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Corporate, per vivere bene solo Europa e tripla A LA CRISI DEL DOLLARO E GLI SCANDALI DELLA FINANZA USA OBBLIGANO A RIVEDERE IL RISCHIO DELLE EMISSIONI SOCIETARIE D'OLTREOCEANO. CRESCE IL TIMORE DI FALLIMENTI Corporate, per vivere bene solo Europa e tripla A Sale l'attenzione per le proposte «made in Italy» ma attenti al rating Lorenzo Dilena La crisi di fiducia verso la Corporate America colpisce Wall Street ma di riflesso anche le obbligazioni societarie, con la conseguenza di alimentare quello che, in gei^jo, viene definita la corsa verso la qualità. Il risultato è che, quasi all'improvviso, è tornata ad allargarsi la forbice tra i titoli di Stato, i T-bond, e quelli emessi dalle società. «Che sia in atto una corea verso gh investimenti molto sicuri - osserva Federico Comelli, capo analista di Bnl - lo dimostra anche il brusco cambiamento subito dalla pendenza della curva; il differenziale tra i titoh a 10 anni e quelh a 2 è tornato rapidamente quasi ai massimi dell'anno, 205 punti base». Gh investitori, insomma, tornano a scappare dalle scadenze lunghe, facendo impennare i rendimenti a breve. L'ennesimo scandalo, questa volta targato Worldcom, ha dato la stura a un'ondata di vendite che ha presto contagiato l'intero Ustino. Di chi fidarsi, del resto, se in pochi mesi sono crollati giganti all'apparenza a prova di crisi, da Enron a Worldcom, paragonabili per dimensioni, a Enel e Telecom? I prezzi di alcuni titoh, già depressi, sono crollati da 40 cents a 10. Fin qui il mercato Usa. Ma la crisi in arrivo da oltre Atlantico rischia non solo di azzerare le possibilità di ripresa delle Borse, ma anche di strozzare sul nascere l'espansione del mercato delle obbligazioni societarie, che ha avuto una significativa crescita in questi ultimi anni. Nel 1999, infatti, le obbligazioni deUe imprese (escluse quelle delle banche) hanno raggiunto quota 130 miliardi di euro, una cifra simile simile a quella del 2000 (134 miliardi) ma esplosa a quota 203 miliardi nel 2001. Nel primo trimestre 2002 l'andamento è rima¬ sto elevato, anche se inferiore (46,22 contro 61,34 miliardi). Bastano queste cifre a confermare l'impressione che il successo deUe «corporate» cresce nei momenti di crisi della Borea, quando il mercato cerca di evitare gh investimenti di rischi per accontentarsi di un rendimento «sicuro». Ma fino a quanto sicuro? In Italia, spesso, le emissioni non sono accompagnate dal parere di un'agenzia indipen- dente, come accade negh Usa. Ma, dopo gh ultimi crack, il sistema Usa ha ben poco da insegnare: che valore ha una pagella se i dati esaminati rischiano di essere falsi? C'è da chiederei che fare, data la situazione. Sul mercato corporate americano ci sono molte buone occasioni, visti i prezzi. Ma l'indebolimento del dollaro comphca le cose. L'eventuale (ipotetico) guadagno di capitale sui corporate bond verrebbe infatti «divorato» dalla perdita di valore del bighetto verde. Meglio l'Europa, dunque, anche se un caso Enron, in teoria, può avvenire anche qui. «Vero, non si può escludere nulla. Ma ritengo che le utility europee abbiano davvero scarse possibilità di fallire. Per questo si può rischiare sulla francese Vivendi o sulla britannica National Grid. Non saranno le nuove Enron» commenta Richard Oswald, responsabile per l'Europa dei fondi obbligazionari di Jp Morgan Fleming, una casa che amministra nel mondo bond per 272 miliardi di dollari. Ecco il suo consiglio: «Mi piacciono, tra i telefonici, le emissioni di Telecom Italia, Telefonica e British Telecom, alla larga da Franca Télécom e Deutsche Telekom. Prudenza su Vodafone nel breve, anche se nel lungo la società è interessante». L'America? Stame lontani, per ora. [boreaErfinanza] li parere dì OSWald (Jp Morgan Fleming): mi piacciono Bt Telefonica e Telecom Italia. Non vi fidate di Dt e FranceTélécom II Vecchio Continente è più sicuro. Le Utilities non affonderanno e la Vivendi non seguirà la fine di Enron e WorldCom LE EMISSIONI DI CONVERTIBILI 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002* IL BOOM DEL MERCATO ITALIANO 202,91 130.65 134,00 61,34 46.22 1999 2000 2001 Dati In miliardi di euro G-M '01

Persone citate: Borea, Del Mercato, Federico Comelli, Lorenzo Dilena, Morgan Fleming, Richard Oswald