Ufficiale italiano ucciso da una mina in Macedonia di Vincenzo Tessandori

Ufficiale italiano ucciso da una mina in Macedonia STEFANO RUGGE APPARTENEVA AL X REGGIMENTO GENIO GUASTATORI Ufficiale italiano ucciso da una mina in Macedonia Era in ricognizione a Tetovo: nel!'incidente ferito anche un militare tedesco Vincenzo Tessandori Una mina, fra le migUaia seminate nei campi e suUe colline deUa Macedonia, quando la Macedonia era un fronte nella guerra del Kosovo, i serbi tenevano duro, daU'altra parte della frontiera, e gU albanesi dell'Uck, U così detto esercito di liberazione, improvvisavano sortite e spradoneggiavano ovunque. Una maledetta mina anticarro sotterrata in una strada bianca che esplode e uccide un miUtare itaUano, sotto gU occhi impotenti dei compagni, tedeschi e italiani, usciti in ricognizione. Muore così, a metà di un giorno grigio di una grigia primavera, U capitano Stefano Rugge, 29 anni, di Galatina di Lecce, del X reggimento Genio guastatori di Cremona. Aveva fatto l'accademia di Modena, 174" corso, sposato con Luisa Oddo, 26, di Udine. Era stato a Torino eppoi a Cremona. AUa seconda missione, dopo queUa in Bosnia, fra lugUo e dicembre 2001, era partito aUa fine di febbraio. Uno sminatore esperto, dicono ora. E sua zia, a casa dei genitori, a Lecce, ricorda: «Stefano era un miUtare convinto, molto generoso e fiero di servire la Patria. Diceva: "Che mi può succedere? Siamo addestrati a tutto, pronti ad ogni evenienza". Oggi invece è squUlato U telefono e ci hanno detto che U suo sogno era finito, infranto su una mma...». Un altro soldato, tedesco, è fento. Sono 170 i miUtari italiani in Macedpnia per l'operazione «Amber Fox»: queìU del Genio e i paracadutisti del 103" reggimento Pistoia. U cbmando è tedesco. Devono proteggere gli osservatori dell'Osce e dell'Unione Europea, inviati per verificare U ritomo della vita civile dopo gU sconquassi deUa guerra. Certo, in Macedonia non è più guerra ma non è ancora pace, per lo meno non come la s'intende noi. E queUa di Tetovo è, forse, l'area più difficile, dove i ricordi non sono ancora scoloriti e non è un caso che U procuratore Carla Del Ponte del Tribunale Internazionale per i crimini neUa ex Jugoslavia, che investiga su presunte atrocità commesse anche in Macedonia, proprio ieri a Skopje abbia rivelato come siano cinque i nodi da sciogUere: e fra questi i rapimenti di macedoni avvenuti a Tetovo e dintomi, dov'era la roccaforte deU'Uck e dove gU albanesi ^ sono tuttora numerosi e, sovente, irrequieti. Non c'è mai niente di ordinario, nel lavoro di questi soldati. Anche la ricognizione di ieri, verso Popova Sapka, era impegnativa, tanto che dal comando tedesco avevano ripetuto come queUa zona a NordOvest, a ridosso della frontiera, fosse da considerare pericolosa. «Achtung Minen», era raccomanda¬ to sul fogUo degli ordini. Perché mine ne erano state trovate a dozzine nei campi e suUe strade, ma una bonifica non si sa mai quando sia realmente finita. Ordigni capaci di fermare un carro armato «T54». Certo, pare impossibile che una mina in una strada sia sfuggita al pettine deUa bonifica. Così c'è chi sospetta che quell'ordigno ce l'abbiano nascosto in questi ultimi giorni. Il convogUo, formato da due «Wolf» tedeschi, da ricognizione, e da un'ambulanza, è partito dalla base intorno al mezzogiorno, il capitano Rugge era sul primo mezzo. Non bastano cento occhi, quando la morte ti tende un agguato. I mezzi avanzano lenti su quella strada che sembra condurre in nessun posto. All'improvviso, l'esplosione. La camionetta si capovolge, il capitano itaUano e U tedesco vengono travolti. U convogUo si blocca: «Mineni»,, urla un ufficiale. E intende: «Non muovetevi». Le mani stringono le armi, ma non c'è un nemico da fronteggiare, non c'è nessuno. Con la radio vien dato l'aUarme, fra miUe cautele ci si «sgancia». Si riesce ad arrivare al ferito, lo portano aU'ospedale miUtare tedesco. Ma Rugge è laggiù e non risponde. Pochi dubbi che sia morto. Ovunque potrebbero esserci altre trappole micidiaU e la tragedia potrebbe ripetersi. Così per ore, aUa conquista di un centimetro dopo l'altro, con U sudore freddo che ti cola lungo la schiena. Solo al crepuscolo si recupera il corpo dell'ufficiale, che vien portato all'ospedale. Un aereo lo riportejrà in ItaUa. È un lutto di tutti noi, questo, e Roberto Calderoni, della Lega, presidente di turnpdel Senato, ha espresso cordoglio. U suo compagno di partito. Luigi Peruzzotti, della commissione Difesa di Palazzo Madama, ha subito aggiunto: «La tragica morte del capitano Rugge impone che il governo, il ministro Martino, venga a riferire in aula al Senato». Il capitano Stefano Rugge del decimo reggimento genio guastatori di Cremona, morto ieri in Macedonia