Tre piccole bellissime caramellaie...

Tre piccole bellissime caramellaie... Tre piccole bellissime caramellaie... Una storia ultracentenaria, quella della Venchi Unica fabbrica di dolci che nel 1920 aveva 500 dipendenti DEL vecchio stabilimento Venchi Unica di via De Sauctis angolo piazza Massaua (azienda fallita da anni), oggi rimane solo il fabbricato degli uffici, mezzo disastrato, mentre il resto è stato abbattuto e sull'area sono stati costruiti palazzi di edilizia residenziale. Quando la Venchi Unica era ancora in attività, il profumo di dolci si sentiva da lontano. Ma la fabbrica ha una storia ultrasecolare alle spalle, e la racconta Laura Amerio. «Nel 1878 il signor Silvano Venchi fondò la Venchi&C, con laboratorio in via Artisti, dove si fabbricavano solo caramelle e confetti. Nel 1905 la società fu trasferita in viale Regina, glorificata dal motto: "Omnia vincit labor", che è in piena sintonia con il fervore di iniziative, la fiducia nel futuro e la retorica del lavoro come motore di inarrestabile progresso che certamente era nell'aria a Torino alla vigilia dell'Esposizione universale torinese. Nel 1920 i dipendenti erano circa 500, in maggioranza donne: tra queste mia zia Lucìa, la prima . a sinistra nella foto, graziosa caramellala di 15 anni, qui ritratta con due amiche in tenuta da lavoro. Non esistevano ancora gli stilisti, ma l'abbigliamento delle ragazze, così lindo e appropriato, oltre ad apparire un esempio di buon gusto nella sua semplicità, è uh evidente messaggio che ispira sensazioni dì ordine, efficienza e simpatìa. Nel 1934 avvenne la fusione con la Unica (Unione Italiana Cacao, e Affini) di Riccardo Gualìno, da pochi anni risorto dal tonfo che lo aveva portato dai suoi rapidi successi - che nel '22 lo vedevano interlocutore di Mussolini nella definizione del piano dì esportazione della seta artificiale, che avrebbe dovuto raggiungere il miliardo di lire entro il 1930, e che aveva largamente favorito l'immigrazione di mano d'opera, soprattutto femminile e soprattutto dal veneto, con la costruzione delle'case Snia.alla periferia, fra la statale per Milano e la strada per Lanzo all'arresto, ne? gennaio del '31, con condanna a 5 anni di confino a Lipari, decretata dal Duce, che non aveva dimenticato le critiche di Gualìno alla rivalutazione della lira. La "risurrezione" di Gualìno, liberato dal confino nel '32, era stata rapidamente seguita da un vorticoso impegno, partito dal rilevamento della Rumianca degli Abegg e da una miriade di altre iniziative imprenditoriali con operatori stranieri, rese possibili dalla revoca delle restrizioni imposte all'Italia in occasione della guerra d'Etiopia. La nota vocazione al mecenatismo di Gualìno è molto ben documentata anche dalla ricca serie di manifesti pubblicitari della Unica, di ottima qualità artistica. La Venchi Unica divenne così l'industria dolciaria più importante d'Italia, con una vasta gamma di prodotti, che andavano dal cioccolato ai biscotti e, naturalmente, alle ottime caramelle che avevano fatto la fortuna del signor Venchi».

Persone citate: Abegg, Duce, Laura Amerio, Mussolini, Silvano Venchi

Luoghi citati: Etiopia, Italia, Lanzo, Lipari, Milano, Torino