L'eredità di Gould il Darwin del '900

L'eredità di Gould il Darwin del '900 | STORIA NATURALE | TEORIA DEGLI «EOULIBRI PUNTEGGIATI» L'eredità di Gould il Darwin del '900 IL GRANDE PALEONTOLOGO SCOMPARSO A 60 ANNI UN MESE FA HA LASCIATO UN LIBRO DI 1400 PAGINE CHE RIASSUME LE SUE IDEE Marta Cerù LA scomparsa del paleontologo Stephen Jay Gould, morto dì cancro all'età dì sessant'annì, ha lasciato un vuoto nel cuore degh studiosi di teorie evolutive. Ma la sua ultima opera è come un'eredità: il volume di 1400 pagine uscito in marzo «The structure of evolutionary theory» (La struttura della teoria evolutiva). E' frutto di un ventennio di lavoro dedicato agli sviluppi del darwinismo nell'ultimo secolo. Indirizzato agli scienziati, riesce a catturare anche i neofiti grazie al talento di Gould come scrittore e comunicatore di scienza. E' possibile trattare il' darwinismo come un'entità le cui proprietà permettono di identificarne l'inizio e giudicarne la storia successiva per valutarne successi, fallimenti e alterazioni? Secondo Gould la risposta è affermativa e spiegarla è stato lo scopo del suo libro, che ha coronato una carriera scientifica e una vita. Dalle pagine introduttive si legge: «La teoria evolutiva moderna è in uno statp particolarmente "febee", con il nucleo della logica darwinista sufficientemente intatto e tale da mantenere continuità come il centro dell'intero campo di studi, ma con cambiamenti che alterano la struttura della teoria evolutiva in qualcosa di realmente diverso». Qual è il nucleo di cui parla Gould? La meccanica nuda e cruda della selezione naturale si basa su tre fatti - la sovrappopolazione, la variabilità degh individui e l'ereditarietà - e da •quéStìsi deduce l'azione di tiiia forza naturale sulla prole, che seleziona i discendenti perché in media più adatti all'ambiente locale in cambiamento. Ma la vera potenza della rivoluzione darwinista nel pen¬ siero umano sta in tre principi che, come un treppiede, supportano l'intera macchina dell'evoluzione. Il primo definisce il luogo della selezione naturale negli organismi, secondo un riduzionismo estremo per l'epoca di Darwin. Il secondo riconosce nella selezione naturale la causa vera dell'evoluzione, come una forza creativa tale da accumulare lentamente gli effetti positivi di variazioni favorevoli attraverso le generazioni. Infine, il terzo riguarda lo scopo del processo evolutivo a livello degh organismi: produrre l'intero tessuto della varietà della vita attraverso tempi geologici. Questi principi sono sotto l'occhio del ciclone degh studiosi di evoluzione. Accettarli, modificarli, estenderli o rifiutarli ha dato origine a revisioni della teoria darwinista, o al rifiuto alla ricerca di nuove teorie. Stephen Jay Gould è stato uno dei più significativi revisionisti aèldàrwinismò e flstìò lavoro, come quello di altri scienziati evoluzionisti, ha delineato una «teoria diversa più ricca e affascinante mantenendo un nucleo darwinista radicato nei principi della selezione natura¬ le», come dice appunto nella sua ultima opera Uno dei contributi di Gould al darwinismo moderno è aver interpretato le discontinuità osservate nei resti fossili, che sembrerebbero indicare un cammino evolutivo tutt'altro che continuo e graduale. Darwin stesso era scettico di fronte ai reperti del suo tempo e li considerava così frammentari e corrotti da non potersene fidare. Ma, come altri evoluzionisti dopo di lui, giustificava i salti e buchi derivati dall'analisi dei fossili con il fatto che quasi tutti i resti sono persi per sempre. Gould ha cambiato questa prospettiva con la teoria degh «equilibri punteggiati», formulata nel 1972 con il collega Niles Eldredge. Spesso, nella storia della vita, nuove specie appaiono improvvisamente e persistono con pochi cambiamenti fino a che non si estinguono. L'evoluzione procede sì per lunghi periodi di stasi (milioni di anni), ma ogni tanto incontra impulsi rapidi di cambiamento (dai cinquemila ai diecimila anni). Le estinzioni di massa, come quella che ha eliminato i dinosauri dalla faccia della Terra 65 milioni di anni fa, sono un esempio di cambiamenti repentini che, in modo casuale, eliminano dal gioco della vita intere famiglie di specie, lasciando spazi vuoti da occupare. Nel suo famoso libro "La vita meravigliosa", Gould ha affrontato uno degli esempi che più condraddicono l'idea di un'evoluzione continua e graduale: l'esplosione del Cambriano (avvenuta 570 milioni 1 di anni fa). Durante tutto il Precambriano la vita è nata (circa 3,8 miliardi di anni fa) e, sottoforma di batteri, ha popolato una Terra disabitata. In questo percorso più o meno lineare il Cambriano ha segnato una discontinuità difficile da interpretare. I resti fossili mostrano infatti la comparsa in breve tempo di tutte le unità basilari di differenziazione del regno animale attuale, chiamate pbyla, in cui si classificano gli organismi viventi. La teoria degli equilibri puntuati ha messo in luce un processo di "macroevoluzione" in cui specie intere competono come mdividui, e questo si affianca alla "microevoluzione", che si osserva negli individui di una stessa specie. Sono questi solo alcuni degli aspetti del contributo alla storia del pensiero scientifico sul¬ l'evoluzione di Stephen Jay Gould, paleontologo e divulgatore. Proprio l'attenzione alla comunicazione, unita alla sua arte di scrivere, lo ha reso famoso, non solo a New York dove ha vissuto, ma in tutto il mondo. La sua passione per la scienza è nata visitando il Museo Americano di Storia Naturale all'età di cinque anni. E con questa istituzione Stephen Jay Gould ha mantenuto una relazione durata una vita intera. La rivista mensile edita dal Museo, "Naturai History Magazine" ha ospitato circa trecento meditazioni dello scienziato scrittore, una al mese pertrentatré anni. NEI SUOI SCRITTI IL RICERCATORE HA ANALIZZATO CON ACUTEZZA E ORIGINALITÀ I CAMBI DI RITMO CHE SEGNANO IL CAMMINO DELL'EVOLUZIONE Stephen Yan Gould è scomparso proprio mentre usciva il suo lavoro scientifico più grosso appunto a opera ontributi di nismo modererpretato le sservate nei e sembrereb un cammino altro che contiso era scettico di i del suo tempo e così frammentaa non potersene me altri evoluzioui, giustificava i erivati dall'analicon il fatto che sti sono persi per ambiato questa n la teoria degh teggiati», formuon il collega Niles a storia della viie appaiono im e persistono con menti fino a che ono. 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