Scuole e astronomia, gemellaggio in Sicilia

Scuole e astronomia, gemellaggio in Sicilia T DIDATTICA Scuole e astronomia, gemellaggio in Sicilia MOLTE ASSOCIAZIONI DI APPASSIONATI DEL CIELO LAVORANO A STRETTO CONTATTO CON STUDENTI E DOCENTI Luigi Prestinenza p-IORISCGNO in Sicilia gli L osservatori astronomici amatoriali, sia con fini di I divulgazione, come è avvenuto a Scicli e Monterosso Almo (provincia di Ragusa) nonché ad Acireale (Catania), sia per ricerca, almeno nelle superstiti isole di cielo buio della regione, che è vasta ma anche densamente popolata, in particolare lungo le coste. Con il conseguente «inquinamento luminoso», per il momento non frenato neppure da norme di legge come quelle già varate da alcune regioni (Lom- bardia, Lazio e Veneto). Ma c'è già chi si organizza per sollecitarle. Neppure i versanti meridionali, orientah e occidentali dell'Etna si sottraggono alla diffusione luminosa; un po' meglio va sulle catene dei Nebrodi e delle Madonie, o neUe zone coUinose del Palermitano. Proprio per le Madonie l'Ente Parco ha accolto l'offerta di un gruppo di astrofili palermitani, quello deir«Orsa», di fare del parco stesso un'area protetta anche dalle luci, in modo da potervi mettere un telescopio di diametro superiore al metro che farà ricerca, insieme con altri minori destinati ai visitatori e ai turisti. E a Roccapalumba e Ventimiglia di Sicilia sono stati installati notevoli strumenti fotografici sui 40 centimetri, il secondo dei quali ha offerto a metà marzo lo spunto a un convegno di astronomi non professionisti, organizzato da Giorgio Puglia e Gaetano Bonanno. Il telescopio Newton dell'«Orsa», inaugurato un anno fa e accoppiato a un rifrattore di 13 centimetri munito di filtri H-alfa per guardare il Sole, a Ventimiglia (3 1 km da Palermo, metri 582 s.m.) è stato sistemato ah'interno della scuola elementare. in ampi locali ceduti dal Comune, che ha cooperato anche all'impianto di una cupola di tre metri, ed è pronto - assicurano il sindaco Pietro Alongi e l'assessore Mannina - a sistemare un posto d'osservazione più in quota, a Nord del paese, dove le luci sono più limitate. Questa convergenza di propositi fra astrofili, strutture didattiche e Comuni ha già prodotto realizzazioni significative anche sulla direttrice per Trapani, dove opera per iniziativa di un altro gruppo palermitano, la Sap di Amleto Pezzati, un rifrattore di 15 centimetri per la specola «Galileo» di Cìnisi, anch'essa all'interno di una scuola, la media «Giovanni Meli»; e poi a Terrasini, con l'osservatorio solare «Sirius», equipaggiato con un coronografo; intanto si sta per inaugurare nella vicina Capaci la parabola di tre metri di un radiotelescopio, anche qui in collegamento col Comune. E poi, due passi ancora: a Carini c'è un'altra struttura, sempre della Sap, dedicata a Keplero ed equipaggiata con un telescopio Meade di 25 centimetri; a Castelbuono, sulle Madonie, dove l'osservatorio sarà dedicato a Copernico, sta per andare un telescopio Celestron di 11 pollici, e ad Agrifoglio, frazione di Monreale, c'è la camera fotografica Baker-Schmidt di 42 centimetri dello stesso Pezzati. Per intendersi: non è tanto la disponibilità di strumenti più o meno grandi e perfezionati che fa notizia; il passo avanti più incoraggiante è il collegamento con il territorio: scuole e associazioni culturali. Quel che ci vuole perché l'astronomia arrivi alla gente e porti una ventata d'aria nuova nelle aule, stimolando l'interesse dei giovani. NUOVI OSSERVATORI AMATORIALI DOTATI DI OTTIMI STRUMENTI NEL PARCO DELLE MADONIE E A CIMISI, CAPACI, TERRASINI, CARINI, AGRIFOGLIO