M uscoli e pallone, a vita è un rigore di Maurizio Cucchi

M uscoli e pallone, a vita è un rigore M uscoli e pallone, a vita è un rigore LEGGENDO il titolo, «A undici metri dalla fine», di questo romanzo di Gian Luca Favetto, viene naturale andare col pensiero al famoso libro di Peter Handke, «Prima del calcio di rigore», da cui Wim Wenders trasse anche un film trent'anni fa. Anche là c'era un portiere protagonista, o meglio un ex portiere noto, Joseph Bloch, e aveva spazio la metafora dell'attesa, breve e interminabile, che l'avversario calci dal dischetto. Ma Gian Luca Favetto fa vivere in chiave del tutto diversa e personale lo schema del rigore, che è sempre elementare e non di meno formidabile. In «A undici metri dalla fine» si tratta di un campionato minore, e in effetti di vicende in prevalenza normali, semplici, o anche umili. Valerio PeragUe è un portiere trentasettenne, e dunque nella fase finale della carriera; gioca nel Pergo d'Ale che guida a sorpresa la classifica ma è in crisi da qualche giornata. Sta vincendo fuori casa, a Brugherio, contro la terza in classifica, ma nel tempo di recupero un intervento in tuffo del protagonista viene punito con il rigore. E qui è l'inizio della vicenda, che si svolge mentre scorrono nella mente di Valerio, prima del calcio di rigore, le immagini delle sua vita come in quella di chi sta morendo. Ecco allora che Favetto, nei pochi momenti che intercorrono tra la decisione dell'arbitro, la scelta del rigorista, il muoversi del portiere verso la porta e l'avvicinarsi dell'attaccante al dischetto, costruisce per frammenti di memoria la sua narrazione. Ecco allora il ritomo delle varie fasi e dei vari personaggi che hanno segnato la vita di Valerio: cose minime e cose .decisive. C'è l'incontro con la moglie da cui si è separato,,,c'è il nuovo amore, Giulia; si accavallano amici e compagni di gioco che hanno fatto magari una triste fine, volti che hanno avuto un ruolo nella sua vita di calciatore e in quella privata. Favetto è dunque generoso nel!' offrire particolari che hanno un sapore di verità viva, di colorita esperienza, in cui la formazione di Valerio passa inevitabilmente per le sue avventure sportive. Il calcio, infatti, non è una scelta schematica, astratta, da parte dell'autore, ma un rituale appassionante RECENMauCu IONE zio hi che interpreta e scandisce l'esistere: nei movimenti, .nella visione collettiva e individuale della partita (della vita), nell'intreccio tra psicologia e atletica, nella differenza di carattere tra i ruoli: chi attacca, chi difende, chi è sohtario e funge da estrema, indispensabile risorsa a guardia della rete. Favetto lavora il testo come un giallo dove l'esito a cui il lettore tende non è altro che l'esito stesso del penalty: Vale a dire: la palla si insaccherà, o uscirà, o ancora Valerio sarà capace di pararla, come spesso ha fatto nella sua carriera. In Handke il giallo era ben più giallo, e la partita solo presente sulla sfondo. In Favetto è come se le stesse zolle del campo, i pah e gli spicchi del pallone, i muscoli e le maghe dei giocatori rappresentassero parti di un'esistenza che ha vissuto mille partite, e la esprimessero in modo insohto eppure credibilissimo. ..Confesso che nei primi capitoli sentivo più pressante il desiderio di conoscere il risultato, di vedere come andava a finire. Ma Favetto riesce a.coinvolgere abilmente il lettore, nel suo gioco che di continuo riprende e ritarda lo svolgersi dell'evento, il calcio dal dischetto. In tal modo ci fa entrare progressivamente nella biografia sparsa del protagonista e nelle sue implicazioni. Ci intrattiene con garbo e concretezza neUe trame di vita, nelle parate, nei tuffi a kamikaze e nelle delusioni di un bravo tipo, Valerio PeragUe, portiere di valore e per vocazione, che oppone le sue grandi mani a un penalty nel bellissimo Campionato di Eccellenza. RECENSIONE Maurizio Cucchi Gian Luca Favetto A undici metri dalla fine Oscar Mondadori, pp. 270, e 7,20 ROMANZO «A undici metri dalla fine»: il portiere di Favetto, aspettando il rigore, vede scorrere l'intera sua vita

Luoghi citati: Brugherio