PATRONO DI NOI ARRAMPICATORI di Lietta Tornabuoni
PATRONO DI NOI ARRAMPICATORI SPIDER-MAN, ARRIVA IL FILM PATRONO DI NOI ARRAMPICATORI Lietta Tornabuoni SPIDER-MAN», l'Uomo Ragno, arriva nei cineriia italiani dopo il gran successo negli Stati Uniti. Con la sua tuta-cappuccio rossa quadrettata a mo' di tela di ragno, con i suoi quarantanni di esistenza (Jo idearono come fumetto nel 1962 Stan Lee e Steve Ditko della Marvel) durante i quali nessuno aveva pensato mai a portarlo sul grande schermo, con il suo bravo regista Sam Raimi, l'Uomo Ragno è un Supereroc simile ad altri dei fumetti: è orfano come Batman, ha subito la ferita primaria, la perdita dei genitori; come Superman, dispone di una doppia personalità (studente/ Ragno); come tutti è innamorato, possiede superpoteri (acquisiti con il morso di un ragno) che lo rendono capace d'arrampicarsi ovunque e specialmente sui grattacieli, mette la sua extraforza ai servizio del Bene e della lotta contro il crimine, anche se non sempre viene compreso. Somigliante ad ogni Supereroe, adesso piace più di altri, e si è molto ragionato sui perché: è il più nuovo, almeno al cinema; è il più giovane, un ragazzo; è il meno irraggiungibile, non s'affida alla muscolatura enfatica ma alla velocità acrobatica; è il meno sbruffone, il meno sicuro, ha anzi una incerta timidezza che lo fa sentire più vicino agli spettatori i-agazzini e no; è stato sostenuto da una enorme campagna pubblicitaria, in parte anche volontaria e gratuita, di simpatia e divertimento, testimonianza della puerilità richiesta al cinema d'intrattenimento. Tutte buone (o cattive) ragioni. Ma se ci fosse una. ragione più forte delle altre? Se il fascino dell'Uomo Ragno consistesse nell'essere l'eroe dei milioni di persone che s'affannano per salire al vertice sociale, che si affaticano per ascendere alle vette economiche, che combattono per elevarsi? Nell'essere, insomma, il Grande Arrampicatore? 20606
Persone citate: Sam Raimi, Stan Lee, Steve Ditko
Luoghi citati: Stati Uniti
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