Quattro settimane di cassa per la Fiat di Marina Cassi

Quattro settimane di cassa per la Fiat TRA AGOSTO E SETTEMBRE TAGLIATE 40.000 AUTO Quattro settimane di cassa per la Fiat Marina Cassi TORINO La Fiat Auto ha comunicato al sindacato che, in relazione ai problemi di mercato, negli stabilimenti del gruppo si effettueranno quattro settimane di cassa integrazione dal 19 agosto al 22 settembre per di ridurre la produzione di 40 mila veicoli. I siti produttivi interessati sono sei, più le lavorazioni collegate. La prima settimana, dal 19 agosto (al rientro dalle ferie estive già previste) al 25, riguarderà 5.100 lavoratori degli stabilimenti di Cassino e Arese-Vamia. Nella seconda rimarranno a casa 21.700 dipendenti degli stabilimenti di Miraflori e Rivalta Carrozzeria, Cassino, Melfi, Termini Imerese e Arese Vamia. Nella terza settimana ci sarà cassa solo per i 740 addetti di Arese; la quarta settimana si salirà a 9.600 persone e la cassa riguarderà i dipendenti di Mirafiori e Rivalta Carrozzeria, Cassino e Arese. Martedì prossimo a Roma ci sarà un incontro tra le parti, convocato dal Ministero del Welfare, per affrontare il problema delle procedure di mobilità per i circa 3.000 dipendenti del gruppo Fiat dichiarati in esubero a maggio. Nei primi quarantacinque giorni dall'avvio della procedura Fiat e sindacato non sono riusciti a arrivare a un accordo che consenta l'uscita in mobilità, per un massimo di tre anni, dei lavoratori prossimi alla pensione. Ora rimane tempo fino al 28 luglio per trovare, al ministero, una intesa altrimenti l'azienda potrebbe procedere ai licenziamenti non di chi è in transito verso la pensione, ma - come prevede la legge - di chi ha minore anzianità. Il ministro Maroni ieri ha precisato che la convocazione delle parti non è l'apertura di un tavolo sulla Fiat, ma «un doveroso adempimento nell'ambito delle procedu¬ re conseguenti all'iniziativa avviata dall'azienda per la messa in mobilità di alcune migliaia di addetti». Sulla nuova cassa di agosto e settembre i sindacati dei metalmeccanici hanno espresso preoccupazione. Per Claudio Stecchini della Fiom «si dimostra che il piano indusrtiale deve essere rifatto perchè è inefficace e l'azienda continua a perdere quote di mercato». E richiede nuovamente il ritiro degli esuberi. Roberto Di Maulo della Fismic è polemico con l'andamento della trattativa sulla mobilità: «Questa nuova cassa è la dimostrazione che è un errore aspettare a firmare l'accordo l'ultimo giorno. Se si fosse fatto prima oggi la cassa integrazione sarebbe più modesta». Per Lino Gottardello della Fim «più della cassa preoccupa l'andamento del mercato a giugnole dovuto probabilmente all'attesa per i provvedimenti del governo, ma anche al clima di incertezza sul futuro del marchio». E per Giovanni Sgambati della Uilm «il secondo semestre non inverte la tendenza negativa, speriamo che i provvedimenti del govemo e della Fiat riescano a migliorare la situazione». Domani ci sarà in tutti gli stabilimenti del gruppo auto e nelle imprese dell'indotto uno sciopero di quattro ore indetto dalla sola Fiom che chiede «alla Fiat, al governo e a tutte le istituzioni coinvolte un piano industriale che dia un futuro all'auto in Italia». La Fiom chiede anche il ritiro delle procedure di mobilità. Si terranno alcune manifestazioni tra cui una a Melfi, un'altra a Napoli e una terza a Torino dove parlerà il segretario generale, Gianni Rinaldini. Lo sciopero separato è stato giudicato da Fim, Uilm e Fismic inopportuno e sbagliato perchè ritengono che indebolisca l'insieme del sindacato.

Luoghi citati: Arese, Cassino, Italia, Melfi, Napoli, Roma, Torino