Quattro e tutti Cetra di Maurizio Ternavasio

Quattro e tutti Cetra Quattro e tutti Cetra La prima storia del gruppo vocale protagonista del teatro musicale ERA davvero un'insopportabUe lacuna editoriale: nessun libro aveva raccolto la storia dì un gruppo musicale essenziale nel percorso della «musica leggera» itaUana. Ci ha pensato Maurizio Ternavasio e ora i protagonisti assoluti del teatro leggero nostrano hanno una loro degna, gustosa biografia: «Il Quartetto Cetra» (Lindau, pp. 189, L. 14,90). Ternavasio si sta speciaUzzando in questi ritratti dì personaggi deUo spettacolo che sono stati giustamente famosi e importanti, ma altrettanto tenuti un po' in disparte, come Macario, Govi, lo stesso BuscagUone. Ma per U Quartetto Cetra era proprio scandaloso il non aver mai raccontato compiutamente le tappe artistiche, e gli aneddoti dì corollario, di questo gruppo vocale che ha rappresentato la modernità per tutti gU Anni 40 e 50, e in seguito un modello di musicisti rigorosi, fantasiosi, ironici, con il gusto dello spettacolo sempre garbato e vivace. Sono stati i nostri Manhattan Transfer, giocando tra jazz e vena popolare, ma se rendevano qualcosa al gruppo americano sul piano musicale, certo lo hanno superato in varietà dì ruoli. Con buona vena, e ridisegnando le diverse epoche attraversate, Ternavasio ripercorre le tappe personaU e artistiche del quartetto, a partire dalle prime apparizione romane col nome di EGIE, ovvero l'acronimo costruito con i nomi dei componenti: Enrico De AngeUs, Giovanni «Tata» Giacobetti, Iacopo Jacomelli ed Enrico Gentile. Poi arrivarono Virgilio Savona, Felice Chiusane e Lucia Mannucci, U nome vero (tratto daU'antio strumento a corde), l'influenza di Gemi Kramer, le trasmissioni televisive, le parodìe letterarie, le idee originali e tanta passione. Con penna leggera Ternavasio cuce epoche ed episodi per regalare un efficace quadro complessivo. Che viene supportato da opportune discografia, filmografia, bìbUografia. [a. r.J