Acqua, fisco e insegnanti ecco l'Italia degli sprechi di Carlo Grande

Acqua, fisco e insegnanti ecco l'Italia degli sprechi «SOS» DELLA CONFESERCENTI: IN UN DOSSIER C^NTO CASI DI SPERPERO Acqua, fisco e insegnanti ecco l'Italia degli sprechi Carlo Grande ROMA In Italia nulla è più durevole delle «emergenze»: ormai il termine non si riferisce quasi più a situazioni impreviste, ma a problemi diventati cronici. Prendendo spunto dair«emergenza» idrica (le perdile negli acquedotti sono una piaga che dura da decenni) Gonfesercenti ha fotografato la costellazione italiana di un'altra «emergenzacronica»: quella degli sprechi, costati negli ultimi dieci anni 65 miliardi di euro. La sua ricerca si intitola «SOS sprechi. Cento esempi di spreco nella spesa pubblica», e parte naturalmente dalla disastrosa situazione della rete idrica nazionale, che «fa acqua» più che portarne: è talmente fatiscente che disperde in media il 4007o del prezioso liquido,, con punte delr800Zo al sud. Eppure proprio li si continuano a sprecare migliaia di miliardi: dalla diga di Gioia Tauro ad esempio, costata 390 miliardi a fronte dei 39 previsti, non è ancora sgorgata una sola goccia d'acqua. Dall'acqua alla luce, lo spreco non cambia: in Italia il 950Zo delle sorgenti luminose utilizzate per l'illuminazione privata e pubblica impiega sistemi inadeguati e obsoleti, disperdendo il 450Zo della luce verso l'alto. Il che yuol dire che 250 mihoni di euro vanno persi ogni anno. Il capitolo Ospedali offre record mondiali in.negativo: le strutture ospedahere mai completate sono 126 (tra le quali 34 in Sicilia, 22 in Puglia e 10 nel Lazio); sono costate 16 mila miliardi, non hanno mai creato nuovi posti letto e nuova occupazione. Per non parlare delle autostrade: rA3 Salerno-Reggio Calabria è definita «mangiasoldi»: è afflitta da lavori interminabili, che all'inizio (nel 1977) si diceva sarebbero costati seimila imbardi, 3,10 miliardi di euro. Oggi le previsioni di spesa - pubblica sono praticamente raddoppiate. Il dossier è una miniera (avvilente o irritante, dipende dai temperamenti) di dati sconcertanti: si parla ad esempio dei «donchisciotte del fisco», dell'enorme debito del Coni, deUe laute buonuscite ai dipendenti delle Regioni a statuto speciale, dell'inefficienza delle fer- rovie italiane, degli alti costi e della «bassa velocità» del progetto TAV, ma anche di «minuzie» come i fondi (4 miliardi) stanziati dalla Regione Sicilia «per la valorizzazione dei mulini a vento», dei 750 milioni elargiti dalla Regione Piemonte per promuovere una riflessione «sui valori di libertà, pace, solidarietà racchiusi nella costituzione», e del faraonico progetto di porto canale di Cagliari, progettato trent'anni fa e da 12 completato: ormai è un «porto delle nebbie», ha visto pochissime navi. «Sono sperperi che crescono e cambiano con il tempo - dice Marco Venturi, presidente di Confesercenti - come dimostra il capitolo dedicato agli enti locali: con il decentramento amministrativo gli sprechi si spostano dal centro alla periferia, seguendo il flusso dei soldi. La legge "Obiettivo uno" del ministro Lunardi, con il tentativo di concentrare al centro la gestione della spesa pubblica, pone il rischio che un "general contractor" riduca la possibilità di controllo della qualità, il tempo e la sicurezza dei lavori in appalto, lasciando pericolosi spazi ali inserimento delle mafie». Occorre, spiega la Confesercenti, una legge «Obiettivo due», che permetta di controllare legalità, svolgimento e realizzazione nei tempi previsti dei lavori di appalto per le infrastrutture. Serve una task force regionale che affianchi gli enti locali, per monitorare e denunciare le nuove e rigogliose Tangentopoli. «Il nostro documento, conclude Venturi - denuncia solo la punta dell'iceberg»: dell'iceberg medesimo, non si dovrebbe occupare il governo? Dalla diga di Gioia Tauro costata 390 miliardi e dalla quale non è ancora sgorgata una sola goccia d'acqua, al «porto delle nebbie» di Cagliari NOVE ESEMPI PARADOSSAI •@Hvmmisfc»ro dell'Istruzione finanzia per la formazione dei docenti còrsi di vela e danza antFca, golf e bridge Ola diga calabrese sul fiume Alaco doveva essere finita nell'87 e costare 7,6 miliardi dìlire. incompiuta, è costata 103 miliardi di lire, e costerà 153 miliardi ®Per costruire la «strada della libertà» tra Palermo e Sciacca sono occorsi 37 anni g)La Asi dì La Spezia ha comprato un sistema informàtico costosissimo: non l'ha mai utilizzato. L'ex presidente dovfé risarete, un miliardo e 400 milioni di lire @La Regione Calabria riscuote, pèrun'ai'63 di campeggio che vale 140 mila èuro, venti mila Tire al mese ®ln Campania e a Napoli la percentuale di parti \ cesarei è la più alta del ipriondo: il SÓ^aei casi, contro il isyp-cóhsìgliato dall'Ortis. Forse perché il Ministero della Salute rimborsa un milione a nascita? Qll ministero per i Beni culturali eroga ogni anno 986.342 euro per la Scuola Archeologica di Atene ^ ©Quanto spende la pubblica amministrazione per pagare i suoi impiegati? Nessuno sa dirlo con precisione ©Oltre 400 mila moduli dell'ultimo censimento Istat sono tornati indietro per indirizzo sbagliato: alcuni milioni di euro

Persone citate: Dall', Lunardi, Marco Venturi, Ortis, Sciacca, Venturi