Etichetta trasparente contro gli Ogm

Etichetta trasparente contro gli Ogm LA DECISIONE DI STRASBURGO. IMMEDIATA REAZIONE NEGATIVA DEGLI STATI UNITI Etichetta trasparente contro gli Ogm Carta d'identità e tolleranza zero per i prodotti non autorizzati STRASBURGO Un altro passo avanti verso la sicurezza alimentare in Europa, contro il rischio di contaminazione Ogm. Così si può leggere il voto dell'Europarlamento di ieri a Strasburgo, che ha accolto la proposta della Commissione Uè d'inserire l'etichettatura e la tracciabilità obbligatorie per tutti gli alimenti a base di Ogm o derivati da sostanze geneticamente modificate. Dopo un anno di lavoro febbrile delle lobby ambientaliste, agricole e degli industriali del biotech, ieri nell'aula di Strasburgo ha prevalso la linea della commissaria all'Ambiente Margot Wallstróm: prudenza negli Ogm e libertà di scelta per il consumatore, che deve sempre sapere cosa mangia. Ma gli eurodeputati sono andati anche oltre il testo dell'esecutivo Uè. Niente compromessi con gli americani, quindi tolleranza zero per la contaminazione nei campi da prodotti non autorizzati in Europa e una soglia ridotta dall'I allo 0.5*54 per la contaminazione di prodotti autorizzati. Con una novità interessante che introduce il nuovo prindpio della responsabilità ambientale: se avviene una contaminazione accidentale con Ogm «legali», pagheranno i danni i produttori di Ogm e non le vittime del «contagio». Passa inoltre un aspetto importante del pacchetto Wallstróm, per cui i deputati si sono dati battaglia nelle ultime settimane: l'etichettatura sarà obbligatoria per tutti gli alimenti, anche quelli derivati da prodotti Ogm. Per l'Italia questo rappresenta un successo, perchè riguarda tutta la catena degli oli, spesso arricchita negli altri paesi Uè con sostanze Ogm. Si spiega quindi l'aria di festa delle associazioni ambientaliste presenti a Strasburgo. Mauro Albrizio, di Legambiente, auspica ora che il governo italiano «capitalizzi il voto dell'Europarlamento, impegnandosi per il raggiungimenf di una posizione comune nel Consiglio dei ministri Uè». Il prossimo ottobre i governi devono infatti votare sulle nuove regole Ogm e due restano ancora le battaglie da vincere per il fronte anti-Ogm. La prima consiste nell'eliminare l'unico neo della riforma: la mancanza di obbligo di etichettatura per gh alimenti animali nutriti con mangimi Ogm. In pratica, se un vitello sarà stato nutrito con semenze geneticamente modificate, non lo sapremo mai. Un compromesso reso comunque necessario per convincere alcuni indecisi, soprattutto nel gruppo dei liberali. Il relatore greco dei popolari, Antonios Trakatellis, che proponeva in alternativa alla tracciabilità un sistema di rilevamento per analisi della eventuale presenza di Ogm nei prodotti, è stato sconfessato dall'aula. Con una coalizione trasversale fra centrosinistra, Eldr, euroscettici e parte della destra, ha invece ritenuto più affidabile la tracciabilità, il segone cioè il percorso di un alimento «dalla fattoria al piatto». Se la linea approvata ieri sarà confermata dai governi, per gli Usa sarà un duro colpo alle esportazioni di cereali verso l'Europa. In base alle nuove norme gh americani saranno infatti costretti alla massima trasparenza, sottoposti a controlli di ispettori della nuova Agenzia europea per la sicurezza alimentare e, se vorranno continuare a esportare nel mercato europeo tonnellate di mais geneticamente modificato, dovranno evitare le contaminazioni tra Ogm autorizzati in Europa e non. Le sostanze ammesse nel nostro territorio sono infatti solo 18 e qualunque nuovo «ingresso» resta per il momento bloccato da una moratoria imposta da sette paesi Uè, tra cui l'Italia, dal '99. Prima devono entrare in vigore norme sicure sull'etichettaggio dei prodotti e poi ripartiranno le sperimentazioni sugh Ogm. [m. m.J

Persone citate: Mauro Albrizio