A rate o a compenso di un credito Ci si mette in regola anche così

A rate o a compenso di un credito Ci si mette in regola anche così A rate o a compenso di un credito Ci si mette in regola anche così L'importo da versare è quello che compare nella delega F24 che va compilata qualunque sia il risultato finale dei calcoli Alessio Berardino Chi, dopo avere dichiarato in propri redditi si rende conto di essere debitore del Fisco, anche quest'anno ha la possibilità di non saldarlo immediatamente, bensì di utilizzare due strumenti che hanno risolto l'eterna querelle dei rimborsi fiscali: la compensazione e la rateizzazione. Il contribuente ha la facoltà di compensare i crediti e i debiti verso i diversi enti impositori (Stato, Inps, Enti Locali, Inail, Enpals, Inpdai) risultanti dalla dichiarazione e dalle denunce periodiche contributive. Possono avvalersi della compensazione tutti i contribuenti, titolari o no di partita Iva, compresi quelli che non devono presentare la dichiarazione in forma unificata. Compensazione. Avviene tramite il modello di pagamento F24 che permette di scrivere in apposite sezioni sia gli importi a ereditò utilizzati sia gli importi a debito dovuti. H pagamento si esegue per la differenza tra debiti e créditi. Il Mod. F24 deve essere presentato «in ogni caso» da chi opera la compensazione, anche se il saldo finale indicato risulta uguale a zero per effetto della compensazione stessa. Il Mod. F24 permette, infatti, a tutti gli enti di venire a conoscenza delle compensazioni operate in modo da poter regolare le reciproche partite di debito e credito. Attenzione: in assenza della presentazione del modello F24 nessuna compensazione può ritenersi eseguita e i versamenti delle imposte a debito sono considerati omessi (e quindi si è passibili di sanzione). I crediti che risultano dal Mod. Unico 2002 possono essere usati per compensare debiti dal giorno successivo a quello della chiusura del periodo di imposta per il il quale viene presentata la dichiarazione (e dalla quale, ovviamente, risultano tali crediti). Il limite massimo dei crediti di imposta rimborsabili in conto fiscale o compensabili è di 516.456,90 C per ciascun anno solare. Se l'importo dei crediti spettanti è superiore a tale limite, la somma in eccesso può essere chiesta a rimborso nei mòdi ordinari oppure può essere portata in compensazione nell'anno solare successivo. Rateizzazione. Anche quest'anno i contribuenti possono rateizzare le somme, derivanti dalla dichiarazione e dovute a titolo di saldo e di primo acconto delle imposte, previa opzione effettuata dal contribuente nella dichiarazione stessa. Non sono rateizzabili gli importi da versare a titolo di acconto o di saldo in novembre, dovendo infatti comunque il pagamento rateale essere completato entro tale mese. Le rate possono essere 7 al massimo e vanno suddivise in importi di pari valore. Sulle somme rateizzate il contribuente deve pagare gh interessi che decorrono dal 20 giugno, e che sono pari al 60Zo annuo, considerando il numero dèi giorni che intercorrono tra la scadenza della prima rata e le successive, utilizzando la seguente formula: Importo rata x Bftannuox numero giorni calcolati secondo il calendario commerciale. Il risultato va diviso per 36.000 E' bene ricordare che la Circolare 48/2001 dell'Agenzia delle Entrate ha confermato che, anche nell'ambito dei versamenti rateizzati, i pagamenti scadenti di sabato o di giorno festivo si considerano «tempestivi» se effettuati il primo giorno lavorativo successivo. A fronte di ciò gh interessi per il versamento rateale si calcolano fino al termine di scadenza della rata successiva, senza considerare l'eventuale differimento al primo giorno lavorativo successivo se tale termine cade di sabato o di giorno festivo. Le rate successive alla prima devono essere pagate entro il giorno 16 di ciascun mese di scadenza per i titolari di partita IVA, ed entro la fine del mese per gli altri contribuenti. Così, ad.esempio, un contribuente non titolare di partita Iva che decide di suddividere in tre rate le proprie imposte effettuerà i versamenti rispettivamente il 20/6, VIP (il 30/6 è domenica) e il 31/7. Il contribuente che ha già versato il saldo annuale dell'Iva (scaduto lo scorso 18 marzo), o ha scelto di rateizzarlo prima di effettuare i versamenti risultanti dalla dichiarazione unificata, può comunque sceghere se rateizzare o no i versamenti di tutte.le altre imposte. Allo stesso modo, la rateizzazione non deve per forza riguar¬ dare tutte le imposte dovute in base alla dichiarazione a titolo di saldo o acconto, potendo infatti il contribuente, ad esempio, decidere di pagare in un' unica rata il saldo Irpef e in più rate il relativo acconto. I dati relativi alla rate devono essere inseriti nello spazio «Rateazione/Regione/Provincia» del Mod. F24. Vale la pena sottolineare che quanto detto vale anche per i versamenti, a saldo e in acconto, dei contributi previdenziah dovuti: - dagh artigiani e dai commercianti iscritti nelle gestioni previdenziah Inps (contributi Ivs), per la parte di contributi dovuta sulla quota che eccede il minimale - dai professionisti iscritti nella gestione separata Inps di cui alla legge 335/95 (contributo Inps del 10-14"^) in quanto privi di una specifica cassa di previdenza o per i quali non sussiste l'obbligo di iscrizione alla Cassa professionale. I DATI «EXTRA-CONTABILI» t soggetti ai quali si applicano gli studi di settore devono. indie; 'apposito ptesftètto da allegare a Unico 2Ó02i anche i dati «extra^ntaDiliwdeil'attivrtà che svolgono » Personale addetto all'attività, ® Unità locali destinate all'esercizio dell'attività. «EÌementi specifici dell'attività. ^Beni ^strumentali. • Dati complementari. Per quanto riguarda il personale dipendente va indicato il numero delle gibmate retribuite a prescindere dalla durata del contratto e dalla sussistenza del rapportò di lavoro al 31/12/2001. Nell'indicare il numero dei collaboratori coordinati e continuativi, degli assodati in partecipazione e dei soci è invece necessario fare riferimento alla data del 31/12/2001 Le unità locali da' indicare sono quelle esistenti al. 31/12/2001 e per ognuna di esse «anno indicate, tra l'altro: il numero delle utenze telefoniche, ia potenza elettrica impegnata in Kw, la superficie dei locali destinati all'esercizio dell'attività, a magazzino ecc. Sono le informazioni che consentono di individuare le concrete modalità di svolgimento dell'attività. Tali dati . variano in modo considerevole da un settore all'altra ma in sostanza l'analisi riguarda: » la ripartizione dei ricavi conseguiti suddivisi per strettura, per tipologia di elientela e area geografica di svolgimento oell'attivìta. : - » l'individuazione deal! elementi contabili specifici ; dell'attività (spese telefoniche, spese di pubblicità ecc.) » altri elementi spedfid di settore (presenza in aree commerciali, contratti di franchising ecc) Sono chieste le irtformazioni relative al numero dei beni strumentali, suddivisi per tipologie, posseduti e/o detenuti i qualsiasi titolo al 31/12/2001 Riguardano in sostanza i dati relativi all'utilizzo di eventuale lavoro interinale o del distacco verso altre imprese del personale

Persone citate: Alessio Berardino