Hoghe, lo scandalo della creatività di Sergio Trombetta

Hoghe, lo scandalo della creatività Hoghe, lo scandalo della creatività Il geniale performer tedesco a Torino per Big con il suo ultimo spettacolo «Lettere amorose» IL corpo è politico. Ha fatto suo questo vecchio slogan Raimund Hoghe, il performer tedesco che martedì 14 maggio alle 21 all'ex stabilimento CEAT, con la sua performance «Lettere amorose» chiude la sezione danza di BigTorino. Ed è la sua stessa presenza in scena ad esplicitare lo slogan. Perché Hoghe è piccole (è alto I metro e 54) e con una gobba che gli deforma la parte superiore del corpo. Ma proprio per le sue visioni radicali è considerate il padre di molti coreografi e performer appartenenti all'ultima generazione europea. E' un creatore che sempre fa ■discutere e infiamma gli animi. Sin da quando negli anni 80 era attivo come drammaturgo a Wuppertal con Pina Bausch. In quei tempi, oltre a collaborare con la signora del Tanztheater tedesco, Hoghe ha incominciato una sua propria attività come fotografo e scrittore: riprendendo o descrivendo personaggi marginali e singolari. Per esempio la donna che puliva i bagni alla stazione ferroviaria di Wuppertal; un malato di Aids; una anziana poetessa. Rose Auslànder, che in un ricovero dettava versi a un allievo dal proprio letto. Scriveva, fotografava, girava film Hoghe. Poi ci fu l'incontro con l'attere Peter Radtke. Un uomo che la malattia aveva costretto su una sedia a rotelle e ne aveva impedito la crescita. La volontà di Radtke di salire comunque in palcoscenico con lo scandalo di critica che ne era seguito è stato uno degli stimoli che hanno portato Hoghe a mettersi in gioco. Con pochi memorabili spettacoli. «Meinwàrts» nel 1994, «Chambre séparée» del 1997, «Dia- logue whith Charlotte» del 1999, una performance a due con l'attri¬ ce svedese Charlotte Engelkes. Edora «Lettere amorose», titolo preso in prestito a Monteverdì, ma uno spettacolo nel quale mescola le lettere dei propri genitori a missive di Gastarbeiter, di lavoratori stra- nieri in Germania ai loro parenti. Ne scaturisce un'opera di grande originalità dove privato é socialehanno confini sempre meno identi¬ ficabili, alla quale contribuisce il lavoro dell'artista Luca GiacomoSchulte e in cui alto e basse musicale, Monteverdì e Dalida, Mozart e Melina Mercouri, convivono. Sergio Trombetta ALL'EX CEAT UN'OPERA ORIGINALE CHE » MESCOLA PUBBLICO E PRIVATO Raimund Hoghe ha fatto suo lo slogan «Il corpo è polìtico»

Luoghi citati: Germania, Torino