Spoleto nel segno della musica

Spoleto nel segno della musica MENOTTI PRESENTA IL 45" FESTIVAL DEI DUE MONDI: LA SEZIONE CINEMA E' DEDICATA ALLA CARDINALE Spoleto nel segno della musica Inaugura Chailly, concerto di gala con la Devia Emesto Baldo ROMA «Un Festival con tanta bella musica e tanti spettacoli da vedere, che riunirà molti giovani talenti: direttori, cantanti, musicisti, ballerini alla loro prima esperienza italiana». Così il maestro Gian Carlo Menotti presenta la 45a edizione del Festival dei Due Mondi Ad aprire il Festival, il 28 giugno nel Duomo di Spoleto, la «Messa da requiem» di Giuseppe Verdi con Chailly alla guida dell'Orchestra Verdi di Milano. Chiude il 14 luglio il concerto in piazza diretto da Richard Hickox. «Per fare un buon Verdi - dice Francis Menotti - ci vuole un'orchestra di sangue italiano ed è per questo che abbiamo scelto per il Festival 2002 l'orchestra e il coro di Milano, un complesso giovane che negli ultimi tempi si è affermato in campo intemazionale e che sìnora Spoleto non aveva mai ospitato. Qualcuno ha insinuato che lì abbiamo scelti perchè non costavano molto, non è vero: costano il doppio rispetto allo scorso anno». Ancora Verdi sabato 29 giugno al Teatro Nuovo, con il «Macbeth» nella versione originale del dramma verdiano (scritta per il Teatro della Pergola dì Firenze), che Spoleto rappresentò nel '58, in occasione del suo primo Festival, con Luchino Visconti regista e Thomas Schippers direttore d'orchestra. L'unico vero rammarico di Gian Carlo Menotti è quello di aver dovuto sacrificare il teatro di prosa, non avendo a disposizione uno spazio idoneo. E così anche quest'anno ad esibirsi in palcoscenico saranno avvocati e magistrati di successo per accusare o difendere personaggi della Storia e della Letteratura. Il primo appuntamento vedrà Antonio Di Pietro e l'avvocatessa Paola Severino disputarsi, nel pomeriggio di sabato 29 giugno, le sorti processuali di Charlotte Corday, l'assassina di Jean Paul Marat, «l'ami du peuple» della Rivoluzione francese. Di Gian Carlo Menotti a Spo- leto verrà riproposto il dìttico degli Anni 40 «The Telephone», un'opera buffa fra le più rappresentate nel mondo e prediletta da Arturo Toscanini, che andò a vederla tre volte a Broadway, e «The Medium», un cupo dramma della coscienza in crisi. Per «The Telephone» il maestro ha espressamente ricomposto una nuova musica e l'apparecchio telefonico, nella versione 2002, è diventato un cellulare... Inoltre, per festeggiare il compleanno del maestro, il 7 luglio, è previsto un concerto di Gala in piazza del Duomo: ospite sicura sarà Mariella Devia ma si vocifera di nuovo della possibile presenza di Pavarotti, mentre Cecilia Bartoli e Juan Diego Florez saranno star di due altri concerti (30 giugno e 10 luglio). Per la danza sono attesi con curiosità al Teatro Romano il «Nederlands Dans Theater II», una compagnia di livello internazionale composta da quattordici danzatori di età compresa tra i 17 e i 22 anni, e Rafael Amargo, uno dei più giovani e promettenti ballerini e coreografi di flamenco. Per il 5 e 6 luglio in piazza del Duomo sono in programma quattro «gala di danza» con otto coppie di ballerini di fama internazionale. Quest'anno la vedette di Spoleto Cinema sarà Claudia Cardinale, della quale verrà proposta una retrospettiva di 16 film che si aprirà con la prima opera da lei girata in Italia, «I soliti ignoti» di Monicelli, e la rassegna andrà avanti con altri film realizzati con grandi maestri del nostro cinema. E' atteso anche Martin Scorsese, che dovrebbe presentare «Il mio viaggio in Italia», non ancora uscito nelle sale. Claudia Cardinale ne «I soliti ignoti» che apre la retrospettiva di Spoleto

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