 24,25 e 26 inoltre, alle 22,45 alla Cavallerizza, si replica la versione notturna di «295punto 3» con Andrea Zalone e Michele Di Mauro. Monica Bonetto «Giulio Cesare» della Socletas Raffaello Sanzio è il 25 e II 26 luglio al Carignano Massimo Popolizio a Castagneto Po alle prese con Lombroso Mauro Avogadro sarà a Sciolze al posto di Marisa Fabbri

Luoghi citati: Castagneto Po, Gassino Torinese, San Raffaele Cimena, Scena, Sciolze, Torino