Nuovo video di Bin Laden: la nostra guerra si allarga

Nuovo video di Bin Laden: la nostra guerra si allarga PER L'INGLESE SUNDAY TIMES, CHE LO HA RICEVUTO, «E' STATO REGISTRATO A MARZO», MA PER LATV AL JAZIRA SAREBBE VECCHIO DI ALMENO QUATTRO MESI Nuovo video di Bin Laden: la nostra guerra si allarga Il documento dimostrerebbe che è vivo: «Nel mirino tutti gli alleati di Israele» Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Pallido, dimagrito ma calmo, Osama bin Laden, vestito con una giacca mimetica e il tradizionale copricapo afghano, siede sotto un albero, con alle spalle un edificio in pietra e sullo sfondo delle colline, e parla a un gruppo di fedelissimi invocando la «vittoria di Allah» e incitandoli al «martirio divino», ovvero ad attacchi kamikaze. E' questa l'immagine del capo di Al Qaeda contenuta in un video di cento secondi reso noto ieri dal quotidiano britanico «Sunday Times», che afferma di averlo ricevuto dall'agenzia di stampa islamica «Al Ansaar», di base a Birmingham, che sua volta l'avrebbe ottenuta dai servizi segreti pakistani quattro settimane fa. La novità sta nel fatto che, secondo il giornalista di «Al Ansaar» Imran Khan, l'intelligence di Islamabad ha assicurato che il video è «vecchio di due mesi»: sarebbe stato girato in marzo a Spin Boldak, località dell'Afghanistan meridionale al confine con il Pakistan. Se fosse vero si tratterebbe della prima prova concreta del fatto che il leader di Al Qaeda è sopravvissuto uila guerra in Afghanistan. Da quando infatti si concluse in dicembre l'assedio americano alla roccaforte di Torà Bora nulla si è più saputo di Bin Laden, come anche del mullah dei taleban Mohammed Omar. «Non abbiamo avuto alcun modo di verificare quanto ci hanno detto i pakistani - ammette il giornalista di Ansaar -, ma nel video Bin Laden appare molto emaciato». In effetti la barba è più bianca del solito, proprio come nell'ultimo video fatto arrivare da Al Qaeda ad Al Jazira. «Per quanto riguarda la situazione in cui ci troviamo dice Bin Laden - ringraziamo Allah di averci consentito di seguire il cammino dei prescelti, dei migliori uomini del Creato». I cento secondi di immagini giunti dal Pakistan sono contenuti in un cd-rom criptato nel quale si trovano altre immagini confezionate da Al Qaeda: alcune riguardano momenti di allenamento ed attività militare, altri riprendono gli attimi del crollo delle Torri Gemelle di New York lo scorso 11 settembre. Vi è infine un video, della durata di 40 minuti, relativo all'intervista che Bin Laden concesse durante la campagna militare ad Al Jazira, ma che non venne mai trasmessa in tv. Sebbene di questa intervista si sia parlato spesso alcuni stralci sono inediti. «Questa guerra è simile alle precedenti crociate guidate da Riccardo Cuor di Leone, Federico Barbarossa e Luigi di Francia, in questo momento chi ci attacca si schiera sotto il comando di Bush»: dice Bin Laden, confermando l'abitudine di ricorrere ai paragoni storici per descrivere lo scontro di civiltà di cui lui oggi si sente di essere l'interprete e il protagonista. L'altra frase inedita di Bin Laden è una minaccia di attacchi terroristici «non solo confinati a Gran Bretagna e Stati Uniti». «La guerra è tra noi e gli ebrei - dice il leader terrorista nato al confine fra Yemen ed Arabia Saudita -: ogni Paese che salta nella stessa trincea con Israele deve prendersela solo con se stesso». Anche in questo caso si tratta di una prima volta: mai prima Al Qaeda aveva lanciato minacce di attacchi contro Paesi diversi da Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele. Proprio nelle ultime settimane l'Amministrazione Bush ha fatto trapelare il timore che devastanti attacchi possano avere luogo «in altri Paesi», con un accenno preciso alla Turchia. Le reazioni alle nuove immagini di Bin Laden sono state assai prudenti. Il ministero della Difesa britannico ha precisato prendendo tempo. Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Bush, Condoleezza Rice, ha messo le mani avanti: «Non credo che sappiamo ancora molto dell'origine di questo nastro - ha detto alla "Abc" - dunque forse non è il caso di fare speculazioni, assai meglio è concentrarsi su ciò che Stati Uniti e Paesi alleati stanno facendo in tutto il mondo per prevenire nuovi attacchi». La tv araba Al Jazira ha da parte sua liquidato il video definendolo «roba vecchia». «E' vecchio di almeno quattro mesi - ha dichiarato il direttore della tv, Ibrahim Helal -: lo conosciamo da tempo e decidemmo di non trasmetterlo perché non vi si trova nulla di nuovo, la mia impressione è che Bin Laden stesse parlando ai suoi uomini per spronarli a combattere addirittura prima dell'inizio dell'offensiva militare americana». Lo stesso «Sunday Times» ha diffuso dichiarazioni di «esperti di antiterrorismo» secondo i quali «se Bin Laden fosse davvero vivo si mostrerebbe in pubblico in maniera assai più esplicita e diretta». Il dubbio sul fatto che Osama sia ancora vivo tuttavia esce rafforzato dal cd-rom fatto arrivare in Gran Bretagna dai servizi pakistani e tanto basta all'intelligence Usa e dei Paesi alleati per mantenere a livelli molto elevati le misure antiterrorismo già da mesi operative. La preoccupazione sull'arrivo di questi messaggi via media di Bin Laden o del mullah Omar che due giorni fa ha rilasciato un'intervista incediaria ad «Al Sharq Al Awsat» - è legata al fatto che fino all'I I settembre Al Qaeda ha sempre diffuso immagini del proprio leader per preannunciare devastanti attentati in arrivo. ning the sit uatkm t hat we are in, we must lah (swt) that ha has ailov.ed us to foliowtha (tnext who are aroongst) the bestof erp Co n cemin g the s iiuation that we are i praisa Allah (swt) that hs has allowoduj paih of (rreen whoareamDiigst) thefaes il Ì& mpaitBd m Bofcfsan .an d f&nsiMt Proph e* gj said, Ism/mart^Hwie ftaori Oboi goni aBHHtaÉBWH yiiwf - Osama bin Laden come appare nell'ultimo video: in tuta mimetica e con il tradizionale cappello piatto afghano