Il Papa non si dimette: è Dio che decide di Marco Tosatti

Il Papa non si dimette: è Dio che decide SMENTITE INDIRETTE ALLE VOCI CHE SI ERANO DIFFUSE Il Papa non si dimette: è Dio che decide Nell'omelia di ieri ha detto: «Non è forse Lui che ci ha chiamati?» Marco Tosatti QUA DEL VATICANO Non lo dice esplicitamente. Papa Wojtyla, ma lo lascia capire: di dimissioni non se ne parla. Ieri pomeriggio, festa dei santi Pietro e Paolo, la festa del papa, Giovanni Paolo II ha presieduto una messa importante in piazza San Pietro, e ha implicitamente ribadito stasera la sua determinazione a rimettersi completamente alla volontà di Dio per quanto riguarda la sua missione, citando nella messa dedicata ai santi Pietro e Paolo, l'esempio dei due apostoli che non hanno esitato a seguire Dio fino al «martirio» a Roma. «Chi confida in Dio - ha detto all' omelia - liberato da ogni paura sperimenta la consolante presenza dello Spirito anche, e specialmente, nei momenti della prova e del dolore. Non è forse Lui - ha aggiunto - che ci ha chiamati? Non è forse sempre Lui che dobbiamo annunciare con coerenza e fedeltà?». Le condizioni di salute di Giovanni Paolo n fanno riemergere periodicamente questo tema; varie volte in passato il Papa ha detto o fatto capire che non intende lasciare: «Non esiste un papa emerito», cioè in pensione, disse una volta. Chi gli è vicino conferma questa decisione. «Le dimissioni del Santo Padre non sono state mai in programma. Personalmente l'ho sempre saputo e l'ho sempre detto. Giovanni Paolo Il resta al suo posto e rispetterà tutti gli impegni pastorali annunciati, compresi i viaggi all'estero». Così si è espresso ieri padre Georges Cottier, teologo della Casa Pontificia, uno dei più stretti collaboratori del Papa, commentando l'annuncio dato dallo scrittore Vittorio Messori riguardo alla «scelta definitiva» di Karol Wojtyla di rimanere al suo posto fino alla fine. «L'idea delle dimissioni non ha mai sfiorato il Sommo Pontefice, perchè è sempre stato consapevole che la carica che lui ricopre è di ispirazione divina e come tale è nelle mani di Dio» ha aggiunto padre Cottier, segretario della Commissione Teologica Internazionale, il religioso che in Vaticano assolve anche il compito di revisore dottrinale delle encicliche papali. «Giovanni Paolo II continuerà la sua missione anche se ciò comporterà sofferenze personali, ma lo farà nella convinzione di assolvere ad una missione soprannaturale». Anche la Sala Stampa, senza commentare la dichiarazione di Messori, ricorda che in più circostanze anche solenni, come il compimento dei 75 anni di età e per l'ottantesimo compleanno - ha affrontato pubblicamente la questione delle sue possibili dimissioni ventilate da organi di stampa o da qualche autorevole ecclesiastico. «E' Dio che ce lo chiede e mai ci domanda qualcosa al di sopra delle nostre forze. Lui stesso ci chiede la forza di compiere ciò che da noi attende», disse il Papa; e in un'altra occasione: «Lascio a lui la risposta su come e quando vorrà sollevarmi da questo incarico».

Persone citate: Cottier, Georges Cottier, Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Karol Wojtyla, Messori, Papa Wojtyla, Vittorio Messori

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