Sventato un attacco ai grattacieli di Tel Aviv

Sventato un attacco ai grattacieli di Tel Aviv Sventato un attacco ai grattacieli di Tel Aviv Il piano del Fplp svelato da una soffiata. Il raid su Kalkilya ha fatto trovare rautobomba TEL AVIV C'era un piano del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina per minare con autobombe due grattacieli a Tel Aviv. I servizi segreti israeliani l'hanno sventato, avvertiti da una soffiata. E' questo il motivo per cui l'esercito, giovedì notte, ha fatto un'incursione di 24 ore nella cittadina autonoma di Kalkylya, da dove si era ritirato il 9 aprile, uccidendo quattro palestinesi - tra cui il capo della cellula del Fplp - e arrestando sedici militanti. In Cisgiordania, nella zona delle operazioni, quel giorno c'era anche il ministro della Difesa israeliano, Benyamin Ben Eliezer, che poi ha parlato di un grave attentato in avanzata fase di progettazione, che doveva essere fatto in una «zona molto affollata», ed era stato sventato dai servizi segreti. Ieri i giornali israeliani, e soprattutto il sito Internet del quotidiano Haaretz, hanno dato maggiori dettagli. Gli obiettivi - «luoghi alti e molto affollati nel centro di Israele» - erano probabilmente le Torri Azriely, 180 metri di altezza, completate nel 1999 dopo appena tre anni di lavoro e subito diventate il simbolo di Tel Aviv. Una ha pianta triangolare, l'altra circolare. Ogni giorno entrano ed escono da questi palazzi - che ospitano un immenso centro commerciale, uffici, ristoranti, anche una piscina e un eliporto sul tetto - quarantamila persone. Ai quali va aggiunto il traffico legato alla vicina stazione ferroviaria HaShalom, la pace. Se l'attentato fosse riuscito, sarebbe stata una strage di proporzioni terribili. E' la seconda volta che i terroristi del Fronte popolare perla liberazione della Palestinese pensano alle Torri Azriely per un attacco spettacolare. Già nell'agosto 2001 prima dunque dell'attentato aereo alle Torri gemelle di New York dell' 11 settembre il figlio di Ahmed Jibril, il leader del Fplp, per mesi aveva addestrato a Damasco due palestinesi: avrebbero dovuto lanciarsi con un'autobomba contro un grattacielo, in modo che le fondamenta saltassero e l'edificio crollasse su se stesso I due però, appena entrati in Israele, erano stati arrestati dai servizi si sicurezza. I «due edifici alti e molto affollati» di cui parlano i giornali potrebbero però essere anche le Torri della Borsa dei Diamanti, a Ramat Gan, o l'antiquata Torre Shalom; Quello che è certo, è che a Kalkilya gli israeliani hanno trovato un'autobomba già confezionata, con una carica di esplosivo di cento chili. E che tra gli uomini catturati da Israele - e adesso sotto interrogatorio - ci sono anche i due volontari della missione suicida. La cellula del Fplp che stava preparando questo attentato senza precedenti in Israele era guidata da Raed Nazzal, 33 anni, una vecchia conoscenza dei servizi segreti israeliani: mesi fa, secondo le loro accuse, aveva organizzato un attentato suicida nella colonia di Kamey Shmoron, in Cisgiordania. Nel raid di giovedì notte Nazzal è rimasto ucciso con altri tre compagni e i tre laboratori della cellula sono stati scoperti e perquisiti: c'erano grandi quantità di esplosivo, bombe a mano, armi e corpetti esplosivi già confezionati. Ora attorno ai principali grattacieli di Israele è stata rafforzata la protezione. Tutti i visitatori e tutti i bagagliai delle automobili che entrano nei garage sotterranei vengono perquisiti. E' stato chiesto anche l'aiuto degli Stati Uniti, con una rinnovata richiesta di intervento su Arafat, perché blocchi le stragi. [e. st.] LeTorri Azriely si trovano a breve distanza dal ministero della Difesa di Tel Aviv

Persone citate: Ahmed Jibril, Arafat, Ben Eliezer, Nazzal, Raed Nazzal, Ramat Gan, Torre Shalom