Dialogo a due, tra psichiatra e mostro di Monica Sicca

Dialogo a due, tra psichiatra e mostro Dialogo a due, tra psichiatra e mostro Al Gobetti da mercoledì 17 lo spettacolo del Teatro di Genova Protagonisti Mesciulam e Ferrini, la regia è di Sciaccaluga JACK lo Squartatore, il vampiro di Dusseldorf, Hannibal Lecter, lo Strangolatore di Boston... La realtà si mescola alla fantasia, per un genere raccapric-' ciante ma oggi così di moda come le discussioni'intomo ai serial killer con nomi da leggenda. Al limgo elenco degli eroi del male, «uomini dell'inferno» dal titolo di un libro sull'assassino russo Andrej Chikatilo, si può aggiungere . anche quello del mostro di Hannover, Fritz Haarmann, reo confesso di aver ucciso nella Germania degli Anni Venti, dopo averne fatto a pezzi i corpi, ventisette ragazzi dei dintorni. Sua è la vicenda reale che ha ispirato il film del '97 presentato alla Mostra di Venezia. E adesso «Der Totmacher», sceneggiatura di Romuald Karmakar e Michael Farin, diviene spettacolo teatrale, portato in scena dal Teatro di Genova e in arrivo al Gobetti per la stagione dello Stabile, da mercoledì 17 (la «prima» di martedì 16 salta causa 10 sciopero generale) a domenica 21aprue. Diretta da Marco Sciaccaluga e interpretata da Jurij Ferrini insieme a Massimo Mesciulam e Massimo Rigo, la storia allora scandalosa e sconvolgente del mostro di Hannover aveva già colpito la fantasia di artisti come Otto Due e George Grosz o autori come Alfred Doblm. Fritz Lang aveva fatto di Haarmann il protagonista di «M - 11 mostro di Dusseldorf», e se ne trovano tracce in «Berlin Alaxan- derplatz» di Fassbinder. «Der Totmacher» si basa sulla trascrizione dei colloqui tra il «mostro» e il professor Schultze, lo psichiatra a cui venne affidata la perizia, il quale interroga l'imputato dal 16 agosto al 25 settembre 1924, dichiarandolo infine sano di mente (Haarmann confessa i deUtti ma nega ogni addebito di violenza carnale e cannibalismo) e consegnandolo così al tribunale che lo condannerà alla pena capitale. A Genova, dove ha debuttato l'anno lassato, l'allestimento di Sciaccauga è stato sconsighato ai minori di 14 anni. Ferrini, con il fisico da bambinone troppo cresciuto, insiste nella vocalità per dar vita ad un personaggio totalmente solo, introverso, che spesso parla tra sé e spiega a Schultze gli omicidi compiuti quasi senza pensarci, con un morso alla giugulare come uno sfogo, raccontati in una stanza sghemba che'lo scenografo Guido Fiorato ha reahzzato con uno stile anticipatore degli orrori nazisti (alle 20,45, domenica alle 15,30, tei. 011/516.94.90). Monica Sicca «DerTotmachen), con Jurij Ferrini, Massimo Mesciulam, Massimo Rigo, dal 17 al Gobetti

Luoghi citati: Boston, Genova, Germania, Hannover, Venezia