I protagonista soffre, il Paese ancora di più di Maurizio Cucchi

I protagonista soffre, il Paese ancora di più I protagonista soffre, il Paese ancora di più RECENSIONE Maurizio Cucchi L «INTELLIGENZA al potere. 'Ecco lo slogan (o l'augurio, la speranza) che mi è venuto in mente leggendo il nuovo librò di Ottiero Ottieri, Un'irata sensazione di peggioramento, del tutto coerente, del resto, con la sua opera precedente, in prosa e in versi. L'intelligenza, infatti, è il primo bene che circola nelle sue pagine, accanto a una vivacità quanto mai reattiva, che gli consente di mettere assieme, fino quasi a farle coincidere, situazioni di disagio personale (o meglio: del suo personaggio) e realtà del paese d'oggi. Dunque, il protagonista è uno scrittore, si chiama Pietro Mura, è alcolista e moderatamente disperato; egli è nato a Roma, risiede a Milano (casuah coincidenze con i dati anagrafici dell'autore...), e decide di farsi curare a Torino. Ha un'affettuosa avversione per entrambe le città del Nord, per il loro cielo smunto o aperto; è decisamente orientato a sinistra nelle sue opinioni politiche, forse al contrario del suo analista Carlo Mighorini, che lo invita in modo incongruo a diventare "imprenditore di se stesso". Quest'ultimo, il Mighorini, gh prescrive comunque una sorta di sciroppo, il GHB, che a un certo punto viene definito "ectasy liquida". E' un carissimo elisir, da consumare in misurini, che sottrae il paziente Pietro all'alcol, creando però in lui una nuova forma di fruttuosa dipendenza, e rilanciandolo verso la scrittura e l'esercizio del sesso dopo ben vent' anni di penosa quiete. Nello studio del Mighorini, il nostro scrittore, pur "cocciuto e con pancia deforme", conosce infatti la dottoressa Caterina Esposito, che dopo alcuni suoi tentativi manuali, osceni ma discretamente tollerati, diviene con gioia la di lui amante. Ci sono varie fasi della malat- RECENMaCu SIONE zio hi tia, che comportano anche il ricovero in casa di cura, la presenza di altri personaggi interessanti come una singolare poetessa; ma in fondo i binari del libro sono quelli di un resoconto volutamente semidiaristico e più o meno romanzato, in cui l'autore mescola aneddoti di vario ordine e riflessioni sulla società d'oggi, fino alla sentenza tipo: "un popolo schiavo dei soldi disprezza i propri diritti e doveri civili". Insomma, un romanzo "civile", o quasi un pamphlet per situazioni, in cui Ottieri scatena a raffica inteipretazioni del reale contemporaneo sotto forma di veloci e insinuanti battute anche paradossali, ma non tanto: "Il padrone è la discarica dei doveri, quando uno troppo ama i diritti. Il padrone è il faro." Su tutto emerge la figura del protagonista, o suo alter ego, nel senso che la sua malata instabilità è il termometro vivente deUe afflizioni in cui si barcamena un mondo ex civile che non ha più neppure l'ideale astratto di una società civile : "Le ideologie sembravano al tramonto, mentre al tramonto erano le idee, schiaccia-, te sotto maleodoranti e fatah fatti". Il signor Mura, insomma, non è neppure un personaggio, ma un registratore di eventi e circostanze, cronachistiche o forse già storiche, attraverso le quah egli esprime o scarica i propri umori, la propria viva insoddisfazione. E' un brandello d'esistenza, un pezzo di carne esposta non completamente condizionata, che cerca di sopravvivere umanamente, tra abissi personah e della psiche, a nuove barbarie sociali. Se la sfanga depresso e petulante, tra telenovelas e opere sue chissà quanto immortali, tra psicofarmaci, alcol e sciroppi miracolosi, tra impotenza gaghoffa e patetico dongiovannismo, nell'altalena sublime e buffonesca in cui tutti siamo coinvolti: rottami o pseudo profeti non cambia niente. . Nell'insieme, un libro di tenera acutezza, che ci riporta a noi, oltre l'identità dei personaggi; un libro che ci riporta alla nostra mirabile faccia di animali cupamente allegri e mediocremente dissoluti. . Ottiero Ottier Ottiero Ottieri Una irata sensazione di peggioramento Guanda, pp. 184, e 13,50 ROMANZO

Persone citate: Carlo Mighorini, Caterina Esposito, Ottieri, Ottiero Ottieri, Pietro Mura

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino