Quelle cinque sante piaghe e mezzo secolo dì «scandalo» di Giacomo Galeazzi

Quelle cinque sante piaghe e mezzo secolo dì «scandalo» PERÌZIE e venerazione per un mistero cominciATO NE11918 Quelle cinque sante piaghe e mezzo secolo dì «scandalo» retroscena Giacomo Galeazzi CinA'DEL VATICANO CINQUE squarci nelle mani, nei piedi e nel costato «provocate da un serafino con lanci.i dardeggiante». Cinque fori nella carne che per cinquant'anni hanno versato sangue vivo sotto gli occhi di migliaia di devoti. Venerazione e sospetti. Panni-reliquie intrisi nel liquido miracoloso e contro-ipotesi di medici. Le stimmate di Padre Pio, supremo scandalo o sublime investitura divina? A 31 anni, il cappuccino che domani il Papa proclama santo ricevette i «segni». Per i credenti il vertice del misticismo può far rivivere la passione di Cristo, riproducendo su mani, piedi e costato le ferite che patì Gesù crocifisso. In duemila anni il «carattere soprannaturale» è stato riconosciuto dalla Chiesa alle stimmate di san Francesco e di pochissimi altri «predestinati». Per Padre Pio mezzo secolo di ispezioni, veleni e accuse devastanti nascono da una mano passata sul pavimento e da un'intuizione in apparenza illuminante. Il suo calvario inizia pochi mesi dopo aver ricevuto il più clamoroso dei «messaggi divini». E' l'alba. Il superiore cappuccino sta esaminando con l'animo profondamente turbato il primo dossier, le iniziali perizie mediche su quegli inspiegabili sanguinamenti. Dal faldone gli cade un foglio, per raccoglierlo poggia la mano sull'impiantito. Pochi secondi e appaiono tre macchie rosse. E' come una folgorazione. Al Custode toma in mente che da un po' di tempo nel convento viene usato l'acido fenico per disinfettare. Come in un thriller, la persecuzione di Padre Pio schizza fuori dal «flash» del confratello. Il sospetto è micidiale: «le stimmate sono in realtà macchie rosse provocate volontariamente». Una versione che è già una condanna, solo attenuata nel successivo rapporto del superiore: Padre Pio si è autosuggestionato quando le lacerazioni da acido gli hanno squarciato casualmente la pelle. Truffa fin dall'inizio, dunque, o, nella migliore delle ipotesi, evento accidentale, poi perpetuato attraverso quotidiane dosi del micidiale disinfettante. Una pratica cominciata per errore e divenuta abituale, fino ad infliggersi per cinquant'anni autentiche ferite. Il mistero delle stimmate risale al 20 settembre 1918, quando i segni della passione di Cristo trasformano un umile frate nel personaggio più carismatico del XX Secolo. Mentre stava pregando, Padre Pio, secondo il suo racconto, si trovò di fronte una figura luminosa di uomo, dalle cui mani, piedi e costato partirono cinque dardi di fuoco che lo colpirono negli stessi punti delle piaghe del crocifisso. Ferite inspiegabili che rimasero sempre sul suo corpo, fino al giorno prima della sua morte, quando scomparvero improvvisamente, senza lasciare traccia. Le stimmate, che resero padre Pio un «crocifisso ambulante», furono il «segno mistico» del più venerato dei santi moderni. La notizia fa subito il giro dèi mondo e un fiume di fedeli travolge lo stimmatizzato del Gargano, segregato inutilmente dal 1922 al 1933. Da ogni angolo del pianeta arrivano donazioni (un patrimonio stimato alla morte di Padre Pio in oltre 200 miliardi) e Pio XII lo dispensa personalmente dal voto di povertà, affidandogli il ruolo di amministratore perpetuo delle sue opere caritative. Le folle vedono le stimmate e la loro fede diventa granitica. Gli impediscono di dire messa e di confessare. La colossale venerazione delle stimmate crea allarme nelle autorità. Il prefetto di Foggia denuncia le manifestazioni isteriche e chiede a Roma «un'inchiesta severissima su questa curiosa faccenda che comincia a puzzare di losco». Il ministero dell'Interno denuncia «la lurida industria di chi specula sul fenomeno». In sostanza, deve esserci un trucco. Il Sant'Uffizio dichiara che «non consta la soprannaturalità dei fatti». L'arcivescovo di Manfredonia Pasquale Gagliardi pronuncia una condanna senz'appello: «Io stesso ho visto Padre Pio incipriarsi e profumarsi, e ho scoperto nella sua cella una bottiglia di acido nitrico per provocarsi le stimmate e una di acqua di Colonia per profumarle. Io ve ne faccio giuramento. Padre Pio è un posseduto dal demonio, e i monaci di San Giovanni Rotondo sono una banda di truffatori». Negli stessi punti delle pia¬ ghe del Crocefisso, il corpo del Cappuccino ha sanguinato senza sosta e ha reso planetaria la sua fama di santità. Proprio quel sangue fu notato all'inizio dai confratelli che spinsero padre Pio a scrivere ai superiori per raccontare il prodigio accaduto. La persecuzione decennale dei suoi nemici di Curia avrebbe dovuto tradursi per lo stimmatizzato in una totale «damnatio memoriae». Ora, a dispetto di ogni «umana manovra», Karol Wojtyla fa di quei fori sanguinanti l'emblema della Chiesa del terzo millennio. L'accusa: «Se le procurò con l'acido» Lui raccontò che da mani, piedi e costato di una figura luminosa partirono cinque dardi di fuoco: lo colpirono negli stessi punti del crocifisso

Luoghi citati: Colonia, Foggia, Roma, San Giovanni Rotondo