«Mi chiamo Nemo, capitano Nemo»

«Mi chiamo Nemo, capitano Nemo» CONNERY CON LA MOGLIE PITTRICE SUPERSTAR DEL GALA DI MEDIASET «Mi chiamo Nemo, capitano Nemo» L'attore scozzese a caccia di fantasmi in un film di Norrington dove i protagonisti sono avventurieri con nomi tratti da romanzi famosi Intanto sta pensando a un nuovo capitolo della saga di Indiana Jones intervista Inviata a MILANO Inutile negare che i 72 anni sono del tutto visibili. Se le magìe del cinema e della tv gentilmente li sublimano, la realtà ci restituisce un distinto signore dai capelli radi, la carnagione rubizza del bevitore di talento. Ma la bianca barba è fiera, la figura abbastanza smilza; e ancora leggendario è il profilo di Sean Connery, sex symbol che continua a frequentare l'immaginario di mature signore e vispe trentenni. Ieri il Principi&Savoia di Milano era sotto assedio per il suo arrivo come ospite d'onore dei Telegatti di stasera; l'hanno catturato con astuzia, invitandolo anche come marito di sua moglie pittrice, la franco-italiana Michelme Roquebrune con la quale è sposato da trent'anni. Minuscola sui tacchi neri a stiletto, bel volto di dama agée sotto i riccioli biondi, la signora è anche prova vivente che Connery è persona ancorata alla realtà: s'è guardato bene dal cercare fughe di gioventù riammogliandosi con improbabili ventenni. Sotto l'immancabile regia di Pippo Baudo, Micheline racconta che esporrà dal 9 al 28 maggio alla Galleria Ca' D'oro, in una mostra intitolata (A Joumey in colour». Dei suoi ritratti coloratissimi è spesso modello il marito, che non si diverte moltissimo a posare: «S'arrabbia sempre quando glielo chiedo, ma poi se accetta si comporta in modo professionale, come fa con tutto il resto nella vita. Per l'ultimo ritratto in primo piano, dovevo avvicinarmi molto per i particolari e lui si seccava proprio». Dall'angolo di tavolo, Connery ritira le braccia nel gesto del cagnolino obbediente.. Bauclo ci racconta l'ottima memoria del Mito scozzese: «Quando ci siamo incontrati, s'è ricordato di aver partecipato a una mia trasmissione nell'84, e ha detto che l'ospite successi¬ vo era Andreotti». Si scopre che Andreotti è una star intemazionale anche lui e poi il mondo è piccolo: il senatore a vita era nella hall dello stesso albergo, reduce da un incontro processuale con la Bocassini, poco prima che passasse il vecchio Sean. Che davanti ài giornalisti ostenta a lungo un prudente silenzio di comprimario per poi lasciarsi catturare con bella ironia. Conoscendo le sue radici scozzesi, signor Connery, quanto pagherebbe per un quadro di sua moglie? «Domanda non lecita». Cosa si prova a essere un sex symbol permanente? «Indescrivibile». Ci sono ruoli che si è pentito di aver accettato? «Non piando mai sul latte versato». La vediamo in tv in uno spot dove nessuno la riconosce: s'è divertito aj . "xlo? «Magari succedesoe nella vita. Sarebbe un sollievo». Il prossimo film? «S'intitola "La lega dei gentiluomini straordinari", cominciamo a girare a Praga in giugno con la regia di Steve Norrington. E' un film strano, tutti i personaggi hanno nomi ispirati alla letteraturabritannica: io sono Capitano Nemo, ma ci sono anche Dorian Grey, Dr.Jekill, Mr.Hyde e altri. Siamo un gruppetto che dà la caccia a certi fantasmi che vogliono distruggere Venezia. Un film particolare: o avrà grande successo, o sarà un flop». Potrebbe ritornare a fare il padre di Indiana Jones? «Finalmente ne avrei l'età. So che c'è una sceneggiatura pronta, so che non c'è Spielberg ma Lucas sì. Ho appena visto Harrison Ford, ma non ne abbiamo ancora parlato». Spera ancora nell'indipendenza della sua Scozia? «Abbiamo aspettato 300 anni per il primo passo; penso dovrebbe essere un paese come tutti gli altri, e mi auguro di vederlo indipendente prima di morire; adesso tocca ai giovani fare le prossime mosse. Nel primo giorno di apertura del Parlamento ero là, davvero emozionato». L'attore scozzese Sean Connery è ospite d'onore ai Telegatti

Luoghi citati: Indiana, Milano, Praga, Scozia, Venezia