Un patto ambientale tra i big del cemento di A. Z.
Un patto ambientale tra i big del cemento I DIECI MAGGIORI PRODUTTORI: MENO EMISSIONI DI C02 Un patto ambientale tra i big del cemento PARIGI E' possibile un futuro ecocompatibile per l'industria cementiera mondiale che da sola produce tra il 30Zo e il 5nZo (il 3^o secondo i dati delle principali industrie del settore, il 50Zo secondo il Wwfl delle micidiali emissioni di C02 responsabili dell'effetto serra? Alla domanda hanno dato ieri una prima risposta, positiva, i dieci maggiori gruppi produttori, la francese Lafarge, Ttalcementi, la svizzera Holcim, la tedesca Heidelberg, la messicana Cemex, la giapponese Taiheiyo, la portoghese Cimpor, l'inglese Rmc, la thailandese Siam Cement e la brasiliana Votorantim, sottoscrivendo l'Agènda for action, una serie di iniziative concrete per ridurre le emissioni di C02, incrementare l'uso di combustibili alternativi, minimizzare l'impatto ambientale e difendere la salute dei dipendenti. L'iniziativa a favore di uno sviluppo sostenibile è frutto di una collaborazione con l'World Business Council forSoustainable Development (organismo indipendente cui aderiscono 160 gruppi intemazionali) e si basa su uno studio effettuato da uno dei maggiori centri di ricerca al mondo, l'Istituto Battelle. Nei fatti il protocollo sottoscritto ieri dai massimi dirigenti (tra cui Giampiero Pesenti per Italcementi) dei dieci maggiori gruppi di un settore che produce 1,6 miliardi di tonnellate di cemento ogni anno, occupa 850mila persone e vale 100 miliardi di euro, stabilisce un piano quinquennale di azioni finalizzate ad attuare cambiamenti positivi. Per quanto riguarda il C02 'impegno è di pubblicare entro il 2006 i dati sulle emissioni. Ovviamente, la speranza dei promotori è che l'iniziativa si estenda a tutti gli altri produttori, piccoli e grandi, compresi i cinesi che da soli significano un terzo del mercato totale. L'obbiettivo, insomma, è quello di favorire strategie industriali compatibili con l'ambiente, generalizzando al massimo tecniche che prevedono l'uso di materie prime alternative al clinker (la base del cemento che, durante la lavorazione, genera il C02) come le Slag, le scorie siderurgiche, e le ceneri volanti o impiegando combustibili alternativi come le farine animali, i pneumatici usati e i rifiuti urbani, [a. z.]
Persone citate: Giampiero Pesenti, Heidelberg
Luoghi citati: Parigi
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