Bossi: Berlusconi deve mettere in riga i suoi di Giovanni Cerruti

Bossi: Berlusconi deve mettere in riga i suoi IL LEADER LEGHISTA: CERTE SCONFITTE SONO FIGLIE DELLE BEGHE INTERNE Bossi: Berlusconi deve mettere in riga i suoi «O un pezzo di vecchia De lo affosserà». A Treviso trionfo del Carroccio intervista Giovanni Cerruti MILANO ERA sicuro di vincere e non ha vinto. Ministro Bossi, fuori il colpevole. «Berlusconi deve mettere in riga isuoi». Berlusconi colpevole per le città perdute? «Non ho detto questo. Dico che c'è un pezzo di vecchia Democrazia cristiana che sta affossando Forza Italia. E questo non va bene». Affossando come? «Di affari si muore». La Casa delle libertà, e dunque la Lega, ha perso i ballottaggi per questo? «Per cominciare, noi il fieno l'avevamo messo via al primo turno, ed è stato un buon raccolto. Poi, se guardo i primi dati, vedo che mancano parecchi votanti. Ecco, penso che il 60 per cento delle responsabilità sia nella le^ge elettorale. La percentuale di voto cala di brutto nel secondo turno. Con due elezioni di fila non vanno a votare». Chi? «Sempre a guardare i primi dati i nostri e quelli della sinistra sono andati in cabina». E chi è mancato? «La gente di Berlusconi, i borghesi, i signori che al secondo turno hanno preferito il mare».Libertà di scelta, mica li può obbligare. «E allora bisogna cambiare la legge elettorale». Sistemato il 60 per cento di responsabilità resta un altro 40. A chi va? «Alla Lega no. A Treviso è andata come doveva andare. E così in altri comuni dove ci siamo presentati da soli, come a Villorba. Dove abbiamo perso, leggo a Meda, è per pochi voti». E dunque? «Le responsabilità politiche sono nella Casa delle Libertà». Ci vuole un esame di coscienza, come ha detto il suo Roberto Calderoli? «Ci vuole sì». Accuse? «Litigano. E' un partito con troppi democristiani. In Veneto c'è Galan che fa e disfa. A Verona c'è stato uno scontro personale. E a furia di beghe inteme non c'è da stupirsi se questi sono i risultati». Verona addio. «Per forza. Gli elettori si sono schifati. E non mi si venga a dire che Verona è diventata una città di sinistra...». Ma avete perso anche in Lombardia, Piemonte e Liguria. «Nel Polo passano troppo tempo a Utigare sugli "affari" e nel territorio non contano molto». Treviso, per la Lega, unica isola felice. «Perchè si sono fatte scelte chiare. Quando ho saputo che dietro gli attacchi al nostro presidente Zaia c'erano gli ex democristiani con l'ex potente Bernini ho dato il mio via libera. Il problema è sempre il solito, gli ex democristiani che s'infilano sulla macchina in corsa per tirare il freno a mano». Il suo meglio soli che male accompagnati? «Il voto di Treviso dice che da soli possiamo vincere». Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega Lombarda, dice che questi ballottaggi dimostrano come il voto leghista sia "acciaio inossidabile". «Il nostro sì, è quello degli altri alleati della Casa delle Libertà che si è rivelato fragUe». Preoccupazioni, adesso? «Ma no, nessuna. La sinistra dirà che ha vinto, anche se mi pare che i sindaci che hanno eletto loro, tranne una eccezione ad Alessandria, siano tutti democristiani di lungo corso. E' un film già visto». Di che tipo? «Che quando perdono dicono che le elezioni sono amministrative e dunque non hanno significato politico. Quando vincono, invece...». Dicono che può essere cominciata la rivincita. «Contenti loro. Io dico che alle prossime politiche vinceremo ancora noi». Anche sabato aveva detto che la Lega e la Casa delle Libertà avrebbe vinto queste amministrative. Che per il centrosinistra, addirittura, era pronto il foglio di via... «E cosa si deve dire nel giorno del voto, che perdiamo?» Però è andata così. «Per quanto riguarda la Lega no. I nostro voti li abbiamo presi e il nostro Zaia è arrivato quasial 70 per cento. E se è andata così è perchè altri, non la Lega, sono venutimene». E allora avrebbero perso solo gh "altri"? «Per colpa di una legge elettorale che va cambiata la Casa delle Libertà non ha vinto dove doveva vincere». Vuol dire che per vincere basta cambiare una legge? «Assolutamente no. Per continuare a vincere bisogna che Berlusconi metta in riga i suoi. E presto». : - . Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi