«Con lo spinello cervello in fumo» di Daniela Daniele

«Con lo spinello cervello in fumo» POLEMICA TRA GLI ANTIPROIBIZIONISTI E LO «ZAR ANTIDROGA»: «NO ALLE AFFERMAZIONI TERRORISTICHE» «Con lo spinello cervello in fumo» Oggi la Giornata mondiale contro gli stupefacenti Daniela Daniele ROMA S'è appena smorzata l'eco della battaglia sulla fecondazione assistita e un altro fiume di polemiche rischia di rompere gli argini. Tema: la droga. Occasione è la giornata intemazionale contro l'uso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, che si celebra oggi ed è promossa dalle Nazioni Unite. A preparare il campo, per un vivace scambio di opinioni alla vigilia, sono state le dichiarazioni del prefetto Pietro Soggiu, commissario straordinario del govemo per il coordinamento delle politiche antidroga. Soggiu ritiene l'ipotesi antiproibizionista «suggestiva, ma molto pericolosa)). Lo spinello dei padri, ammonisce, non è quello dei figli. «Vent'anni fa assicura - una sigaretta di marijuana aveva un contenuto di principio attivo dello 0,5"Zo. Ora si trova sul mercato marijuana con principio attivo al lfi-20%, che provoca effetti gravissimi sotto il profilo allucinatorio e abbatte il quoziente di intelligenza. E anche se l'effetto è tempo-, raneo, sono molti gli studi scientifici che mettono in guardia sui pericoli della più comune tra le cosiddette "droghe leggere": la cannabis deprime, compromette memoria e attenzione, incoraggia a sperimentare sostanze allucinogene». Sostiene, poi, che nessun Paese ha ipotizzato «di legalizzare queste sostanze. Anzi, le politiche ài tutti i Paesi vanno in direzione opposta». Scettico anche sull'utilità dei Sert dove ritiene ci sia troppa cronicizzazione. «Gli operatori dei Sert sono eroici - ammette -, stanno a contatto con una utenza che può essere sgradevole. Il metadone può risolvere alcuni problemi, ma oggi c'è una tendenza al mantenimento e non a una somministrazione a scalare. Così si passa da una dipendenza all'altra». Quanto poi a considerare la cannabis terapia contro il dolore, Soggiu lo esclude: «Viene utilizzata soltanto come antiemetico nei pazienti trattati con chemioterapici». Tutti argomenti che il prefetto mette sul piatto della bilancia per far pesare l'ipotesi di una revisione dell'attuale normativa e «per migliorarla». Così com'è sua intenzione organizzare per la giornata odierna una serie di iniziative al fine di sensibilizzare e coinvolgere l'opinione pubblica sul legame tra abuso di stupefacenti e diffusione del virus dell'Aids. Le reazioni non si fanno attendere. «D piccolo zar antidroga italiota, il generale Soggiu, in un crescendo di dichiarazioni, va manifestando tutta la sua incompetenza sul problema delle droghe e delle tossicodipendenze», tuona il presidente del Forum Antidroghe, Franco Corleone. «Le sue affermazioni terroristiche - aggiunge l'ex sottosegretario alla Giustizia - contrastano con gli studi e l'osservatorio europeo di Lisbona e le scelte di tutti i Paesi europei, dell'Olanda, della Svizzera e della Gran Bretagna che si apprestano a cambiare la legge sull'uso della cannabis, e del Portogallo che sta per depenalizzare l'uso di sostanze stupefacenti». Le accuse si fanno più pesanti. «Oggi - conclude Corleone - ci sarà nella sede della Polizia il circo Bamum del proibizionismo italiano. Sarà presente anche il ministro Maroni che non solo ha abiurato il suo pensiero sulla legalizzazione della cannabis, ma ha messo le mani sul fondo antidroga per distruggere la politica di riduzione del danno, criminalizzare il metadone, e dare risorse solo alle comunità tipo San Patrignano». . Critiche al commissario anche da Livia Turco. La linea ideologica del centrodestra, secondo l'ex ministra, non punta ad affrontare i problemi reali e tende a criminalizzare chi cerca di uscire dalla tossicodipendenza. «Sostenere, come ha fatto il commissario Soggiu, che i Sert cronicizzano l'uso del metado¬ ne - osserva - è un' affermazione ideologica, non collegata alla realtà». Per la verde Luana Zanella, della commissione Affari sociali, l'intervento del prefetto è «allarmismo ingiustificato, falsamente scientifico, non provato da alcun dato e dunque solo strumentale alla foga proibizionista di questo govemo». Vittorio Agnoletto, responsabile della ricerca scientifica di lila Cedius, infine, ritiene che le politiche di contrasto alla droga in Italia vadano in direzione opposta rispetto a quelle degli altri Paesi europei e si dice preoccupato per «la svolta proibizionista che ha stroncato i finanziamenti per progetti di riduzione del danno». Una terapia che, invece, si è dimostrata efficace, in base ai dati del 2000 della Commissione del Senato e della Lila, in svariati Paesi. w Cresce l'uso degli spinelli tra I giovani

Persone citate: Franco Corleone, Livia Turco, Luana Zanella, Maroni, Pietro Soggiu, Soggiu, Vittorio Agnoletto

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Lisbona, Olanda, Portogallo, Roma, Svizzera