Solo se in avaria un aereo può sorvolare Milano

Solo se in avaria un aereo può sorvolare Milano TUTTE LE REGOLE PER I VOLI SULLE METROPOLI Solo se in avaria un aereo può sorvolare Milano Paolo Querio Un incidente, certo, ma resta il mistero sul perché quel piccolo monomotore si trovasse sul centro di Milano: lì proprio non avrebbe dovuto esserci. Il sorvolo delle zone urbane e dei centri abitati è vietato, tranne quando diventa necessario per atterrare e decollare, o quando si è autorizzati. Le restrizioni che riguardano Milano sono chiaramente visibìli sulle carte aeronautiche in dotazione ai piloti: la rotta per arrivare a Linate (dove era diretto il pilota svizzero stando al piano di volo) passa sopra Assago e Rogoredo, all'esterno della metropoli. Per le regole del volo a vista, in qualsiasi caso l'aereo si sarebbe dovuto trovare a mille piedi (300 metri) al di sopra dell'ostacolo più alto, e questo nel raggio di duemila piedi (600 metri) intorno alla sua posizione. Uche.non.è successo ieri a Milano; Sulle carte aeronàutiche degli aeroporti sono anche indicate le frequenze per contattare la torre di controllo, che comunica la quota da tenere, la rotta per l'avvicinamento, il ricorso o meno a una guida strumentale prima dell'atterraggio, e la pista da utilizzare. Il dubbio che nasce - anche considerando l'esperienza del pilota - è che si sia trattato di un'emeigenza per avaria: in questo caso le regole «saltano», il sorvolo di Milano sarebbe stato possibile perché il pilota doveva scegUere il percorso più breve per mettersi in salvo, mantenendo (per quanto possibile) una quota di sicurezza. Ma anche in questo caso il Commander Rockwell 112 Te Turbo non sarebbe stato al posto giusto: proveniva dalla Svizzera e, in caso di avaria, il pilota avrebbe avuto più chance dirigendosi verso l'aeroporto turistico di Presso, il più vicino. In quel caso avrebbe anche potuto tentare un atterraggio di emergenza. n fatto che II pilota abbia inv^pe sorvolato Milano versp., Linàtè - che dista una decina di chilometri dal Pirellone - a una quota così bassa (a 300 piedi i tetti delle case sembrano venirti addosso) e senza ima minima reazione di virata di fronte all'ostacolo, significa che probabilmente era stato colpito da un' malore che gli impediva di governare il velivolo. Non è credibile, infatti, che si sia distratto per fare qualche operazione a bordo, senza controllare quota e direzione, come l'automobilista che per raccogliere qualcosa nell'abitacolo provoca un incidente. In passato il pilota Fasulo aveva già effettuato un atterraggio in un campo di patate. Ieri avrebbe sicuramente messo in pratica tutte gli accorgimenti per superare l'emei^enza, basandosi anche sull'ottima strumentazione del Commander. In particolare, se in vista della pista di Linate avesse riscontrato un problema come quello del carrello che non usciva, avrebbe-chiesto alla torre di controllo di poter fare un giro a 360 gradi attorno .alTarea.aerojptuale per cercai, re di sbloccare manualmeinfe il carrello, senza interferire nella fase di atterraggio di altri aerei, mantenendo la quota assegnata. La dinamica dell'incidente dimostra invece che a un certo punto il Commander è rimasto in babà di se stesso, senza che fosse governato, andando così a schiantarsi contro il primo ostacolo, il grattacielo PireUi. È questa l'unica spiegazione plausibile: un malore che ha tolto a Fasulo la lucidità indispensabile in quel momento. Un malore che secondo alcune fonti potrebbe anche essere stato provocato da un'infiltrazione di ossido di carbonio in cabina. Due anni fa un'inchiesta del procuratore aggiunto torinese, Raffaele Guariniello, consentì di scoprire un difetto di produzione su un migliaio di Piper, un modello costruito da un'altra azienda: non funzionava uno scambiatore di calore e questo difetto provocava lo sprigionamento di ossido di carbonio nella cabina di pilotaggio. L'Enac (l'Ente nazionale peri'aeronautica civile), sollecitato dal magistrato, inviò una circolare ai proprietari di mono e bimotori Piper per invitarli a un'attenta manutenzione. I primi vigili del fuoco arrivano al Pirellone: sono passati pochi minuti da quando il monomotore si è schiantato contro il grattacielo

Persone citate: Fasulo, Paolo Querio, Raffaele Guariniello, Uche

Luoghi citati: Assago, Milano, Svizzera