In tutta la Francia 400 cortei per dirgli no

In tutta la Francia 400 cortei per dirgli no In tutta la Francia 400 cortei per dirgli no Un sondaggio dà al presidente uscente il 75-820Zo contro il 18-2507o del rivale dall'inviato a MARSIGLIA «Compagni, votate Le Pen», dice Le Pen sul palco di Marsiglia, la città dove l'estrema destra è appena sotto il 30 per cento (32 nei quartieri ((rossi»), e dove il leader del Front National è venuto a chiudere la sua storica campagna per l'Eliseo, probabilmente l'ultima (ha 74 anni), la più sulfurea, istrionica, paradossale. Jean-Marie Le Pen ha danzato ieri sera al Palazzo dello Sport davanti a migliaia di persone. Ha ripetuto il suo numero preferito. «Io sono socialmente di sinistra, economicamente di destra, nazionalmente... francese». Ha rovesciato su Jacques Chirac insulti e ironia. Ha sbeffeggiato la «corte dei miracoli» che riempie le piazze francesi, attaccato i «vescovi marxisti» che invitano a votare contro il Fronte. Giovedì, Primo Maggio, la Francia e Parigi hanno vissuto una giornata storica: un milione e mezzo di persone in quattrocento sfilate che si sono svolte in tutto il Paese. Mezzo milione solo a Parigi, dove quella fetta centrale di città compresa tra piazza Republique, la Bastiglia e Nation è rimasta bloccata dal primo pomeriggio fino a sera da una folla immensa, compatta, compressa, pacifica. Mai visto niente del genere dalla fine della guerra, dimenticando la grande manifestazione della maggioranza silenziosa che si svolse sugli Champs Elysées contro gh studenti del '68 e a favore del generale de Gaulle. Questa volta la manifestazione aveva segpo opposto ed era peraltro difficilmente etichettabile se non nel rifiuto netto, chiaro, forte per Jean-Marie Le Pen e il Fronte Nazionale, a favore di una Francia colorata, tollerante e aperta. C'erano, comunisti, socialisti. Verdi, anarchici, sans-papiers, immigrati, uomini, donne, ragazzi, bambini, gente comune. Di qui a dire che tutti questi voteranno per Jacques Chirac ce ne corre, perché in molti manifesti, striscioni, slogan il Presidente era deriso appena un po' di meno del suo sfidante. Il tono generale era quello riassunto nello slogan: meglio un «escroc» (truffatore) che un «facho» (fascista). Se non ci sono dùbbi sull'esito del voto, nonostante le voci di sondaggi che danno Le Pen intomo al 40 per cento, ben difficilmente si arriverà al risultato minimo che invocano i più responsabili leader sindacali e della sinistra: che il leader del Fronte non superi la percentuale del primo turno (16,86 per cento). Secondo un sondaggio Ipsos, pubblicato sul quotidiano ((Le Figaro» di oggi, voteranno Le Pen il 18-25 per cento dei francesi, contro un 75-82 per cento che scegherà Jacques Chirac. La sinistra discute questa paradossale situazione che la costringe a votare per il quello che fino a dieci giorni fa è stato il grande avversario, «Supermenteur», il superbugiardo. I comunisti, ridotti ai minimi storici, dicono che non c'è alternativa. Un socialista liberale come Dominique Strauss-Kahn, e^x ministro dell'Economia di Jospin, il primo a dire apertamente che si doveva votare per Chirac, esorcizza gh effetti del voto affermando che in ogni caso la «coabitazione» è finita perché una volta eletto Chirac non potrà essere considerato un presidente di «destra» ma di tutti i francesi. Giochi di parole e di equilibrio come quelle di Olivier Besancenot, il postino di 28 anni candidato per i trotzkisti della Lcr (4,5 per cento dei voti) che ieri ha infine invitato i propri elettori a votare Chirac, ma anche a ((lavarsi le mani subito dopo» e a ridiscendere in piazza fin dalla sera stessa del 5 maggio per aprire il ((terzo turno» delle Legislative, quello delle lotte di massa. Di tutto questo Jean-Marie Le Pen se ne frega. Mercoledì ha sfilato anche lui per Parigi, il mattino, per andare a deporre una corona di fiori sotto la statua d'oro di Giovanna d'Arco, davanti alle Tuileries. Erano diecimila, ha detto la Delizia; centomila, hanno detto oro. Quanti fossero davvero importa poco. La maggior parte degli elettori del Fronte è preoccupata per l'euro, gh stranieri e la delinquenza. E abitualmente sta a casa a vedere la televisione. [e. m,l

Luoghi citati: Francia, Marsiglia, Parigi