Tre avvocati per il giallo di Cogne

Tre avvocati per il giallo di Cogne I LORENZI AFFIANCANO Al LORO LEGALI ANCHE UN EX DIFENSORE DI PACCIANI Tre avvocati per il giallo di Cogne Enrico Martinot AOSTA Un terzo avvocato è stato incaricato dalla famiglia Franzoni-Lorenzi per occuparsi del delitto di Cogne. Dopo la la nomina di Francesco Antonio Malsano, di Bologna, per tutelare gli interessi del papà del bimbo ucciso, Samuele, e del fratellino Davide, due giorni fa il fratello maggiore di Anna Maria Franzoni indagata per l'omicidio, Emanuele, ha dato mandato all'avvocato di Firenze Rosario Bevacqua, uno dei difensori di Pietro Pacciani accusato di essere il «mostro di Firenze», di trovare il killer del nipote. Il difensore di Anna Maria, Carlo Federico Gros¬ so, si dice «contentissimo». Spiega: ((Abbiamo trovato una formula per lavorare su due fronti, la famiglia si muove per scoprire la verità sul delitto incaricando i due avvocati e io penso alla difesa di Anna Maria. Da solo non ce l'avrei mai fatta a svolgere i due ruoli. Con Malsano ho già concordato una linea di azione, con Bevacqua mi vedrò nei prossimo giorni, forse già oggi». Stefano Lorenzi aggiunge: «Ne abbiamo parlato venerdì. E' un'idea che abbiamo concordato. Noi siamo molto soddisfatti del suo lavoro, ma la difesa di mia moglie è un grande impegno e noi vogliamo fare chiarezza sul delitto. Vogliamo fare una verifica a 360 gradi, che finora non è stata fatta». La ricerca dell'assassino di Samuele è ora affidata ai due avvocati, Maisano e Bevacqua. In più è al lavoro l'equipe di detective guidata dal criminologo Carmelo Lavorino che proprio ieri si è riunita in una località tenuta segreta per studiare un piano di azione. Tuttavia il papà di Samuele precisa: «Lavorino non ha incarichi da noi. Mi ha chiesto la settimana scorsa di poter compiere un sopralluogo nella nostra villetta a Montroz e l'ho accontentato. Non è escluso, però, che faremo altro. La nostra volontà è di cercare con forza ogni elemento utile alle indagini. E' logico che l'inchiesta sul delitto sia stata avviata all'interno della famiglia, poi però non ha preso altre direzioni. Continuano a prendersela con la persona sbagliata». Che significa ((faremo altro»? Forse darete incarico a un avvocato civilista di contrastare la possibile richiesta danni da parte del legale di Daniela Ferrod, la vostra vicina? «No, questa è ima situazione di cui non abbiamo parlato. Per "altro" intendo che ogni parte offesa può tutelarsi, così come previsto dalla legge». Il nome della vostra vicina fa però parte di quelle «piste alternative» che secondo voi la Procura di Aosta non ha steguito. «Noi non abbiamo mai fatto nomi, non abbiamo accusato nessuno».

Luoghi citati: Aosta, Bologna, Cogne, Firenze