Totti: peccato, volevo un gol a tutti i costi di R. I.

Totti: peccato, volevo un gol a tutti i costi Totti: peccato, volevo un gol a tutti i costi Vieri: «Con Francesco c'è stata intesa perfetta». E Buffon «fallisce» ali'antidoping SAPPORO Vieri e Totti, i due eroi dell'Italia contro l'Ecuador, si godono gli elogi di tutti, a cominciare da Trapattoni. «Era la prima volta che io e Francesco giocavamo assieme - dice l'interista - e ci siamo intesi alla perfezione». 11 bomber promuove l'attacco azzimo, Io schieramento medito che ha scardinato l'Ecuador. E avverte: occhio a questa Italia, perché quella che ha maltrattato la discreta formazione sudamericana è solo all' inizio di un percorso che può portare molto, molto lontano. «Non siamo ancora al massimo. Possiamo fare molto di più perché dobbiamo trovare ancora la miglior condizione». La splendida doppietta che lo rilancia al mondo come goleador irresistibile è la ciliegina sulla torta di una prestazione di insieme che gli offre buone sensazioni. «Speravo di cominciare così -spiega col suo tono tranquillo - È stato il modo miglio¬ re per iniziare il mondiale, con un 2-0. La nostra è un'ottima squadra. Siamo in buone condizioni. C era tutto per fare bene». Promuove l'alleanza con Totti, ma sa che non può dare risposte che suonino come bocciature per altri: «Mi trovo bene con tutti. La vittoria con l'Ecuador vale molto perchè, come vado dicendo dal primo giorno, non ci sono partite facili, Arabia Saudita a parte. Tutte le squadre sono difficili da Battere. L'Ecuador è davvero ima buona formazione e nonostante abbia subito due gol ha fatto una buona partita. Noi eravamo molto concentrati e questo è l'importante». Totti invece voleva un gol a tutti i costi, da dedicare a se stesso e llary Blasi, la fidanzata arrivata dall'Italia in mattinata. «La sensazione entrando in questo stadio è stata stranissima - racconta -. Che effetto il silenzio assoluto del pubblico, poi all'improvviso i boati alle mie giocate: mi sembrava di stare in un film. Ho cercato una rete per tutta la partita e su quel sinistro nel secondo tempo ero convinto di aver fatto centro. Peccato, mi è mancato solo quello». «Entrare così è dura, ma il mio Mondiale è cominciato meglio che nel '98». E' senza dubbio Alessandro Del Piero uno dei tre giocatori azzurri dei quali Trapattoni si dice certo di un gran Mondiale: la fiducia del giocatore è ripetuta a ogni occasione, nonostante la panchina, e ora che anche il et lascia capire di aspettarsi voglia di riscatto dall'attaccante juventino, l'ottimismo cresce. «Giocare gli ultimi 20 minuti - racconta Del Piero - è stata durissima: non riuscivo a spezzare il fiato, mi è mancata lucidità. Così ho sbagliato qualche pallone di troppo, anche facile. Poi però sono cresciuto, e le cose migliori mi sono riuscite nel finale. Ho avuto anche due palle buone. Io lavoro in prospettiva. E allora mi sta bene così: ho detto prima della partita che tutte le porte sono aperte, lo ribadisco ora. Sono ottimista,- molto ottimista». Fabio Cannavaro, protagonista dell'ennesima grande prestazione, dice: ((Abbiamo fatto una bellissima gara, siamo stati bravi a chiudere tutti gli spazi, la difesa ha retto senza problemi non concedendo nessuna occasione da gol all'Ecuador. Quando poi in attacco hai due campioni come Totti e Vieri diventa tutto più facile». Riguardo al colpo ricevuto nel primo tempo nell'area di rigore dell'Ecuador, il difensore azzurro spiega: «Ho preso un pugno, ma sono stato bravo a non reagire, anche perché in questi casi poi si rischia di passare dalla parte del torto». A rovinare la bella serata azzurra di Sapporo a Buffon ha invece pensato il delegato Fifa all'antidoping: il portiere azzurro è stato estratto con Abbiati per il controllo incrociato sangue-urine, è rimasto quasi un'ora nello spogliatoio senza riuscire a consegnare il campione, [r. i.]

Luoghi citati: Arabia Saudita, Ecuador, Italia