Il monumento a Coppi di Gian Paolo Ormezzano

Il monumento a Coppi AL M O T O V E L 0 D R O M O Il monumento a Coppi Sabato 8 s'inaugura la grande scultura con una festa di campioni del ciclismo N! EL febbraio 1995 Nino Defilippis, noto da corridore ciclista, come «Cit», sognò di tirar su a Torino un monumento, anzi «il» monumento, a Fàusto Coppi, con il quale aveva pedalato in gara, ricevendo vampate della sua gloria. Per prima cosa confidò il sogno a un giornalista che ci scrisse un articolo, evidenziando la grande idea scenica e sentimentale di Nino:'far «partecipare» al monumento anche le pietre delle celebri montagne vinte dal Campionissimo. Sette anni, dopo, un miliardo e duecento milioni di lire dopo (adesso le lire sono diventate 619 mila euro) ci siamo: un quartetto di concreti sognatori, lo stesso Defilippis più Angelo Marnilo più Oscar Menegatti più Gianfranco Guazzone, tutti sacerdoti .del eulta coppiano, ha trovato i soldi coinvolgendo, ossessionando le istituzioni (Comune, Provincia, Regione), le banche, le associazioni, i privati. Lo scultore Giuseppe Tarantino è scomparso quando già aveva fatto in tempo a inventare l'opera geniale e solenne: una spirale in bronzo che sale, sale (il monumento è alto 11 metri, una casa di quattro piani), un ciclista che vince lassù. Alla base di quella montagna (60 quintali di bronzo, 50 di acciàio) le pietre, certificate dai sindaci delle varie località, delle vette e delle strade di Coppi: il Galibier, la Croix de Per, l'Izoard, l'Alpe d'Huez, a Télégraphe, il Vars, il Puy de Dòme, lo Stelvio, il Pordoi, il Gardena, il S.an Bernardo, il Sestriere, il Beminar laMaddalena. E il pavé di Roubaix, l'acciottolato «mondiale» di Lugano, quello di Vakenbuig, quello di Torino, quello della Freccia Vallona, e ancora pietre dal Turchino, dal Ghisallo, dalla Bocchétta. E ora il dove e il come dell'inaugurazione: il monumento sta in corso Casale nei giardini davanti al Motovelodromo, viene scoperto alle ore 1-1. di sabato 8, presenti milleduecento invitati, dei quali duecento i ciclisti: naturalmente il sindaco Chiamparino, e per la Regione il presidente Ghigo gran ciclofilo e }uon ciclista, perla provincia la presidente Bresso. E poi i figli dì Coppi e un fighe di Bartali, i campioni di quei tempi, come Magni, Dairigade, Geminiani, Cottùr, Kubler. Croci Torti, Ronconi, Soldani e del subito dopo come Merckx, Anglade, Bitossi, Pambianco, Balmamion, Moser, Contemo, Coletto, Zilioli. E altre adesioni sono attese, per ricordare, sospirare (specie pensando al ciclismo di oggi), brindare, in un colossale banchetto dentro al Motovelodromo, alla grande memoria. Memoria che si può rinnovare visitando fino a venerdì 7, lì in zona, alla Biblioteca «Geisser» (corso Casale 5, orario 14-19) la mostra fotografica e bibliografica «Un uomo solo al comando», dedicata al Campionissimo. Gian Paolo Ormezzano Il monumento dedicato a Faust? Coppi, opera dello scultore Giuseppe Tarantino

Luoghi citati: Lugano, Sestriere, Stelvio, Torino