L'Isvap: «Troppo cari i premi delle Re auto»
L'Isvap: «Troppo cari i premi delle Re auto» L'AUMENTO TRE VOLTE PIÙ' RAPIDO DEI SINISTRI L'Isvap: «Troppo cari i premi delle Re auto» ROMA Doppia «ramanzina» alle compagnie assicurative per gli aumenti Re auto. Isvap e Ministero delle Attività Produttive accusano costi di polizze toppo elevati, anche alia luce della «svolta» del 2001, «anno in cui per la prima volta il saldo tecnico del comparto auto nel suo complesso (re auto più danni ai veicoli) è risultato positivo», come ricorda l'Authority. Giancarlo Giannini, alla sua prima relazione come presidente dell'Istituto di vigilanza delle assicurazioni, dice che c'è troppo squilibrio tra l'aumento delle tariffe e i sinistri pagati nella Re Auto, un paragone che le compagnie non si aspettavano davvero, e presenta un po'di numeri: «I premi sono aumentati del 9,90Zo nel 2000 e del 6,60Zo nel 2001 - ricorda mentre i sinistri pagati e riservati dell'esercizio sono cresciuti rispettivamente del 3,60Zo e del 2,l0Zo». Solo un paio di settimane fa, il presidente dell'Ama, Alfonso Desiata, aveva invece parlato di aumenti reali (depurati cioè del tasso di inflazione e dell' invecchiamento del parco auto) del 3,60Zn e oggi ha puntualizzato: «Vedrete - ha detto - che in futuro le tariffe Re auto rimarranno stabili, se non addirittura scenderanno. Ormai il sistema sta andando verso un suo riequilibrio e in più non dobbiamo recuperare sul passato. Speriamo però che i costi non aumentino troppo e la frequenza dei sinistra vada in diminuzione». Le associazioni dei consumatori che avevano sempre accusato Isvap di non fornire dati reali, applaudono la relazione che fanno notare come in due anni si arriva ad oltre il 140Zo di aumento ingiustificato. Prende posizione anche il ministro Marzano, il quale ha ricordato come i costi delle polizze aumentano più dei costi dei risarcimenti e chiesto di abbassare le polizze: «Non è che ci dispiaccia - ha detto Marzano - che le imprese abbiano degli utili, ma se aumentano in una misura così forte ci sembra che forse sarebbe il caso di distribuire anche alla collettività questi vantaggi con premi un po' più bassi». E a proposito delle maxi-stangate previste dagli ultimi aumenti per qualche neopatentato del Sud Italia, Giannini ha definito questi casi «intollerabili».
Persone citate: Alfonso Desiata, Giancarlo Giannini, Giannini, Marzano
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